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Coronavirus. Ferrara (Just People): "Le aziende sanno che a emergenza finita dovranno essere pronte per fare ripartire velocemente il business. In attesa di sviluppi, siamo al loro fianco"

Con il Ceo della sigla, continua il nostro giro di microfono tra i player della event industry italiana per capire come si stanno tutelando relativamente alle numerose cancellazioni degli eventi programmati in applicazione delle misure anti-contagio previste dalle istituzioni.

L’impatto che l’emergenza sanitaria sta avendo sul mondo degli eventi si traduce in cancellazioni o slittamenti di eventi già pianificati. Come possono tutelarsi i player del settore? Cosa succede se salta un evento? Vengono pattuite delle penali? Un tema caldo che abbiamo affrontato con un giro di microfono tra le agenzie, insieme alla questione delle gare. Alcune agenzie, infatti, dichiarano di continuare a partecipare a gare per eventi che non sappiamo se verranno mai realizzati. Per questo, oggi più che mai è necessario che le gare vengano retribuite. Cosa ne pensano le agenzie e le società della filiera degli eventi e come si stanno attrezzando?

La parola ad Antonio Ferrara, ceo di Just People

"Ad oggi abbiamo avuto un po' di attività annullate on field (azioni di guerrilla marketing e promoter), ma già 3 roadshow in partenza nel mese di pprile sono stati “sospesi” (totale fatturato 500.000€ circa) senza alcuna certezza dello slittamento dell’attività. Siamo in ansia in questi giorni per i lavori legati a grandi eventi come il Giro d’Italia (circa 300 mila euro) e alla partenza dei tour estivi. In questa fase nelle aziende l’incertezza regna sovrana perché i manager non riescono ancora a capire quanto costerà anche a loro questa surreale situazione. Molti nostri clienti si sono dimostrati aperti nel riconoscere il lavoro svolto finora e a pagare quanto già speso, ma sappiamo per certo che tutto dipende dalle direzioni finanziarie. In questo periodo non sono arrivate nuove gare ma stiamo lavorando alle gare in essere (tutti progetti in partenza da maggio in poi). Io penso che neanche i manager delle aziende sanno cosa succederà, ma sanno che dovranno essere pronti quando l’emergenza finirà e dovranno far ripartire in fretta il business. Restiamo in attesa di sviluppi cercando di rimanere al fianco delle aziende che ogni giorno scelgono di lavorare con noi"