Kitchen Mood, innovazione 'stellata'. Comella: "L’eccellenza per noi non è un atto, ma un’abitudine"

Un binomio perfetto nel mondo del catering e del banqueting: food + mood. Materie prime di qualità, cucina di alto livello, ricette originali e raffinate. Organizzazione e servizio impeccabili, mise en place raffinata e selezione di location esclusive.

Questa è la filosofia di Kitchen Mood, società nata quattro anni fa con la mission di portare ispirazione e innovazione nel mondo del servizio catering. “La nostra struttura - spiega Andrea Comella, direttore commerciale - dispone di un proprio centro cottura attrezzato per rispondere a qualsiasi richiesta che possa implicare la preparazione e il servizio di cibi caldi e freddi. Il centro consente di offrire, in tempi brevi e ottimizzati, prodotti di qualsiasi settore ‘food’ anche quello, delicato e particolare, dell’alta cucina. Questi caratteri distintivi ci hanno consentito di occuparci della gestione di ‘food and beverage’ presso spazi importanti di ristorazione a contatto con il largo pubblico (es. Expo Padiglione Estonia) e di organizzare una costante e proficua attività di catering e organizzazione di servizi di banqueting per grandi eventi istituzionali e cerimonie private”.

Obiettivo di Kitchen Mood è assicurare la qualità intesa come tradizione, innovazione e competenza, asservite alla soddisfazione del cliente. Il team ritiene, infatti, cha la qualità non sia solo un complesso di regole da rispettare, ma un modo naturale di svolgere le proprie attività e una cultura aziendale costantemente orientate verso obiettivi di efficacia ed efficenza.

Top of the range, servizio, value for money, affidabilità e attrattività rappresentano le parole chiave alla base dell’attività di Kitchen Mood. “Il nostro valore - precisa Comella - è in quello che facciamo sempre, perché l’eccellenza per noi non è un atto, ma un’abitudine. Non dimentichiamo che ‘buono’ oggi può rappresentare ciò che fa stare bene l’organismo, il gusto e lo spirito. Per Kitchen Mood è di certo così”.

L’idea di Kitchen Mood è di realizzare un catering d’eccellenza, in cui propone una cucina in grado di personalizzare gli eventi con uno stile e una filosofia originale. Si è creato un progetto ambizioso con undici chef stellati che per la prima volta si sono ritrovati tutti sotto un unico brand, a cui è stato dato il nome di ‘Km Kitchenmood alle stelle’.

“Realizzando eventi ‘su misura’ - precisa Comella -, la parola innovazione è la base del nostro lavoro e il tutto nasce dalla passione per il cibo e per il bello. In KM c’è una figura, la mia, che si dedica solo alla continua ricerca di materie prime di pregio e/o particolari, allo studio delle nuove tendenze, e insieme allo chef continua a testare nuovi abbinamenti e nuove possibilità di presentazione. È il nostro atteggiamento innovativo che diventa innovazione”.

Prima della stesura di un preventivo, al fine di sviluppare un’offerta corretta e mirata, il commerciale Kitchen Mood entra nel merito della tipologia di evento per il quale verrà fornito il servizio, il tipo di ospiti che saranno presenti e il messaggio che il cliente desidera veicolare.

“Al giorno d’oggi - precisa Comella -, il food e il drink sono concepiti come elementi di comunicazione ed è per questo motivo che, appena possiamo, in tutte le nostre offerte cerchiamo di inserire lo show cooking per far sì che ci sia un contatto diretto fra lo chef e gli ospiti; dove il food è il protagonista assoluto della comunicazione”. I clienti si affidano a KM per la serietà e l’impegno che dedica a ogni singolo dettaglio dell’evento. La passione guida, conduce, rafforza e motiva il team. Dà sostegno, forza e consapevolezza delle capacità di ognuno, fornendo strumenti con cui sviluppare il continuo processo di cambiamento e miglioramento. 

In termini di sostenibilità, infine, Kitchen Mood attiva azioni mirate a favorire la riduzione degli sprechi alimentari. Iniziando dalle piccole cose, come l’atto di separare il cibo da altri scarti. 
“Separare le ‘raccolte di scarti alimentari’ - spiega Comella - offre benefici ambientali (lo scarto alimentare è concime o digestione aerobica, ndr), ma la sua influenza sulla riduzione degli scarti alimentari deve essere ancora quantificata. 

Misurare e riportare i livelli di scarto promuove ulteriormente l’assunzione; l’uso di metodologie standardizzate a un livello nazionale permetterebbe un’analisi mirata e una prevenzione che potrebbero essere guidate dall’individuazione di obiettivi di prevenzione degli scarti”.

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