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Nasce il Club degli Eventi e della Live Communication: 39 agenzie fanno sistema per l'eccellenza del settore

Su iniziativa di ADC Group, che svolgerà un ruolo 'super partes', nasce una nuova realtà aggregativa per tutti i player del settore degli eventi. Con una organizzazione fluida e con l'obiettivo di dare voce a tutto il mercato degli eventi e della live communication, il Club ha già l'adesione di ben 39 agenzie.

Adesso è ufficiale: è nato il Club degli Eventi e della Live Communication. L'annuncio è stato dato martedì 28 marzo alle Officine del Volo di Milano, in occasione della grande festa di e20 (LEGGI LA NEWS A QUESTO LINK).

La serata è stata un'occasione di networking e di ritrovo per tutta la community del settore degli eventi - agenzie e aziende in primis - nonché l'ideale vetrina per la presentazione dei servizi che ADC Group offre a tutti i professionisti, a cominciare dal rilancio della rivista e20, da 15 anni punto di riferimento per il comparto.

Ma torniamo al Club degli Eventi: che cos'è questa nuova realtà, quali agenzie vi aderiscono e quali le motivazioni della sua costituzione? 

Nel gennaio 2017, ADC Group, forte di un 'ecosistema' riconosciuto (da e20express.it alla rivista e20, dall’event marketing directory ai premi Bea, EuBea e Bea World, fino ai Festival degli Eventi e della Live Communication) ascolta e raccoglie l'esigenza delle agenzie di eventi di avere una rappresentanza, una 'voce in capitolo' di fronte alle aziende e alle istituzioni, con l'obiettivo di dare riconoscibilità, legittimità e valore a tutte le maestranze del settore, alla creatività e alle diverse esigenze e professionalità.

Nasce così il Club degli Eventi e della Live Communication, che prende la forma di progetto associativo in cui i membri, ovvero le agenzie, divisi in tavoli di lavoro (ciascuno quali rappresentato da un Ambassador), periodicamente si ritrovano per affrontare i temi più urgenti e più attuali.

Il Club degli Eventi e della Live Communication è inoltre entrato nel network Livecom Alliance come unico rappresentante italiano del settore.

Ancora una volta, quindi, ADC Group è scesa in campo, benché con un ruolo 'super partes', per dare il via a questa nuova avventura. Il Club degli Eventi e della Live Communication ha da subito ottenuto un altissimo tasso di adesione. A oggi sono ben 39 le agenzie che vi hanno aderito, i maggiori player del settore.

Una considerevole fetta di event market la cui voce aziende e istituzioni non potranno ignorare. Diverse le motivazioni che hanno spinto le strutture a credere nel progetto: oltre, come già accennato, al desiderio comune di avviare un dialogo con le aziende e di riconoscere il valore della creatività, c'è anche la necessità di fare cultura, di creare occasioni di incontro e di regolamentare l’industry stabilendo un codice deontologico condiviso.

PER LEGGERE LE OPINIONI DELLE AZIENDE SULLA NASCITA DEL CLUB, CLICCA QUI

 

Ecco le agenzie del Club degli Eventi e della Live Communication:

- Access
- Alessandro Rosso Group
- All Communication
- Alphaomega
- Apload
- App Eventi
- Casta Diva Group
- Centoeventi
- Creo
- Digital Events
- Eventually
- Fandango Club
- FeelRouge Worldwide Shows
- Filmmaster Events
- Gattinoni Communication
- Ground Control
- Gruppo FMA
- Gruppo Peroni Eventi
- Gruppo Roncaglia
- Havas Events Milan
- Ideal Comunicazione
- La Buccia
- Living Brands
- Louder
- Mailander
- MCM Comunicazione
- Mediagroup98
- Merlo
- Mktg (Dentsu Aegis)
- Newtonlab
- Next Group
- Ninetynine
- Piano B
- Prodea Group
- Punk For Business
- Simmetrico
- Sinergie
- Synapsy
- Uevents

Numerose le tematiche che il Club desidera affrontare attraverso i tavoli di lavoro ai quali le agenzie hanno deciso di partecipare. Tra queste, l’annosa questione delle gare, e della tutela e riconoscimento, economico e di proprietà intellettuale, del lavoro creativo, i fee d’agenzia e i macchinosi rapporti con le amministrazioni.

Gli incontri si tengono una volta al mese - generalmente il primo mercoledì del mese - e vertono sullo sviluppo di temi individuati nei cinque tavoli di lavoro, ognuno dei quali sarà guidato da un Ambassador. Non solo: spesso vi saranno occasioni di confronto con le aziende e, a questo proposito, ADC Group mette a disposizione lo 'zoccolo duro' di un centinaio di marketing manager che partecipano da anni alle attività del Gruppo.
 

TAVOLO 1. Trasparenza, valore e trustability: Ricerca tra le agenzie del Club e non. Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia: Ricerca su cosa pensano le aziende. Ambassador: Giulio Merlo, ceo Merlo SpA.

TAVOLO 2. Gare. Ambassador: Davide Verdesca, president e founder Sinergie.

TAVOLO 3. I Festival degli Eventi Italiano degli Eventi e della Live Communication, Bea Italia e Bea World. Ambassador:  Andrea De Micheli (Bea World), ceo Casta Diva Group; Marco Abbiati (Bea Italia), ceo Eventually.

TAVOLO 4. Confronto con le Amministrazioni locali. Ambassador: da definire.

TAVOLO 5. La cultura degli eventi in Italia - Incontri con le aziende. Attività di comunicazione del Club. Ambassador: Giacomo Carissimi, socio fondatore Ground Control; Cristina Manfredini, presidente e direttore creativo Mediagroup98.

 

A parlarci di questa nuova iniziativa è Salvatore Sagone, presidente di ADC Group e garante dell’operato del Club.

Da dove nasce l’idea del Club degli Eventi e della Live Communication?
È molto semplice: nasce dall’esigenza di colmare un vuoto. In Italia, a differenza di altri settori della comunicazione - come adv e digital - quello degli eventi non ha alcuna rappresentanza. C’è stato qualche tentativo in passato, ma di fatto a oggi non esiste alcuna forma aggregativa strutturata. Un blackout che, nel tempo, ha portato al deterioramento dei rapporti sia tra agenzie - attraverso competizioni sempre più accanite -, sia con le aziende. Eppure, parliamo di un mercato di dimensioni ragguardevoli: le stime del Monitor di ADC Group ci confermano che ogni anno le aziende investono in eventi almeno un miliardo di euro (altre fonti parlano addirittura di 2,5 miliardi, ndr). È quindi fondamentale che vi sia un progetto che contribuisca a lanciare un ponte con le aziende che operano nel settore per rendere il dialogo tra domanda e offerta più collaborativo e proficuo per entrambe le parti.

Perché si è scelto di chiamarlo ‘Club degli Eventi e della Live Communication’?
Perché questo nome fotografa il mercato, adesso, una comunicazione che si caratterizza per un aspetto live, oltre che virtuale. In realtà, potrebbe anche essere un nome transitorio, dato che forse, in futuro, arriveremo perfino ad abolire la parola Evento. 

Qual è il ruolo di ADC Group in tutto questo?
Tengo a specificare che si tratta di un ruolo al di sopra delle parti. Io sarò garante del corretto funzionamento delle attività e ADC Group fornirà al Club supporto organizzativo.

Quali sono gli obiettivi del Club?
L’obiettivo è triplice. Sviluppare il rapporto con le aziende. Partiamo da un dato fondamentale: il 50% delle aziende secondo il Monitor ammette di avere una scarsa cultura sugli eventi e ben il 51% lamenta la presenza di troppi improvvisati. È necessario più che mai creare awareness sulle agenzie di eventi in Italia, avviando il dialogo. Per questo, le aziende sono invitate a partecipare ai tavoli di lavoro del Club. Rappresentare le agenzie. Ciò significa farle conoscere meglio alle aziende, mettendone in luce caratteristiche e modus operandi attraverso ricerche di settore - Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia in primis (realizzato da Astra Ricerche e giunto alla sua XIII edizione, ndr) - e dimostrando che le agenzie di eventi sono ‘imprese’ a tutti gli effetti. Creare networking tra le agenzie. Far sì che le agenzie si conoscano tra di loro, per stimolare un clima di sana competizione e stima reciproca. Il fair play in questo settore... fa la forza!

In che modo il Club si differenzia rispetto alle associazioni nate in precedenza?
Non si tratta di un’associazione, ma, appunto, di un Club. Un’occasione d’incontro meno rigida e formale, un luogo aperto e di confronto libero dove non c’è spazio per i protagonismi. A questo proposito, posso affermare che è il primo progetto associativo senza un presidente designato. Mi spiego meglio: vi sarà una presidenza diffusa e liquida, dove, invece di una figura centralizzata, saranno di volta in volta nominati degli Ambassador che rappresenteranno il Club nei diversi contesti in cui ne è richiesta la voce. Ciascuno sarà eletto dall’assemblea a seconda delle proprie competenze sull’argomento richiesto. Un’idea accolta con entusiasmo da tutti i soci.

Qual è l'iter di iscrizione al Club?
Vi sono dei requisiti base che garantiscano la solidità e la serietà dell’agenzia. Bisogna compilare un form in cui si dichiarano dati come anno di fondazione, numero di collaboratori, servizi offerti, fatturato, tipologie di eventi realizzati... Le candidature vengono proposte in assemblea e ci si incontra per fare due chiacchiere - tengo a sottolineare l’animo informale del Club - con le potenziali new entry. Ovviamente, le agenzie più rinomate nella fase iniziale sono entrate di default per meriti incontestabili, ma c’è spazio anche per le startup che non hanno chiaramente una lunga storia alle spalle, ma che possono dimostrare di essere proficuamente attive.

La conditio sine qua non per appartenere al Club è avere come core business gli eventi?
Viviamo nell’era dell’integrazione e sarebbe obsoleto e limitativo guardare solo ai ‘puristi degli eventi’. Al Club possono accedere anche agenzie di comunicazione, di relazioni pubbliche, digital... Certo, l’importante è che facciano eventi e sentano l’esigenza di avere una rappresentanza in materia.

Quali sono le questioni su cui il Club si metterà subito al lavoro?
Rispecchiano i temi dei tavoli di lavoro istituiti. Innanzitutto, ci siamo posti come obiettivo quello di organizzare un piano di incontri periodici con le aziende. Poi, contribuire a far crescere la cultura degli eventi in Italia e a far conoscere le agenzie attraverso una vera e propria ‘radiografia del mercato’ grazie a indagini e ricerche di settore. Ancora, verrà affrontato il tema delle gare - con remunerazioni annesse -, saranno create occasioni di confronto con istituzioni e amministrazioni territoriali, e si lavorerà sulle attività di comunicazione per amplificare le iniziative del Club. Le agenzie si sono già incontrate diverse volte e si è creato un bello spirito di squadra che spero si consolidi nel tempo.

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IL CLUB DEGLI EVENTI - IDENTIKIT:
Data di nascita: gennaio 2017
Cos'è: progetto associativo che aggrega le maggiori agenzie di eventi
Obiettivi: Fornire una rappresentanza alle agenzie; sviluppare il rapporto con le aziende; fornire una mappatura del mercato; promuovere il networking tra agenzie, aziende e fornitori; favorire il dialogo con le amministrazioni e le istituzioni; fare cultura nel settore, regolamentare l’industry stabilendo un codice deontologico condiviso; favorire trasparenza, valore e trustability.
Come opera: attraverso cinque tavoli di lavoro supervisionati da uno o più ambassador ciascuno.
Membri: 39 agenzie di eventi
Associato a: Livecom Alliance
A chi è aperto: agenzie di eventi e di comunicazione

 

Per informazioni e richieste di adesioni: 
Salvatore Sagone, salvatore.sagone@adcgroup.it
Brenda De Biasio, brenda.debiasio@adcgroup.it