L'impatto del Coronavirus sulla event industry italiana. La parola ai partner Conrotto (Modo), Ranzi (E23 Group), Pignatti (TERRAEVENTS)

Il Coronavirus in Italia sta mettendo in ginocchio l'economia. A solo una settimana dall'attuazione delle restrittive misure imposte dalle istituzioni per arginare il contagio, la event industry italiana sta già mostrando i segni di una sofferenza che se non rientrerà velocemente potrà causare danni irreparabili al settore.

Sulla scia di quanto stavamo già facendo quando il problema Coronavirus era ancora confinato al mondo orientale  (leggi news 1) (leggi news 2) (leggi news3) (leggi news 4) (leggi news 5), continua l'inchiesta di e20express tra i big player del settore per capire più da vicino cosa sta accadendo alla nostra industry.

Oltre a dare voce alle agenzie (leggi news), in questo giro di microfono pubblichiamo i commenti dei partner, tasselli fondamentali nella filiera della event industry. La parola a Giovanni Conrotto, Chief Operating Officer Modo, Silvia Ranzi, Events Specialist & Group Coordinator E23 Group, Lorenzo Pignatti, Presidente TERRAEVENTS Destination Management.

Giovanni Conrotto, Chief Operating Officer di Modo Srl, azienda che dal 2008 è a servizio delle agenzie di comunicazione con un’ampia ed esclusiva offerta di allestimenti e arredi per eventi. Dall’ideazione del concept alla realizzazione vera e propria dell’evento, dalla creazione di scenografie fino al noleggio di arredi di design, Modo Srl con le sue due business unit distinte ma integrate (Modo Eventi e Modo Rent) è il partner che con un approccio “sartoriale” cuce ciascun evento su misura del cliente.

“Fatto salvo gli eventi che non potevano essere spostati, la nostra paura più grande è che, quando ripartiranno tutte le iniziative, il settore non riesca a far fronte a tutte le richieste. Il danno ad oggi noi lo stiamo calcolando dando per scontato che, ogni giorno di fatturato perso, non si potrà recuperare. Per far rientrare la situazione riteniamo non basti modificare le ordinanze, dovrà esserci una forte pressione mediatica per scardinare la paura che oramai attanaglia tutto il comparto. Inoltre ci aspettiamo che, in base anche al protrarsi di questa situazione, il Governo applichi le medesime iniziative a sostegno dell’economia come durante le calamità naturali. Ad oggi il nostro ramo del noleggio sta portando avanti gli investimenti che aveva in programma; chiaramente se questo stato di blocco totale dovesse proseguire fino a metà marzo o oltre, i danni saranno talmente grandi che la continuità aziendale potrebbe essere messa a rischio. Il ragionamento che speriamo facciano i nostri governatori (abbiamo sedi sia a Torino che a Milano) dovrebbe tenere conto della percentuale di rischio di contagio Vs  percentuale di rischio di perdita di lavoro, tenendo ben presente che il comparto degli eventi e del turismo in Italia è uno dei pochi in crescita costate."

Silvia Ranzi, Events Specialist & Group Coordinator E23 Group, società che nasce dall’unione di esperti della comunicazione provenienti da ambiti e trascorsi differenti che fornisce diversi servizi tra cui personale per eventi.

Credo che andremo sicuramente incontro ad un momento di difficoltà.  Nelle ultime quarantotto ore sono stati rimandati eventi e fiere e ci hanno cancellato diverse commesse tra cui una grossa produzione internazionale. E' molto difficile fare una stima adesso e non sarebbe nemmeno corretto.  La precedenza va data alla sicurezza della gente. Penso che sia molto importante però per i brand non perdere il contatto con il consumatore creando eventi alternativi e attività on line.  Quando tutto sarà finito, sono sicura che chi ha una reputazione nel settore eventi e comunicazione non farà fatica a recuperare.  Stiamo parlando di un'epidemia e di uno stop temporaneo che durerà una 1 mese, 6 mesi, 1 anno e che non vedrà le aziende cessare il loro dialogo ma che semplicemente assisterà alla mutazione del loro linguaggio, dei mezzi e dei canali."

Lorenzo Pignatti, Presidente TERRAEVENTS, storica Destination Management Company italiana con sede a Milano, Roma, Firenze e Venezia che opera nel settore Mice (Meetings, Incentives, Conference & Events) organizzando eventi nelle destinazioni in cui è presente per clientela corporate proveniente da tutto il mondo.

Come tutti sappiamo, i media amano impressionare più che informare. Il numero di persone infette sta aumentando significativamente in questi primi giorni, perché le autorità italiane stanno eseguendo un gran numero di esami per identificare immediatamente tutte le potenziali nuove minacce nelle prime fasi, infatti l'86% dei casi positivi è con sintomi lievi o semplicemente messo in quarantena a casa. Questo deve essere interpretato come un approccio molto responsabile e prudente, che consentirà di limitare la diffusione del virus si spera molto rapidamente ... mentre i media amano giocare con questi numeri in modo diverso. Il Salone del Mobile a Milano (probabilmente il più grande e importante evento per l'industria dell'arredamento e dell'interior design) che normalmente si tiene ad aprile, è stato rimandato a giugno. Questo evento ha un enorme impatto economico sulla città (oltre 120 milioni di €) ed è un evento chiave soprattutto per molte piccole e medie imprese italiane. Le autorità locali hanno deciso di salvarlo e questo dovrebbe dire abbastanza sulla loro certezza nel confinare e sradicare il virus a brevissimo termine. Data la sua vicinanza al principale epicentro virale, posso accettare che gli eventi a Milano che dovrebbero andare in scena nei prossimi due mesi potrebbero essere in fase di valutazione e alla fine saranno trasferiti / rinviati, ma il resto dell'Italia è aperto come al solito e per città come Venezia, Roma, Costiera Amalfitana, Sicilia, Sardegna, Firenze non c'è motivo di preoccuparsi, sono sicure come qualsiasi altra città del mondo".