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Brand communication: mettere le persone al primo posto. Valorizzare le relazioni per evitare gli effetti disumanizzanti della tecnologia

Come riporta la stampa estera (Campaign), quattro importanti personalità di giornali e agenzie creative internazionali (Pritchard, Nightingale, Warren and Lee - nella foto) si sono incontrati per discutere su come la tecnologia abbia disumanizzato i brand e come la soluzione stia nel tornare alla relazione tra persone fisiche.

La tecnologia ha disumanizzato i brand? Come riporta la stampa estera (Campaign - Campaignlive.co.ukla psicologa e fondatrice di Style Psychology, Kate Nightingale, ha suggerito che la tecnologia per il gusto della di contare su se stessa ha fatto perdere di vista ai marchi il modo migliore per entrare in contatto con i clienti. Mentre la tecnologia migliora enormemente la rilevanza di un'esperienza di marca, ha affermato che i marchi non devono perdere di vista il fatto che i consumatori hanno un viaggio, una vita, bisogni e desideri più ampi. "La tecnologia si avvicina alla comprensione di un umano da una prospettiva matematica, ma c'è qualcosa di più artistico e spirituale nell'essere umano che non può capire", ha detto.

Nightingale ha suggerito che le persone fisiche sono ancora richieste dai marchi per creare esperienze brillanti per i consumatori. La "bella giustapposizione" tra tecnologia e persone può aiutare a creare esperienze che potrebbero essere "inspiegabili e non testabili", ma che attingono al viaggio umano olistico. Fraser Warren di Green Room ha aggiunto che una delle sue più grandi sfide è aiutare i brand a capire che i dati e le informazioni non dovrebbero essere utilizzate solo per una "vendita", ma dovrebbero essere utilizzate per una più ampia creazione di relazioni.

I brand devono capire e aspirare ad un maggiore scambio di valori, un "fattore di empatia". "Questo è un punto in cui molte società non si sono svegliate", ha detto. I marchi devono partire dalla prospettiva dei bisogni e dei desideri dei loro clienti, piuttosto che pensare alle proprie esigenze. Qualsiasi azienda può far uscire un nuovo prodotto, ma "come è fatto, come viene consegnato e cosa significa per qualcuno alla fine della giornata - questa è la cosa killer", ha detto, "Questo è ciò che ti farà distinguere".

Perciò le marche si connettono con le persone in modo umano o dimenticano l' "esperienza umana"? Ascolta il podcast di 50 minuti in cui Jeremy Lee di Campaign si siede con Fraser Warren di Green Room, Tim Pritchard di Kantar TNS e Kate Nightingale di Style Psychology per discutere di come i brand possano mettere le persone al primo posto.