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Ipotesi di riapertura per gli eventi il 15 giugno e un cordone tra Turismo Organizzato, Eventi, Live Communication e Fiere. Se ne è discusso alla Tavola Rotonda MPI Italia

L’incontro ha tracciato un percorso dalla promozione dell’Italia nel ‘dopo Covid-19’ alla aggregazione della meeting industry con il mondo del Turismo Organizzato, della Live Communication e delle Fiere, dalle nuove azioni richieste al Governo in materia di tax credit, ammortizzatori sociali, credito d’imposta alla possibilità di fare lobby ed esercitare una pressione istituzionale grazie al supporto di corporazioni industriali vicine al mondo degli eventi.

Oltre 600 partecipanti connessi su Zoom e alla diretta Facebook per la tavola rotonda ‘We Have a Dream: dagli schermi agli incontri’ organizzata ieri da MPI Italia Chapter. Planner, rappresentanti di sedi e strutture alberghiere, enti del turismo, rappresentanti delle corporazioni del mondo dell’impresa, del turismo e degli eventi, agenzie di comunicazione, giornalisti: una platea ricca ed eterogenea all’ascolto di un tavolo animato da relatori generosi di spunti di riflessione e invito alla collaborazione inter-associativa ed inter-settoriale.

Dopo l’incoraggiamento lanciato alla meeting industry italiana dagli Stati Uniti dal Presidente e CEO MPI Global, Paul Van Deventer, l’incontro ha tracciato un percorso dalla promozione dell’Italia nel ‘dopo Covid-19’ alla aggregazione della meeting industry con il mondo del Turismo Organizzato, della Live Communication e delle Fiere, dalle nuove azioni richieste al Governo in materia di tax credit, ammortizzatori sociali, credito d’imposta alla possibilità di fare lobby ed esercitare una pressione istituzionale grazie al supporto di corporazioni industriali vicine al mondo degli eventi.      

 “L’industria del Turismo Organizzato sta perdendo numeri impressionanti ed entro la fine dell’anno la perdita si aggirerà intorno al 80% dei nostri fatturati” - ha denunciato Franco Gattinoni, portavoce del progetto Ripartiamo dall’Italia – “Tante associazioni stanno provando a far sentire la propria voce. Le istituzioni iniziano a conoscere il valore del nostro settore, ma non basta. Sembriamo scomparsi dai radar, mentre dovremmo stare nella Golden Tower del Paese, come avviene in altri Stati ”.

Incoraggianti le informazioni condivise in anteprima da Alessandra Albarelli, Presidente Federcongressi&eventi e portavoce istituzionale #Italialive, progetto co-fondato e promosso anche da MPI Italia: “Il 15 giugno potrebbe essere la data di riapertura per gli eventi in Italia. Questa la proposta alla quale lavoriamo da 15 giorni, trasmessa da Federcongressi a tutti i delegati regionali, e che sarà portata dalla Regione Lazio, appoggiata dalle altre Regioni, al tavolo della Conferenza Stato-Regioni del 29 Maggio. Se approvata in quella sede, si attenderà il protocollo. Il manuale operativo per organizzare un evento è pronto e servirà a supportare le imprese nella riapertura. I protocolli saranno stilati anche per gli eventi B2C, come i matrimoni ” - ha annunciato la Albarelli ed ha concluso - “Ci aspettiamo dei fondi diretti alle imprese per il sostegno alla domanda”.

Fondamentale la sensibilizzazione delle due principali associazioni d’impresa del settore turistico per un allargamento alla meeting industry delle azioni chieste – e molte con esito positivo - per le aziende della filiera turistica. “Stiamo lavorando per aggiustare le parti deficitarie di questo Decreto Rilancio. Possiamo immaginare, per esempio, un aumento dei contributi a fondo perduto previsti finora. Il 28 maggio c’è una audizione al Senato per segnalare ciò che non va bene nel DPCM del 19 Maggio per le imprese del settore turistico. Abbiamo chiesto che per calcolare il fondo perduto venga considerato tutto il 2020, e non solo il mese di Aprile, in raffronto al 2019, diversamente da quanto contenuto nel documento attuale” - ha commentato Marina Lalli, Presidente Federturismo Confindustria, ed ha concluso - “Il turismo e gli eventi lavorano insieme, come un’unica maglia. Chiederemo di essere tutti ascoltati allo stesso modo. Stiamo perdendo 1 miliardo e mezzo al mese e l’assenza di programmazione è ciò che ci sta realmente danneggiando ”.

Anche Confturismo ha fatto sentire la sua voce al tavolo attraverso il Presidente, Luca Patané, che ha asserito: “Fare lobby nel turismo e negli eventi non è semplice perché è un mondo frastagliato. Ma costruirne una è un dovere. Dobbiamo penetrare le lobby europee maggiormente e il caso Covid deve insegnarci ad essere più coesi a livello nazionale. Quanto ottenuto da altri gruppi di pressione – come nel caso di IATA e degli Aeroporti – potrebbe essere ottenuto nella meeting industry se consideriamo che dietro gli aeroporti ci sono agenti di viaggio, tour operator, organizzatori di eventi. Possiamo riuscirci”.

Non solo congressi e turismo organizzato. Giovanni Laezza, Presidente Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, interpellato su un possibile ponte tra il mondo fieristico e congressuale e sull’estensione del credito d’imposta ai congressi ha risposto: “Il nostro Governo sta agevolando le fiere internazionali e non quelle italiane. Abbiamo chiesto di non agevolare solo le PMI italiane che partecipano alle fiere estere, ma anche le imprese che partecipano alle nostre fiere, attraverso il credito d’imposta. Inoltre, le piccole imprese che partecipano a piattaforme congressuali devono avere lo stesso sostegno di quelle che partecipano a piattaforme fieristiche. AEFI è ben disposto a spendersi per questa battaglia comune con un patto trasversale nel mondo degli eventi”.

Coinvolto anche ENIT Italia, il Direttore Esecutivo, Gianni Bastianelli, ha confermato le azioni dell’Ente in programma per un adeguamento della promozione del Paese Italia post Covid-19, non incentrata unicamente sul tema della sicurezza, come nel caso del Portogallo o il Messico, ma puntando a migliorare nel complesso la promozione del Paese. “Stiamo conducendo azioni congiunte con IMEX e IBTM per i nostri operatori italiani, senza aver accusato ritardi nella migrazione verso lo smart-working.  Il 30% del nostro budget è destinato al MICE” – e ha continuato condividendo dei dati frutto di un recente survey sottoposto ad operatori esteri – “I principali Paesi che hanno confermato di essere pronti a riconfermare eventi in Italia sono UK e Stati Uniti, rispettivamente nel 76% e 72% delle risposte”.

Sicuri che se ottenessimo l'applicabilità dell'Art 7-ter del DPR 633/72 a tutti gli eventi organizzati in Italia commissionati da soggetti passivi IVA esteri sarebbe uno strumento potentissimo nelle mani di ENIT per il rilancio del settore sui mercati internazionali”, commenta Enrico Jesu, Presidente MPI Italia Chapter, che ieri ha annunciato il prossimo appuntamento dell’associazione, il 3 luglio, che sarà un incontro di formazione e aggiornamento virtuale in vista dell’edizione live della Convention Nazionale che si terrà a Torino in data in fase di definizione.

Annunciato, infine, il nuovo appuntamento 2020 con la 7^ edizione del Movie Charity Auction, l’asta benefica organizzata da MPI, quest’anno in collaborazione con MPI Foundation, l’11 settembre a Venezia durante la Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, la cui 77esima edizione è confermata.