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Nuovo Dpcm Draghi: gli eventi rimangono vietati anche in zona bianca. Dal 27 marzo riaprono cinema e teatri

Firmato il documento contenente le nuove disposizioni anti-Covid, che entrerà in vigore il 6 marzo. Provvedimenti che continuano a penalizzare la event industry, che potrebbe garantire livelli di sicurezza nell'applicazione delle norme anti contagio al pari di attività permesse come cinema e teatri

Martedì 2 marzo è stato firmato il primo Dpcm del Governo Draghi, che alleghiamo in bozza, contenente  le nuove disposizioni anti-Covid in vigore dal 6 marzo fino al 6 aprile.

Tra le modifiche apportate purtroppo non rientra quella relativa alla ripresa della event industryNel testo infatti è espressamente riportato il divieto“Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto, comprese le manifestazioni fieristiche e i congressi nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso”. 

Questo a prescindere dal colore della zona di rischio, quindi anche in quella bianca caratterizzata dalle restrizioni minori con un modello di vita quasi compatibile con la normalità pre-Covid e la riapertura di tutte le attività commerciali. Ad oggi solo la Sardegna è zona bianca, colore assegnato dopo 3 settimane con meno di 50 contagi ogni 100mila abitanti. 

A cui si aggiunge: “Presso il Ministero della salute è istituito un Tavolo tecnico permanente composto dai rappresentanti dell’Istituto superiore di sanità e delle Regioni e Province autonome interessate, cui è affidato il compito di verificare, attraverso il monitoraggio degli effetti del rilascio delle misure anti contagio nei territori di cui al comma precedente, il permanere delle condizioni di cui al comma 1 e la necessità di adottare eventuali misure intermedie e transitorie”.

Decisioni che agli occhi degli operatori della filiera degli eventi sembrano insensate, oltre che irragionevoli visto che la event industry potrebbe garantire livelli di sicurezza nell'applicazione delle norme anti contagio al pari di attività come cinema e teatri a cui il nuovo Dpcm dà il via libera.

Nel rispetto di specifici protocolli riapriranno infatti cinema e teatri e sarà possibile andare al museo anche nei week end.

A decorrere dal 27 marzo 2021 in zona gialla spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, spiega la bozza del Dpcm.

Le attività potranno svolgersi a condizione che siano approvati nuovi protocolli o linee guida idonei per prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento, approvati dal Ministero della Cultura -MIC e validati dal Comitato tecnico-scientifico, ove sia indicato il numero massimo di spettatori per spettacoli all’aperto e di spettatori per spettacoli in luoghi chiusi.

Regolamenti che potrebbero essere applicati agli eventi aziendali, assimilandoli agli spettacoli aperti al pubblico a cui si dà regolamentazione con il nuovo Dpcm. Ma al momento rimane un'ipotesi non contemplata espressamente dalle normative in approvazione.

Il ministro Franceschini ha annunciato infine l'accesso ai musei su prenotazione anche nel weekend (questi ultimi per ora aperti in questa stessa fascia solo nei giorni infrasettimanali).