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A #GiffoniAUnMetroDaTe l'intervento di Anna Laura Orrico: “La cultura aiuterà l’Italia a uscire dalla crisi”

Il sottosegretario spiega che è stato varato un decreto per tamponare questa prima fase; tra le misure un fondo per l’emergenza da 130 milioni di euro destinato al cinema, all’audiovisivo ed allo spettacolo. Afferma: "Quando il pericolo sarà finito bisognerà rilanciare tutto il mondo del cinema e fare in modo che le produzioni, le proiezioni e i festival si rimettano in moto".

«I giffoners hanno una grande responsabilità, farne parte significa essere persone che amano il cinema e la cultura italiana, che riescono a ragionare con la propria testa e sanno trasformare ciò che hanno intorno in opportunità, per sé e per il mondo nel quale vivono. Sento di ringraziare tutti i ragazzi che hanno scelto di legare la propria gioventù a un’opera così straordinaria per il nostro Paese, come è Giffoni». È l’accorato messaggio che Anna Laura Orrico, Sottosegretario di Stato ai Beni e alle Attività Culturali, invia ai giffoners grazie alla Skype call tenuta con il direttore di Giffoni Opportunity, Claudio Gubitosi.

Tanti gli argomenti affrontati durante il talk (che rientra tra le numerose attività della campagna #GiffoniAunMetroDaTe) tra questi tematiche di grande interesse dal punto di vista delle attività culturali, in particolare cinematografiche, con riferimento al futuro prossimo, quello della ripartenza e quindi della necessità di coordinare la ripresa, mettendo in piedi un sistema che valorizzi la creatività italiana e consenta alle attività di riprendere il proprio corso con maggiore slancio di prima.

«Vi chiedo – ha aggiunto la Sottosegretaria – di avere fiducia nel nostro Paese e nelle istituzioni che stanno cercando, in tutti i modi, di arginare questa emergenza sanitaria ma mantenendo un pensiero ossessivo nei confronti del futuro. I giffoners potranno avere un ruolo importante ed è per questo che in ciascuno di loro ripongo tanta fiducia».

La fase attuale è sostanzialmente di stop per molte attività culturali e dello spettacolo, ma il digitale ha consentito una fruizione diversa e nuova della cultura che, per l’onorevole Orrico, sta svolgendo una funzione importantissima in una fase così straordinaria: «La cultura – ha detto Anna Laura Orrico -  in questo momento ci aiuta grazie a tutte le iniziative che sono state pensate per questa fase. Idee, veicolate attraverso il web o i social, stanno consentendo agli italiani di sopportare meglio questo grande sacrificio che, con grande responsabilità, la maggior parte di loro sta vivendo. Ancora una volta la cultura si rivela strumento indispensabile, capace di generare sentimenti ed emozioni positivi che ci aiutano a vivere meglio questa guerra contro un nemico invisibile ma insidiosissimo. Sono certa che proprio la cultura ci aiuterà a ritornare nuovamente alla normalità, più di ogni altro asset, in un mondo certamente diverso ma migliore di quello che abbiamo lasciato. In questo senso mi sento fiduciosa e ottimista. Anzi, questa fase ci dà la possibilità di riflettere e andare in direzione di un mondo migliore».

Il settore della cultura, ed in particolare del cinema, ha bisogno in questo momento di pausa delle attività o comunque di sospensione del suo calendario ordinario. Su questo il Sottosegretario Orrico illustra le misure già prese ed annuncia le prossime mosse che si intenderà portare avanti, per dare margini di certezza ad un settore così strategico: «Abbiamo varato un decreto per tamponare questa prima fase. Abbiamo dato vita – ha spiegato – a un fondo per l’emergenza da 130 milioni di euro destinato al cinema, all’audiovisivo ed allo spettacolo. Adesso, in tempi rapidissimi, definiremo insieme agli operatori e alle organizzazioni di categoria modalità di utilizzo, finalità e criteri di ripartizione di queste risorse. In più abbiamo previsto il bonus di seicento euro da erogare per i lavoratori dello spettacolo che non hanno accesso ai normali ammortizzatori sociali. Sono, poi, stati sospesi tutti quei tributi che avrebbero ulteriormente messo in difficoltà imprese e lavoratori autonomi. Infine, stiamo pensando ad un meccanismo più agile per il tax credit, con l’obiettivo di rendere l’accesso più agevole e che realmente incentivi gli investimenti.  Queste le prime misure, siamo consapevoli che ne servano altre. E poi c’è il tema della promozione: quando saremo usciti dal pericolo, bisognerà rilanciare tutto il mondo del cinema e fare in modo che la macchina delle produzioni, delle proiezioni e dei festival, che sono strumenti eccezionali per raccontare la nuova storia dell’Italia post coronavirus, si rimetta in moto».

Novità anche sul Fondo Unico per lo Spettacolo: «A brevissimo – ha puntualizzato il Sottosegretario Orrico – verranno liquidate le ultime categorie rimaste per chiudere il 2019. Sulle anticipazioni per il 2020, siamo impegnati per accelerare l’erogazione che sono intorno all’80% e quindi importanti. Riusciremo a farlo entro fine aprile e non a giugno, come sempre accaduto. Sarà un’importante iniezione di liquidità per il settore».

«Questa occasione – ha puntualizzato il direttore Gubitosi rivolgendosi all’onorevole Orrico – potrà essere un’opportunità per mettere ordine, per dare nuove scadenze che consentano finalmente una programmazione più puntuale, già ad inizio anno. Conosco il tuo pragmatismo. Sono certo che saprai cogliere questa opportunità».

Poi c’è l’avvincente sfida del post: cosa accadrà quando l’Italia sarà finalmente uscita da quest’emergenza? Il direttore Claudio Gubitosi ha sollecitato il Sottosegretario Orrico sulla opportunità di affidare al Ministero un coordinamento perché ci sia una riprogrammazione delle attività, degli eventi e dei festival che sia ragionevole e utile alla ripartenza del Paese: «Questa proposta- ha dichiarato l’onorevole Orrico – mi trova d’accordo. Sono disponibile ad ascoltare voi operatori, a svolgere un ruolo di coordinamento, a ragionare insieme su quelle che possono essere le varie opzioni per evitare l’ingorgo dei festival e per fare in modo che questa riprogrammazione delle attività diventi un fatto coordinato e positivo per l’Italia. Sono convinta che sarà importante guardarci indietro, vedere quello che è successo, capire quali misure prioritariamente è giusto mettere in campo per dare ossigeno al settore e scegliere di conseguenza».