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Come cambia la Fortezza da Basso di Firenze: previsto anche un percorso turistico lungo il cammino di ronda

Tra gli interventi compresi nel piano di intervento da oltre 142 milioni di euro, anche la ricostruzione del padiglione Cavaniglia in nuova struttura capace di accogliere fino a 5mila visitatori e il percorso turistico-museale aereo, che permetterà di accedere al camminamento posto sulla sommità della cortina muraria.

Via libera della giunta comunale al progetto definitivo per il restauro e la valorizzazione del ‘sistema Fortezza da Basso’. Un intervento da oltre 142 milioni di euro che riguarda l’incremento delle dotazioni fieristico-congressuali con la demolizione e ricostruzione del padiglione Cavaniglia, per realizzare una nuova struttura capace di accogliere fino a 5mila visitatori; il consolidamento strutturale del padiglione Spadolini, per conservarne l’enorme potenzialità espositiva di circa 27mila metri quadrati; la realizzazione di un nuovo padiglione espositivo (il Bellavista), per incrementare la superficie utile del complesso secondo le previsioni urbanistiche; il recupero e l’implementazione del padiglione Imperiale e del padiglione Ronda.

Tutte le nuove architetture di progetto ricostituiscono morfologicamente i bastioni perduti nel corso del tempo e sono ispirate al confronto con il monumento cinquecentesco recuperando il disegno e la composizione formale della cortina difensiva ideata dal Sangallo.

Gli interventi in ambito monumentale hanno previsto anche la creazione di un percorso turistico-museale aereo che permetta di accedere al camminamento di ronda posto sulla sommità della cortina muraria, dal quale sarà possibile percorrere buona parte del perimetro dell’intera Fortezza e visitare le cannoniere residue e la suggestiva galleria ipogea ‘di contromina’. Per la redazione del progetto è stato necessario elaborare studi botanici che hanno permesso di individuare ed eliminare la vegetazione infestante che aveva totalmente ostruito i bastioni Bellavista e Rastriglia.

Il progetto si è anche avvalso di uno studio sui flussi fieristici che ha permesso di fornire nuove indicazioni sulla destinazione dell’intero piazzale Montelungo (lato ferrovia della Fortezza) a parcheggio scambiatore per le merci in transito da e per la Fortezza.