Bea World Experience 2020. Monica Marques (EDP): “Cosa chiediamo ai partner? Di essere versatili, flessibili e pronti a ripensare gli eventi. Trasmettendo contenuti di valore”

Nella giornata del Bea World 2020 dedicata ai contenuti spazio anche per la vision delle aziende, protagoniste insieme alle agenzie del premio dedicato ai migliori eventi internazionali dell’anno.

A intervenire è stata Monica Marques, coordinator EDP Portugal for the Brand Activation, Sponsorship ed Events Department. Monica, che da anni si occupa di brand activation e sponsorizzazioni, ha raccontato l’esperienza di EDP - fra i maggiori produttori di energia elettrica europei e uno dei più importanti gruppi industriali del Portogallo - come event planner company durante il Covid19.

“Da anni EDP sponsorizza molti eventi, soprattutto festival musicali di rap, pop, indie in tutto il Portogallo, ma niente di tutto questo s’è potuto fare quest’anno. Siamo anche molto attivi nelle sponsorship sportive, come eventi che riguardano il surf, il ciclismo, il running… Tutte attività che implicano assembramenti di persone”.

Come fare ‘brand activation’ in un periodo come questo?

“Sicuramente è stato un anno diverso. Ci siamo chiesti come arrivare ai consumatori: i grandi eventi live sono stati posticipati tutti all’anno prossimo, ci siamo dovuti adattare reinventando il ciclo degli eventi. Le persone sono a casa, fruiscono i contenuti digitali, anche se hanno tanta voglia di uscire. Ecco, noi abbiamo pensato a come entrare in contatto con le persone, come relazionarci con il pubblico. Abbiamo capito l’importanza di realizzare qualcosa che abbia un valore, al di là del profitto che, ovviamente, è sempre una priorità. Ma non l’unica”.

Il messaggio veicolato da EDP è importante. “I brand devono guardare al pubblico in un modo diverso ed essere loro vicini. E’ una nostra responsabilità, dobbiamo forse abbassare le aspettative sugli obiettivi finali, ma provare a proporci in modo diverso, con un ‘purpose’ di valore”.

Per questo, quando è stato possibile EDP ha ideato dei progetti per la comunità, come, ad esempio, l’EDP Surf Experience, lezioni gratuite si surf per i bambini, tenutesi a settembre in piccoli gruppi per un totale di 200 bambini. “Per loro è stato importantissimo: era la prima volta che tornavano in spiaggia, giocavano, si relazionavano con i coetanei. Abbiamo voluto incoraggiare i bambini allo sport e creare community in un momento in cui ce n’era davvero bisogno. Inoltre, abbiamo tenuto anche lezioni gratuite di yoga e workshop artistici. Ovviamente, tutto in estrema sicurezza. Abbiamo dimostrato che è stato possibile fare eventi. I risultati? Un’ottima risonanza mediatica e territoriale, oltre che un incremento dell’awareness. Ma il risultato che più ci ha interessato è stato quello di fare qualcosa di davvero ‘meaningful’ per la comunità”.

Guardiamo al futuro. Cosa si aspetta EDP e che qualità cerca nei propri partner? “Se c’è qualcosa che abbiamo imparato quest’anno, è stato… aspettarci l’inaspettato! Il mondo non sarà più lo stesso, dobbiamo essere pronti a qualsiasi tipo di scenario, non possiamo dipendere dalle certezze che avevamo prima. Per questo, i nostri partner devono essere pronti a essere sempre più versatili, sia da un punto di vista tecnologico che organizzativo. Essere agili. Perché non sai cosa può succedere. Bisogna essere pronti a ripensare e riprogrammare i progetti. E, magari, anche a rifarli per pensare in un modo diverso. E’ una sfida a cui dobbiamo guardare con positività”.

Serena Roberti

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