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Storytelling fuori dagli schemi: esce ‘Outsiders’, il nuovo libro di Alfredo Accatino

Un percorso che indaga nelle vite e nelle storie di artisti dimenticati del ‘900. Un omaggio alla creatività, filo conduttore di tutta una vita da ‘creatore di eventi’.

È fresco fresco di stampa il nuovo libro di Alfredo Accatino (foto in basso), pluripremiato creativo e guru degli eventi a livello mondiale nonché Creative &Artistic Director di Filmmaster Events.

Dopo il grande successo di ‘The Event Master’, un vero e proprio ‘manuale degli eventi’,
Accatino ‘mette su carta’ la sua sorprendente abilità di storyteller per raccontare un’altra
delle sue grandi passioni, l’arte.
E lo fa con un testo inaspettato e fuori dagli schemi, Outsiders (Giunti Editore): si tratta,
infatti, di un libro che esplora le storie dimenticate di 34 artisti del ‘900, un percorso
unico e affascinante di tante vite diverse che hanno attraversato – quasi in silenzio – tutto il
secolo.

Scoprirete così le vicende della Baronessa Elsa Von Freutag-Lorighoven, la vera autrice del
celebre “orinatoio” di Duchamp, l’opera cardine del ‘900, donna dalle mille vite e dalla fine
tragica. Oppure, potrete seguire come in un giallo le tracce di Nicholas Kalmakoff, un maestro
russo riaffiorato al Mercato delle Pulci di Parigi grazie all’impegno di due collezionisti
inventatisi detective. O ripercorrere la vita avventurosa di Amrita SherGil la prima donna -
artista indiana, la cui storia fa impallidire Frida Khalo, morta a 27 anni per un aborto
clandestino. O, ancora, potrete commuovervi con il toccante profilo di Dick Ket, il “pittore con
le dita a bacchetta”, il cui autoritratto compare nella cover del libro, così chiamato per la sua
grave disfunzione cardiaca che lo costrinse a vivere chiuso in casa.


C’è spazio per tutto e tutti. Dalle vicissitudini del primo transessuale della storia, raccontate
nel film “The danish girl”, a quelle del miliardario americano Gerald Murhpy, un tipo che
ispirò i romanzi di Scott Fitzgerald, che lanciò la moda dei bagni di mare e della tintarella,
inventandosi di fatto la Costa Azzurra e, incidentalmente, anche la Pop Art.

Non mancano gli italiani: Gino Rossi, un poeta della follia, i cui quadri furono utilizzati per
tamponare i pollai delle campagne vicino alla sua casa, o Mario Chiattone, l’architetto che con
Sant’Elia disegnò in pochi mesi la città del futuro, prima di annullarsi in una quiete esistenza
borghese.

Alfredo Accatino

 
“Outsiders è un percorso nella creatività dispersa, nelle storie dimenticate del '900.
Un’esigenza nata anche per valorizzare il mio lavoro di creativo: so quanta fatica comporti e
quanto rispetto richieda. Insomma, un libro che non potevo non scrivere. Ospita storie che
arrivano da tutto il mondo, che volevo raccontare prima che svanissero. Pittori, illustratori,
scultori, architetti. Qualcuno è stato piegato da difficoltà, guerre, malattie, perseguitato perché
ebreo, folle, omosessuale. Qualcuno ha perso l’amore, o lo ha inseguito per una vita intera.
Qualcuno ha combattuto battaglie perse in partenza, altri sono morti proprio quando stavano
per farcela. Perché gli Outsiders sono perdenti per definizione. Non scelgono mai i luoghi e le
date giuste per nascere, creare, amare, morire. Vivono in mondi paralleli. E hanno sempre
l’indirizzo sbagliato”.


Outsider nasce dopo anni di sviluppo del progetto IL MUSEO IMMAGINARIO che ha superato
le 600.000 visite (http://ilmuseoimmaginario.blogspot.it).


“Ho iniziato a raccontare queste storie sconosciute, in molti casi creando addirittura delle
nuove voci su Wikipedia. Piano piano le visite sono aumentate, tanto da attirare l’attenzione
della celebre rivista ArteeDossier. E’ nata così una rubrica e poi, questo libro. Mi piace salvare la creatività dispersa, quella che non è mai venuta alla luce. Mi piacciono soprattutto le idee colte nel momento iniziale, ma anche le opere non firmate, che adoro studiare, decodificare, condividere, come un archeologo. E mi piace scoprire cosa si nasconda dietro la superficie. Perché l’arte è solo un grumo di pensiero tenuto insieme dal colore, dalla grafite, da una forma. Non è però, a scanso di equivoci, una storia dell’arte alternativa. Non sarei titolato a farlo. E’ un omaggio alla creatività, il filo conduttore di tutta la mia vita di creatore di eventi. E’ un atto dovuto, che nasce dalla volontà di ridare dignità e memoria a eventi o a personaggi che ho incontrato per strada, quasi sempre in maniera casuale, che non conoscevo, che altri potrebbero ignorare, che ho pensato valesse la pena condividere”.

SR