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Alla Bit, Federcongressi&eventi e Convention Bureau Italia riaprono il tavolo pubblico di confronto tra istituzioni e stakeholder, valorizzando la meeting industry come settore industriale decisivo per la crescita del Paese

L’evento ‘Italian Meeting Industry Politicians Forum’, svoltosi domenica 11 febbraio a Milano nell’ambito della Borsa Internazionale del Turismo, ha riportato l’attenzione delle istituzioni sulla meeting industry. I rappresentanti di città e regioni hanno illustrato le azioni di marketing territoriale programmate per dare impulso al settore e attrarre eventi, mentre le presidenti di Federcongressi&eventi e Convention Bureau Italia, Alessandra Albarelli e Carlotta Ferrari, hanno rimarcato il valore della meeting industry italiana, in quanto settore industriale decisivo per la crescito del nostro Paese.

Dalla Bit il settore dei congressi e degli eventi porta a casa un risultato che da tempo mancava. Nel corso della Borsa Internazionale del Turismo di Milano l’associazione della meeting industry italiana Federcongressi&eventi e Convention Bureau Italia hanno riaperto il tavolo pubblico di confronto tra gli stakeholder del settore e le istituzioni con l’Italian Meeting Industry Politicians Forum svoltosi domenica 11 febbraio.

Moderato dal Presidente di Ediman Marco Biamonti, l’evento dal titolo Modelli di governance di oggi a confronto per delineare strategie competitive di domani ha visto confrontarsi sul palco un panel significativo dei rappresentanti delle principali destinazioni italiane per eventi: Anna Paola Concia, Assessore Cooperazione e Relazioni Internazionali, Fiere, Congressi, Marketing Territoriale, Attrazione di Investimenti, Turismo, Comune di Firenze; Roberta Guaineri, Assessore Turismo, Sport e Qualità della Vita, Comune di Milano; Adriano Meloni, Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro, Comune di Roma; Federico Caner, Assessore alla programmazione fondi UE, turismo, commercio estero Regione del Veneto e Alfredo De Liguori, Marketing Manager di Pugliapromozione. Presente al tavolo anche Gianni Bastianelli, il Direttore Esecutivo di Enit che ha concluso i lavori mettendo in evidenza la necessità di un intervento di coordinamento con le destinazioni-città per promuovere il settore.

Mentre i rappresentanti di città e regioni hanno illustrato le rispettive azioni di marketing territoriale attuate e in programma per dare impulso al settore e attrarre eventi e congressi, le presidenti di Federcongressi&eventi e Convention Bureau Italia, Alessandra Albarelli e Carlotta Ferrari, hanno rimarcato alle istituzioni il valore della meeting industry italiana e le sue istanze per acquisire maggiore competitività negli scenari internazionali.

“Il nostro è un settore produttivo di grande rilevanza per l’intero sistema Paese; contribuisce infatti in maniera decisiva non solo al Pil e al livello occupazionale dell’Italia ma anche alla sua capacità di essere promotrice di innovazione, scienza, cultura e formazione - ha sottolineato la presidente di Federcongressi&eventi, Alessandra Albarelli -. Pensiamo solo all’apporto della meeting industry all’innalzamento del livello di qualità del Sistema sanitario nazionale: Federcongressi&eventi riunisce quasi 100 provider, aziende accreditate per attuare il piano di Educazione Continua in Medicina stabilito dal Ministero della Salute attraverso simposi, congressi e seminari”.

La meeting industry, dunque, settore industriale decisivo ma non sufficientemente attenzionato dalle istituzioni e che, proprio per questo, rischia di far perdere terreno all’Italia nel mercato internazionale dei congressi e degli eventi. A mancare, ha evidenziato la presidente di Convention Bureau Italia, Carlotta Ferrari, “è chiarezza sulla governance, sui ruoli dei singoli enti e dei privati. Noi vogliamo risposte concrete, vogliamo sapere chi e come deve regolare questo comparto, vogliamo essere chiamati ai tavoli di lavoro perché noi sappiamo come funziona, noi sappiamo cosa facciamo ogni giorno e noi siamo abituati, per vocazione personale e professionale, a mettere a disposizione il nostro know-how, le nostre risorse economiche e le nostre energie a servizio del pubblico. Non ci tireremo mai indietro ma vogliamo essere riconosciuti e sostenuti come avviene in quei Paesi che prendiamo ad esempio ma che non tentiamo mai di raggiungere”.

MG