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BEA Italia Festival 2020. La natura e il mondo vegetale hanno molto da insegnare all’uomo
Nei confronti della natura noi umani tendiamo a idealizzare: le piante e gli animali sono buoni, mentre noi umani no. E’ partendo da questo assunto che si è sviluppato, al Bea Italia Festival 2020, il dialogo fra Emanuele Coccia, Professore all’Ècole des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, e la filosofa e scrittrice Maura Gancitano.
“Si è abituati a parlare del mondo naturale e selvaggio dando per scontata una superiorità morale dei non umani – ha spiegato Coccia -. Ancora riconosciamo un dislivello fra l’uomo, unico essere capace di produrre catastrofi, e altri esseri che in quanti inferiori possono solo fare bene. Ovviamente ciò è falso: l’ecologia radicale deve arrivare a riconoscere uguali tutte le specie, animali, vegetali e umana”.
Secondo Coccia, poi, le piante sono il fondamento del vivere urbano. “L’uomo nasce come cacciatore raccoglitore e decide di abbandonare la postura nomade legando la propria esistenza a una ‘collezione’ di alberi a cui è legata la sua sopravvivenza. L’orto e il giardino è l’inizio della città, da dove essa si genera”.
Ma tutto ciò significa che stiamo diventando di nuovo nomadi? chiede Gancitano.
“Lo siamo già – risponde Coccia -, anche per ragioni strutturali perché per la produzione di ricchezza e la facilità di spostamento sarebbe sciocco legare la propria esistenza a un luogo come un destino. A monte però c’è un tipo di organizzazione politica e materiale, che vede il mondo delle città subordinato al mondo delle nazioni, e l’identità politica è legata al luogo in cui si nasce, e non, come invece sarebbe giusto, alla possibilità di migrare, come in una specie di strana astrologia. Per questo vediamo oggi massacri nel Mediterraneo, e per questo credo che le nazioni vadano abolite, a favore di un’esistenza politica legata alle città e alle migrazioni”.
Ma per concludere la natura è semplice? Tutt’altro, sembra dire Coccia. “Il concetto di natura è legato alla nascita, tema che nella nostra cultura è un tabù. La nascita è un buco nero in cui ogni essere deve prendere un pezzo di materia di vita che ha già vissuto. La natura è dunque mescolanza assoluta e caos. Ma la nascita ci dice anche che tutto è fabbricato: nel ventre della madre si fabbrica il figlio, è la vita che fabbrica se stessa, tutto è artificiale e per questo è cosi fragile”.
Ilaria Myr
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CREDITS
BEA – Festival Italiano degli Eventi e della Live Communication è un’iniziativa di ADC Group, con il Patrocinio del Comune di Milano
Quest’anno a metterci la firma è stata l’agenzia Piano B, che ha lavorato sul concept creativo, sul progetto e sulla produzione
Gold Sponsor
Silver Sponsor
Web Sponsor
Ceremony Venue
Main Partners:
Clonwerk: Regia - Produzione video grafiche - Gestione messa in onda tramite play out dedicato.
Digivents: Piattaforma ospitante per la realizzazione dell’evento virtuale
Hub Studio: Digital Technology & Production
STS Communication: Tecnologie audio/luci e video.
Technical Partners:
Big Spaces: Location e servizi
Fly Food Catering: servizio di home catering
Life is Musical di Sergio Zafferini: Live show ed Entertainment
Nexim e Re.Event: Connettività internet e streaming presso The Studio.
Plesh: Tecnologie Interattive e Integrazione Phygital.
Sharingbox: Photobooth creativi e dinamici.
Videobridge Digital Live Solutions: Soluzioni per la distribuzione in live streaming su larga scala con CDN internazionali servizi per i collegamenti remoti ed il digital signage.