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Bea Italia Festival 2021. Evoluzione, ibridazione ed equilibrio tra ‘vecchio’ e nuovo sono gli insight per esaltare la creatività sul 'new stage' degli eventi
Il ruolo della tecnologia in questi ultimi anni ha giocato un ruolo fondamentale. Ma la tecnologia è un fine o un mezzo per esaltare la creatività degli eventi?
Durante l'incontro che si è svolto in occasione della giornata dei contenuti del BEA Italia Festival 2021, Claudio Santucci (Partner Gio’ Forma, Designer e Direttore Creativo), Alberto Azzola (Direttore Commerciale, STS) e Sara Belloni (Responsabile Commerciale e Marketing Newlight), hanno cercato di fare il punto sullo stato dell’arte dell’evento nell’epoca della sua riproducibilità digitale, ovvero un evento che diventa accessibile in modalità asincrona grazie alla live communication.
A moderare l’incontro Salvatore Sagone, Chairman ADC Group.
Come evolve la creatività per garantire memorabilità ed efficacia del messaggio e dell’esperienza? Qual è il ruolo della tecnologia a supporto e quale futuro ci attende?
Claudio Santucci (Partner Gio’ Forma, Designer e Direttore Creativo) racconta: “Nel periodo della pandemia, insieme alle agenzie, ci siamo dovuti sforzare di trovare modi di lavorare e di arrivare agli spettatori. Guardando ai tre settori principali, cioè live events, eventi corporate e moda, i risultati sono completamente diversi, quasi opposti. I live events sono il settore più negativo, abbiamo cercato di fare eventi con ticketing che però non sono andati molto bene. Il mondo moda, all’opposto, ha ottenuto ottimi risultati, tanto da non tornare più indietro. Nel mezzo c’è il mondo corporate, che ha avuto i suoi successi, pur eliminando la componente di interazione tra persone. Rendere digital la convention o la presentazione, ha di positivo che permette di arrivare a un pubblico molto più ampio, quindi sicuramente si arriverà a un formato ibrido”.
Alberto Azzola (Direttore Commerciale, STS), da protagonista dell’evoluzione tecnologica in quanto leader di mercato, afferma: “In questi due anni siamo cresciuti tanto. Quando abbiamo iniziato siamo partiti con l’idea di riprendere un evento, ma in pochi mesi ci siamo resi conto che il modo di comunicare andava ripensato e reso ingaggiante. Dal punto di vista della tecnologia ci siamo spinti oltre, anche con ricerca e sviluppo, elaborando sistemi che ci permettono di lavorare anche in realtà aumentata. Abbiamo scoperto un mondo legato al cinema che aveva bisogno di questo tipo di tecnologia, all’avanguardia rispetto alle tecnologie che usavano fino a un paio d’anni fa per gli effetti speciali, quindi la pandemia ci ha portato a scoprire nuovi mercati e nuovi territori che stiamo affrontando con entusiasmo”.
Sara Belloni (Responsabile Commerciale e Marketing Newlight) racconta che il vissuto di Newlight è simile a quello raccontato dai colleghi, un percorso di evoluzione per prove ed ‘errori’ che ha portato ad eventi di successo, come quello di Ferragamo a febbraio 2021, “Unione perfetta di realtà fisica e virtuale”.
Eleonora Fazio