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Milano Digital Week 2020. Nella fase 2 si apre la sfida per nuovi business model negli eventi digitali. Live streaming, nuove figure professionali e attenzione ai contenuti le linee guida per il futuro

Di prospettive future per la live communication si è parlato durante il webinar ‘Eventi digitali Covid-19: lezione di resilienza o nuovo modello di business?’ a cui hanno assistito in live streaming oltre 1600 persone. L'incontro è stato condotto dal portavoce del Club degli Eventi e della Live Comunication e di #Italialive, Salvatore Sagone, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa nata per un settore che è stato il primo a fermarsi e l’ultimo a ripartire, generando un impatto gravissimo sull’occupazione dei 569 mila addetti che vi operano. Sono intervenuti: Paolo Iabichino (creativo), Cristian Confalonieri (Studio Laboriamo), Raffaello Napoleone (Pitti Immagine), Alessandra Lanza (IF! ItaliansFestival), Paola Marazzini (Google Italia) e Arturo Galansino (Palazzo Strozzi).

I protagonisti del mondo degli eventi dal vivo si sono confrontati in ‘Eventi digitali Covid-19: lezione di resilienza o nuovo modello di business?’, un webinar sulle prospettive future dei modelli digitali nati nell'era del distanziamento sociale parte del ricco programma della Milano Digital Week, a cui hanno assistito in live streaming oltre 1600 persone.

A moderare il prestigioso panel di professionisti, il presidente di ADC Group e portavoce del Club degli Eventi e della Live Comunication e dell’iniziativa #Italialive, Salvatore Sagone, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa nata per un settore che è stato il primo a fermarsi e l’ultimo a ripartire, e che ha un impatto gravissimo sull’occupazione dei 569 mila addetti che vi operano (leggi news).

sagone

Sono intervenuti: Anna Zò, Project Manager di Music Innovation Hub per la filiera musicale, Paolo Iabichino, creativo dalla lunga esperienza nella comunicazione, Cristian Confalonieri, owner di Studio Laboriamo (Fuorisalone) per i grandi eventi metropolitani, Raffaello Napoleone, AD di Pitti Immagine per gli eventi fieristici, Alessandra Lanza, Marketing and Communication advisor, Co-fouder e General Manager IF! ItaliansFestival, Paola Marazzini, Director Strategic Partnerships Google Italia per i digital media e Arturo Galansino DG Palazzo Strozzi, per il comparto museale.

Cristian Confalonieri ha rotto il ghiaccio raccontando l'esperienza del Fuorisalone, evento che organizza da ben 15 anni, pronto al debutto dal 15 al 21 giugno con i nuovi format digitali, pensati per dare voce alle aziende che avrebbero preso parte all’evento e che non vogliono perdere l'opportunità di comunicare con pubblico. “Abbiamo deciso di lanciare una nuova piattaforma che prevedere due strumenti - spiega Confalonieri - Tv e Meets. Il primo è uno strumento per vivere in un nuovo modo l'esperienza del Fuorisalone. Si potranno promuovere live talk, anteprime di prodotto, film, documentari, interviste e concerti. Il tutto fruibile con una programmazione live streaming e on demand, in modo da formare un grande archivio organizzato in serie e con percorsi guidati. Il secondo è una piattaforma di webinar, che saranno oltre 70, che avranno l’obiettivo di rafforzare il rapporto con partner e clienti e attirarne di nuovi attraverso il pubblico di fuorisalone.it".

Il manager ha poi ribadito come la fisicità non possa essere sostituita, in particolare, nel design. 

Per il comparto museale è intervenuto Arturo Galansino, che ha spiegato le difficoltà in cui si è trovato Palazzo Strozzi. "Siamo sbarcati anche noi sul digitale - racconta - realizzando una piattaforma che abbiamo riempito di contenuti per restare accanto al pubblico. Abbiamo parlato di isolamento, solitudine, biodiversità, e temi dedicati alla crisi. Con questa soluzione abbiamo raggiunto 2 mln di persone e aumentato le nostre 'visite' del 20%. Nel mondo dell'arte comunque, è difficile pensare ad un museo solo in digitale".

In questo periodo di emergenza, anche la pubblicità si è trovata in difficoltà. Ma i contenuti, che ruolo giocheranno? "Per me sono sempre stati un mantra - spiega il creativo Paolo Iabichino - a prescindere dal media. Quello che serve per rialzarsi è trovare nuove logiche, almeno temporaneamente. Se si spegne un canale, come quello degli eventi, bisogna spostarsi su un'altro tipo di soluzione". 

Iabichino ha ribadito come sia necessario trovare nuove partite da giocare, purchè siano sempre guidate dalla creatività. "Credo che le marche - conclude il creativo - debbano rivedere le proprie strategie di contenuti per trovare nuovi modelli di business".

Alessandra lanza, ha continuato il discorso spiegando che la trasformazione digitale è importante nel mondo degli eventi. "È una grande opportunità per creare un dialogo continuativo con gli utenti. Noi organizzatori stiamo studiando quello che c'è intorno, e credo che sia il momento giusto per investire. La critica che posso fare è che in generale c’è un’analisi illimitata del format perchè sono tutti abbastanza simili. L’esperienza dal vivo ci puo aiutare a spettacolarizzare anche un contenuto digitale".

Secondo la professionista saranno necessarie nuove skills. Un esempio è quello di IF!, il Festival della Creatività, confermato quest'anno, in cui ci saranno bisogno nuove figure che sappiano gestire e utilizzare le piattaforme digitali. 

"Di fatto quello che è accaduto è che questo lockdown ha accelerato la direzione al digitale - esordisce Paola Marazzini di Google Italia - Ci ha fatto comprendere come il digitale possa essere un’estensione fluida di quello che è la vita reale. Si sta scoprendo infatti, una dimensione complementare a quella fisica che ci consente di fare tantissime cose. Quello che sta emergendo da questo webinar è che ci sono possibilità e si devono sviluppare nuovi modelli di business".

Google ha identificato 4 trend che sono emersi durante il periodo di lockdown: la rivoluzione del 'No Contact', ovvero la spesa online, home banking, il fatto che la casa sia diventata ufficio e scuola, il media streaming e la grande attenzione alla messa in sicurezza dei propri beni. 

Tra gli speaker, è intervenuta anche Anna Zò di Music Innovation Hub, che ha spiegato come l’industria musicale si basi su due pilastri: la discografia e i live. " Il mercato discografico - spiega Zò - riceve metà dei ricavi dal digitale. La Live Music Indsutry invece, è un po più indietro sulla digitalizzazione della filiera. Poi c’è questo macro settore del music tech che vede protagonsiti una serie di grandi player. Questi tre filoni stanno convergendo sul live streaming per trovare una nuova frontiera comune di interesse e con nuove figure professionali". 

Infine, Raffaello Napoleone, AD di Pitti Immagine ha raccontato la violenza dell'impatto sulle fiere. "Abbiamo cercato di evolverci - spiega il manager - realizzando un’avanzata piattaforma digitale per il networking e un marketplace per generare nuove opportunità di business che anticiperà e integrerà le fiere fisiche di settembre. Lanciato come risposta alle necessità extra ordinarie del presente, Pitti Connect è un nuovo e fondamentale strumento di lavoro per contribuire alla ripartenza dell’intero sistema moda. Riteniamo però, che per il futuro rimarrà come elemento parallelo e determinante che non sostituirà la fiera fisica".