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Roma, salta il Concertone di Capodanno: è la prima volta dopo 24 anni. Assessore Bergamo: "La festa ci sarà comunque"

Il concerto è sempre stato una tradizione per la città. L'azienda che si è aggiudicata il bando, però, ha scelto di fare un passo indietro dall'organizzazione dell'evento. L’assessore Bergamo ha però rassicurato: «La festa per il primo dell’anno c’è e sarà una delle più belle che i romani ricorderanno».

La notizia arriva come un fulmine per il mondo dei grandi eventi pubblici e di piazza: il tradizionale concerto in piazza di Capodanno, che negli ultimi anni si è tenuto al Circo Massimo, non si farà. Un altro duro colpo per l'immagine della giunta del sindaco Virginia Raggi dopo la rinuncia alla candidatura di Roma 2024. Ma non solo: un’ordinanza della Raggi ha proibito l’uso di petardi e fuochi d'artificio a partire dal 29 dicembre. 

Il concerto per lo scoccare del 2017 si sarebbe dovuto tenere al Circo Massimo e a via dei Fori Imperiali, nel tratto tra piazza Venezia e largo Corrado Ricci.

A pochi giorni ormai dal fatidico 31 dicembre, in Campidoglio si valutava l'unica proposta arrivata, ma l'azienda che si è aggiudicata il bando avrebbe scelto di fare un passo indietro rispetto all'organizzazione dell'evento. Come si legge sul Corriere della Sera, Massimo Bonelli, patron di iCompany, aveva dichiarato in data 20 dicembre: «Abbiamo depositato la nostra proposta l’ultimo giorno utile, non sappiamo ancora nulla, siamo in attesa. Certo che questa sera è l’ultimo giorno possibile per noi per far partire la macchina organizzatrice dell’evento. Dopo sarà troppo tardi». Ieri, invece, 21 dicembre, Max Gazzè, che avrebbe dovuto partecipare al concerto secondo la proposta fatta da iCompany, annunciava che avrebbe suonato, anziché a Roma, a Castelsardo (Sassari). Senza organizzatore e artista di punta la festa in piazza per salutare il 2017 era destinata a scomparire.

Il concerto di Capodanno è sempre stato una tradizione per la città e negli ultimi vent’anni ha visto protagonisti Ligabue (nel 1999), Antonello Venditti, Negramaro, Renato Zero. 

Da Roma, però, arrivano le rassicurazioni dell'assessore alla Cultura e vicesindaco Luca Bergamo: l'evento ci sarà e sarà una festa sui ponti di Roma dalle 3.30 del mattino (e fino alle 22) del primo gennaio: «Leggo roboanti dichiarazioni di un clamoroso fallimento sul Concertone al Circo Massimo. Voglio rassicurare tutti: la Festa per il primo dell’anno a Roma c’è e sarà una delle più belle che i romani potranno ricordare. Ben 18 ore di spettacoli con 500 artisti impegnati lungo un percorso di 10 km che vuole metaforicamente collegare la Roma storica con quella moderna: spettacoli, animazione e musica e quattro ponti. La ricchezza e la varietà delle iniziative sia in termini di qualità e quantità è largamente superiore a quella tradizionalmente offerta con il solo Concertone.
Consapevoli della tradizione rispetto alla notte del 31 dicembre, per la prima volta abbiamo pubblicato un avviso per consentire a chiunque di offrirsi per organizzare il classico Concertone con risorse proprie, in modo da non percorrere la strada di affidamenti diretti a soggetti privati come fatto in passato. Consapevoli, in questa decisione, delle incertezze insite nel meccanismo, ma convinti della necessita’ di un forte segno di discontinuità anche nella modalità d’uso del Circo Massimo per eventi. Lo ripeto: la Festa di Roma c’è».