Celebrazione - ricorrenza

Lunedì 29 maggio all'UniCredit Pavilion la cerimonia dei Diversity Media. Produzione di YAM112003

Yam112003 - Gruppo Endemol Shine firma la produzione, dello show e dello speciale televisivo. Tra gli ospiti della serata J-Ax, Javier Zanetti, Malika Ayane, Gino Strada, Paola Turci, Oscar Farinetti, Lino Banfi, Edoardo Leo, Paolo Genovese, Ermal Meta, Syria, Roberto Vecchioni.Conducono Fabio Canino e Carolina Di Domenico.

Fare la differenza senza fare differenze: cresce tra enti e aziende l’interesse a sostenere e a partecipare ai Diversity Media Awards 2017, che si assegnano lunedì 29 maggio nella serata di gala con charity dinner all’UniCredit Pavilion di Milano.

La seconda edizione dei Diversity Media Awards – il riconoscimento che premia i personaggi e i migliori contenuti media (cinema, Tv, radio, web, pubblicità, stampa, tg) che nel 2016 hanno contribuito a una rappresentazione valorizzante delle persone e delle tematiche LGBTI – hanno raccolto un convinto sostegno da un gran numero di istituzioni, aziende e partner: il patrocinio della Commissione europea, dell’Ambasciata del Canada e del Comune di Milano; le partnership con American Express, Eataly, Google, Discovery Italia, Lierac, Diesel, Piaceri d’Italia, eBay, Condé Nast Live, Assocom, FICO Eataly World Alice Ristorante, Edge, Dexter, Smemoranda, Focus Management, Mongini Comunicazione, la collaborazione con l’Osservatorio di Pavia e con Glaad, celebre associazione no-profit in prima fila dal 1985 negli USA per i diritti LGBTI.

L’evento, ideato dall’associazione no-profit Diversity presieduta da Francesca Vecchioni, è realizzato da YAM112003, che cura la produzione dell’evento, dello show e dello speciale televisivo. La serata, condotta da Fabio Canino e Carolina di Domenico e trasmessa su Real Time (Discovery Italia) mercoledì 7 giugno, alle ore 21.10, vede tra gli ospiti J-Ax, Lino Banfi, Ermal Meta, Paola Turci, Javier Zanetti, Malika Ayane, Paolo Genovese, Edoardo Leo, Syria, Ivan Cotroneo, Roberto Vecchioni, Ilaria Dallatana, Gino Strada, Ilenia Lazzarin, Paolo Sassanelli, Debora Villa, Oscar Farinetti, Michelangelo Tommaso, Matteo Bordone, Daniele Gattano, Antonio Ornano, Drusilla Foer, Carla Gozzi, Giacomo Mazzariol, Julian Hargreaves, oltre a numerosi contributi video, fra cui quello di Roberto Saviano; un prestigioso parterre per la premiazione del Personaggio dell’anno fra Maria De Filippi, Jovanotti, Luciana Littizzetto, Roberto Mancini, J-AX, Rachele Bruni e i vincitori di tutte le altre categorie, che vedono fra i nominati Michele Bravi, Lodovica Comello, Zerocalcare, Cleo Toms, Perfetti sconosciuti, Italia’s Got Talent, Un medico in famiglia, Gomorra, Un posto al sole, Stato civile, Uomini e donne, Pinocchio, Modern Family, Lateral.

Oltre ai brand, in sala esponenti del mondo dei media: da Rai a Sky, da Discovery a Fox, da Publispei a Disney, da Netflix ad Amazon, da FremantleMedia Italia a PanamaFilm e Assocom. La direzione artistica è affidata a Fabio Canino, Gino & Michele e Nico Colonna. Condé Nast LiveDiscovery Italia sono media partner.

Il ricavato della charity dinner, a cura di Eataly, di Piaceri d’Italia e della chef stellata Viviana Varese di Alice, così come quello dell’asta benefica, sosterrà l’associazione Diversity, i progetti e il lavoro di ricerca (Diversity Media Report) per l’anno 2017.

Le nomination dei Diversity Media Awards sono il frutto del Diversity Media Report 2016 (DMR), l’analisi qualitativa effettuata su 226 prodotti media da un gruppo di ricerca coordinato da una commissione di 12 docenti provenienti da 9 tra i principali atenei italiani. Il DMR è diviso in due sezioni: Entertainment Informazione. Nella prima sono presi in analisi i prodotti cinematografici, televisivi, radiofonici e adv, mentre la seconda misura l’accuratezza dell’informazione TV e stampa.

In un Paese, l’Italia, in cui le notizie LGBTI nel 2016 sono più che triplicate rispetto all’anno precedente, i Diversity Media Awards assumono una doppia valenza: da una parte promuovono la mappatura delle ‘buone pratiche’, degli esempi di una rispettosa rappresentazione di temi e persone LGBTI nei media; dall’altra vogliono contribuire a indicare linee guida, a generare un cambiamento, a indicare in che modo sia possibile fare la differenza.