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Fiere, la ripartenza a settembre sarà regolamentata nel Dpcm del 31 luglio. Danese (Aefi): "Serve una data certa e un piano di aiuti a ristoro delle perdite subite"

Così il presidente dell'Associazione Esposizioni e Fiere Italiane ha commentato quanto dichiarato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio in occasione dell’evento online Villaggio Rousseau, organizzato dal Movimento 5 stelle.

“Stiamo lavorando per aiutare le fiere su vari fronti: dal punto di vista economico per dargli una data precisa da cui ripartire. Serve che nel Dpcm del 31 luglio si dica “si parte”. E credo che si ripartirà da settembre. Inoltre stiamo anche lavorando con gli altri Paesi per fare in modo di far venire i buyer qui e non dover tornare lì e farsi la quarantena”. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in occasione dell’evento online Villaggio Rousseau, organizzato dal Movimento 5 stelle.

Entro fine luglio dunque anche il settore delle fiere avrà risposte certe dal governo, aspettandosi la data del 1° settembre come via libera per la ripartenza di questi eventi.

"Apprezziamo molto l’impegno del ministro Di Maio per la ripartenza del sistema delle fiere italiane a settembre. Ora alle parole seguano i fatti concreti da parte del Governo: una data certa per la riapertura dei quartieri fieristici e un piano di aiuti a ristoro delle perdite subite per le cancellazioni delle rassegne a causa del Covid-19”. Così ha commentato Maurizio Danese, presidente di Aefi, l’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane che riunisce i 40 principali organizzatori nazionali di un settore che genera ogni anno un giro d’affari di 60 miliardi di euro e dà origine a quasi il 50% dell’export made in Italy.

“Ci auguriamo che il Dpcm del 31 luglio ci dia finalmente una certezza sulla ripresa come ha prospettato il ministro Di Maio – continua Danese –. Da parte nostra siamo pronti fin da subito a tornare operativi nel nostro ruolo di strumento strategico a servizio della politica industriale del Paese, confidando nell’istituzione urgente di un fondo di sostegno al nostro comparto che nel 2020 sarà messo in ginocchio da un crollo del fatturato superiore al 70%”.