Interviste

White, i partner: "Un'ottima execution non basta davvero più. Bisogna saper emozionare"

White Marketing and Communication è una delle strutture coinvolte nel nostro 'giro di microfono': una chiacchierata 'a tu per tu' con le maggiori agenzie italiane per fare il punto su un 2016 in cui le partite sono ancora tutte aperte.
L'inchiesta di e20express.it coinvolge le maggiori agenzie di eventi.

Obiettivo: esplorare l'andamento di mercato, i maggiori trend, le strategie evolutive messe in atto e le criticità della eventi industry & live communication.

Intervistiamo Andrea Pirola (FOTO 1) e Corrado de Luca (FOTO 2), partner di White Marketing and Communication.

Come avete chiuso il 2015? Qual è l’andamento di questo primo quadrimestre 2016?
Il 2015 è stato un anno decisamente positivo e il trend è confermato dal primo quadrimestre 2016, con segnali di ulteriore crescita.

Quali sono i nuovi canali di business che state esplorando? I mercati esteri sono per voi un’opportunità?
La ricerca e l’esplorazione di nuovi canali di business non si può mai fermare, riteniamo sia un elemento imprescindibile per ogni realtà che voglia costruire un percorso di crescita nel futuro. Nello specifico, tutto ciò che ruota attorno al mondo del digital è la frontiera che stiamo guardando con maggiore interesse, sia dal punto di vista di utilizzo innovativo delle piattaforme social, sia in logica di applicazione di innovazione tecnologica alla live communication.
I mercati esteri sono sicuramente un’opportunità, abbiamo progetti nel cassetto ma non ancora operativi in questa fase di vita della nostra realtà.


Oggi una delle tendenze delle agenzie oggi è quella di realizzare format proprietari di live entertainment. Avete mai esplorato questo ambito?
La realizzazione di format proprietari in ambito live entertainment è sicuramente uno degli ambiti sui quali si stanno orientando le nostre energie. Stiamo lavorando, in particolare, a progetti legati al mondo dello sport e abbiamo in cantiere anche varie idee legate al mondo della musica.

Salone del Mobile, fiere, eventi sportivi… quali sono, ogni anno, i maggiori catalizzatori di eventi? Il 2016, in particolare, è l’anno degli eventi sportivi: Europei di Calcio in Francia, la finale della Uefa Champions League a Milano e le Olimpiadi di Rio. Avete eventi in programma legati a uno di questi eventi?
Il 2016 rappresenta per lo sport sicuramente un anno speciale e, di riflesso, lo è anche per noi, visto che marketing sportivo e sponsorship activation strategies rappresentano un ambito nel quale possiamo vantare una forte e consolidata expertise.
Abbiamo vari progetti attivi, legati in particolare agli Europei di Calcio di Francia. Fra questi, una serie di importanti iniziative on e off line che ci vedono coinvolti al fianco di Hisense, Global Partner Uefa Euro 2016.


Relativamente alle gare, invece, ritiene che rispetto a qualche anno fa ci sia oggi maggior rispetto per le agenzie concorrenti?
Le casistiche sono davvero variegate. Riteniamo il fenomeno 'gara selvaggia' sia assolutamente ancora presente. Oltre a questo, un altro fenomeno sicuramente critico è rappresentato da gare indette e poi non finalizzate per cancellazione di budget o revisione in itinere delle strategie aziendali. Una gara non assegnata, insomma, fa ancora più male di una gara persa. 

Come i consumatori, anche i partecipanti agli eventi diventano sempre più esigenti e critici. Quali sono i ‘requisiti minimi’ che vanno garantiti per evitare critiche o insuccessi? E come si fa a gestire il dissenso?
Negli eventi non basta più essere 'solo' perfetti dal punto di vista esecutivo, bisogna avere sempre la capacità di sorprendere le persone ed emozionarle. Requisiti minimi, secondo noi, non possono essere più soltanto capacità realizzative impeccabili, ma anche la capacità di innovare e innovarsi, cercando di lavorare su sfumature emozionali che possono fare la differenza.

I canali social rappresentano un ottimo modo per pubblicizzare l’evento, ma possono rivelarsi un’arma a doppio taglio. In che modo va costruito e nutrito il consenso?
I social sono ormai parte integrante di ogni evento e di ogni progetto di comunicazione. Rappresentando un luogo di massima libertà di espressione, riteniamo sia necessario prendere atto del fatto che le critiche facciano parte del gioco. Noi riteniamo tutto si debba basare su una grande onestà e trasparenza di fondo nella relazione con il popolo della rete, se queste regole di ingaggio vengono riconosciute, riteniamo il lavoro diventi più facile e i risultati sicuramente più interessanti.

Oggi vi sono moltissime app che possono utilizzate per gli eventi. Quali, secondo voi, sono le più utili o quali da voi le più utilizzate?
Le app che permettono mixare live & digital experience riteniamo siano vincenti.

Quale evento da voi realizzato nell’ultimo anno vedrebbe bene sul podio del Bea – Best Event Awards?
Senza dubbio, 'Folletto. Pensa Pulito': n
on un 'evento' singolo, ma una piattaforma che contiene tanti eventi e attività e che sta funzionando molto bene!