Interviste

Bea World 2020. Vincitori Italiani. Mazzucchelli (Synapsy): “La creatività italiana? Rivoluzionaria”

Con il founder dell'agenzia Davide Enrico Mazzucchelli, proseguono le nostre interviste tra le sigle italiane premiate al Bea World 2020. Oggi scopriamo i plus del progetto ‘We Never Stop’ realizzato da Synapsy per UniCredi, che si è aggiudicato il 2° premio nella categoria ‘B2b event over €500,000’ e il 2° nella categoria ‘Proprietary format’.

È un vero e proprio festival rock ispirato alla grande band dei Queen quello che Synapsy ha realizzato per UniCredit a ottobre 2019 con il titolo ‘We Never Stop’, che al Bea World 2020 si è aggiudicato il 2° premio nella categoria ‘B2b event over €500,000’ e il 2° nella categoria ‘Proprietary format’.

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Per l’evento, la cui organizzazione ha impegnato sei mesi, la location è stata trasformata in una Concert Arena e un village. Keywords e messaggi aziendali sono stati espressi con musica e TED speech inseriti all'interno del festival. Madrina dell’evento Paola Maugeri che ha raccontato la storia dei Queen in un parallelismo sulla visione, l'innovazione, lo spirito di squadra e la passione che anima l'azienda. Nel village i partecipanti si sono sfidati a colpi di chitarra, hanno vestito i panni dei queen, hanno creato magliette e striscioni da esibire la sera. Clou dell'evento il Tribute Concert serale sui Queen per cui Synapsy ha radunato i migliori musicisti e cantanti da tutto il mondo in una big band creata ad hoc. Scritto e diretto dall’agenzia il concerto serale ha messo in scena i più famosi brani dei Queen unendo musica, coreografie, light design e video in un grande show.

La parola a Davide Enrico Mazzucchelli, founder Synapsy.

Quali sono i plus del progetto con il quale avete vinto al Bea World?

Fare un evento sui Queen quando si parla di una convention bancaria, oltre a essere un concept estremamente originale e disruptive, è anche un format estremamente efficace che ha permesso di vestire la comunicazione aziendale a tutti i livelli e per un lungo orizzonte temporale. Per la prima volta è stata creata una campagna di comunicazione intra aziendale dove gli eventi fossero gli elementi chiave. Questo ha permesso di legare gli appuntamenti istituzionali che hanno scandito l’intero calendario annuale con uno storytelling unitario e trasversale.
L’alternanza di questi stessi appuntamenti andava, infatti, a creare un piano di contenuti per i dipendenti in cui teaser e follow up degli eventi si fondevano andando a creare una unica campagna di comunicazione intra aziendale fluida e coordinata da cui nascevano poi attività di formazione, campagne di informazione prodotto e progetti di incentivazione. Questo ha permesso per la prima volta di creare un unico piano di comunicazione integrata che fosse trasversale a tutti i dipartimenti di comunicazione, cosa già di per se abbastanza insolita all’interno di una multinazionale.

Che cosa significa vincere nell’ambito di un premio internazionale?

Rispetto alla Kermesse Italiana, vincere un premio internazionale significa andarsi a confrontarsi con culture e modi di pensare di altri paesi, anche estremamente differenti tra di loro. Vincere all’interno di una competizione internazionale significa elevare il proprio evento a un appuntamento transnazionale, significa creare un prodotto globale.  È un modo completamente diverso di approcciarsi alla creatività che sta alla base del concept creativo e del format che lo identifica. Per fare questo occorre uscire dei propri confini, spogliarsi delle abitudini tipiche della nostra cultura e pensare in maniera internazionale, senza però perdere quei tratti unici che ci caratterizzano nel mondo.

Qual è la marcia in più della creatività italiana?

Una creatività rivoluzionaria. Oltre che dei grandi creativi, noi siamo un popolo estremamente destrutturato e disorganizzato, e rispetto a tanti altri lo dico in senso positivo, almeno per quanto riguarda il modo di pensare e di approcciare alla cultura. La destrutturazione infatti ci consente di approcciare alla creatività in maniera trasversale, attingendo da mondi anche profondamente distanti rispetto a quelli chiamati in causa da un modo di pensare più lineare. L’effetto è che gli orizzonti si allargano esponenzialmente e il prodotto è una creatività sorprendente, mai scontati e di altissimo livello culturale. Quella scintilla, quella scheggia creativa impazzita che rimescola le carte in tavola e non sai mai dove possa andare a parare. Che è esattamente quello che ci distingue rispetto alla creatività degli altri paesi.
 

Ricordiamo che l'agenzia ha messo a segno anche un ricco medagliere alla XVII Edizione del BEA Italia (leggi news):

2° premio ‘Best Event Agency’

‘We Never Stop’ – UniCredit

1° premio ‘Format proprietario’

3° Premio ‘Evento BtoB’

‘Cattolica Radici’- Cattolica Assicurazioni
1° premio ‘BtoI’

Sx

2° premio ‘Virtual service’

Ilaria Myr