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Lumen Museum, la ‘casa’ della fotografia di montagna che unisce ad alta quota mostre, eventi e cucina alpina. Allestimento a cura di Giò Forma

A 2275 m di quota sulla cima di Plan de Corones, 1800 mq di superficie espositiva per un totale di quattro piani e la possibilità di un percorso espositivo che si sviluppa dall’alto verso il basso, secondo un approccio multiprospettico e multidisciplinare. Una struttura architettonica frutto di progetto di recupero dell’ex stazione a monte della funivia Plan de Corones, a cura dell’architetto Gerhard Mahlknecht

smstudio è lieta di presentare Lumen Museum, la ‘casa’ della fotografia di montagna che unisce ad alta quota mostre, eventi e cucina alpina, ripercorrendo la storia dell’arte fotografica dalle origini all’era contemporanea. Un omaggio alla montagna in tutte le sue sfaccettature che coinvolge anche personalità del calibro di Reinhold Messner, icona dell’alpinismo, e Norbert Niederkofler, lo chef stellato custode della filosofia ‘Cook the Mountain’. Nato in collaborazione con TAP (l’archivio tirolese per la documentazione fotografica), Durst, National Geographic, Red Bull Illume, Alinari, AlpiNN e la Provincia Autonoma di Bolzano, il Lumen Museum offre un’esperienza culturale globale e unica.
 
Una struttura architettonica dinamica e moderna, concepita in sintonia con il paesaggio circostante e frutto di progetto di recupero dell’ex stazione a monte della funivia Plan de Corones, a cura dell’architetto Gerhard Mahlknecht e con l’allestimento di Giò Forma (clicca qui per accedere alla directory).

A 2275 m di quota Lumen Museum è un’attrazione che occupa ben 1800 mq di superficie per un totale di quattro piani e propone un percorso espositivo che si sviluppa dall’alto verso il basso, secondo un approccio multiprospettico e multidisciplinare.

Si parte da un focus storico e tecnico sull’esordio della fotografia di montagna, concepita in primis quale strumento di documentazione scientifica e solo con il tempo diventata testimone di imprese estreme che hanno trasformato le cime in un attraente scenario d’avventura e di emozioni. Dalla Wunderkammer, tra veri e propri cimeli del 1800, si passa al Wall of Fame, dedicato ai pionieri della fotografia di montagna e al Dia Horama, l’area che presenta sequenze fotografiche dei più importanti fotografi del museo.

Lumen Museum ospita inoltre alcune mostre temporanee che variano annualmente e stagionalmente nonché esposizioni permanenti come Messner meets Messner by Durst che propone installazioni multimediali e realtà virtuali tra scatti, citazioni e parlati del pioniere alpino Reinhold Messner; oppure la sala Adrenalina realizzata in collaborazione con Red Bull Illume, dove l’innovazione digitale svela le foto sportive più straordinarie del celebre contest fotografico internazionale. Imperdibile la Sala degli Specchi che combinando arte e montagna mostra l’eterna interazione della forza della natura attraverso l’illusione dei riflessi, ma anche la stanza dell’otturatore: una grande apertura sulla parete che incornicia il panorama visibile da Plan de Corones e che una volta chiusa diventa schermo di proiezione.
 
Spazio agli eventi, inoltre, con Lumen Forum, la sala che può accogliere fino a un massimo di 200 persone dotata di pareti flessibili per garantire più configurazioni: adatta ad ospitare congressi, seminari, workshop ed eventi esprime la volontà della struttura di essere non solo un museo, bensì un punto di riferimento culturale.

Infine, Lumen Museum è anche un’avventura culinaria grazie all’AlpiNN – Food Space & Restaurant, il ristorante che narra il concept culinario “Cook the Mountain” voluto dallo chef tre Stelle Michelin Norbert Niederkofler. Qui il panorama mozzafiato incontra l’arte culinaria con le specialità dello chef Fabio Curreli, tra materie prime e ricette che ribadiscono il concetto di stagionalità e regionalità, in perfetta armonia con il contesto montano delle Dolomiti.