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Cibus forum: con 600 espositori su il sipario sul primo evento agroalimentare post lockdown. Di Maio: "Investiremo nelle fiere perché strategiche per la ripresa del Paese"

Il 2 e 3 settembre alle Fiere di Parma due giorni di esposizioni e dibattiti incentrati sui nuovi scenari dell’industria agroalimentare dopo la pandemia, in una formula ibrida con sessioni in live streaming per una platea di oltre 3mila buyers.

'Food and beverage e Covid-19: dalla transizione alla trasformazione’, questo il tema di Cibus Forum che si è aperto martedì 2 settembre alle Fiere di Parma. Due giorni di esposizioni e dibattiti incentrati sui nuovi scenari dell’industria agroalimentare dopo la pandemia e che si concluderanno il 3 settembre. Circa 600 gli espositori con sezioni anche online in una diretta streaming che coinvolge oltre 3mila buyers.

Sono stati il presidente di Fiere di Parma Gian Domenico Auricchio, il sindaco Federico Pizzarotti e il presidente della Regione Stefano Bonaccini e il ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio ad aprire ufficialmente questa edizione speciale della fiera dell’alimentare. 

“Alla Farnesina siamo ben consapevoli della necessità di far ripartire l’export e l’importanza della filiera agroalimentare.  Un recente studio ha calcolato una contrazione del 10% circa per un valore di 24 miliardi” ha dichiarato Luigi Di Maio. Il Ministro degli Esteri ha poi  ricordato che “Le fiere, con un giro d'affari di oltre 60 milioni di euro, per noi rappresentano una vetrina internazionale e uno strumento strategico per le esportazioni e ci stiamo fortemente attivando  per il loro rilancio”.

“Vogliamo trasformare ognuna delle 128 Ambasciate nel mondo in una casa delle imprese, perché l’Italia e le nostre aziende devono crescere ed esportare le nostre eccellenze ovunque. Molti sono gli interventi che abbiamo previsto, a cominciare dal rilancio del settore fieristico che può ora contare su una piattaforma digitale – Fiera 365 – a disposizione degli operatori. Abbiamo inoltre creato un programma straordinario di incoming fisico e virtuale attraverso il quale accoglieremo nel nostro Paese buyers, influencers, giornalisti e altri attori determinanti per il rilancio del brand Italia nel mondo, a cominciare dalla filiera agroalimentare che ne rappresenta una delle eccellenze più conosciute ed apprezzate”.

Il Ministro ha poi  ricordato anche il progetto che mette a disposizione 50 milioni di euro per interventi mirati di promozione delle nostre eccellenze in 30 Paesi, che sarà operativo a fine settembre, e i rimborsi previsti nel Dl Rilancio per aiutare le imprese a compensare parte delle perdite dalla mancata partecipazione alle fiere.  Di Maio ha ricordato anche lo stanziamento di 300 milioni di euro, previsto dal Dl Agosto, in aiuto agli enti fieristici.

Il programma di Cibus Forum prevede quattro sessioni e diverse tavole rotonde che affronteranno le incognite della ripartenza, con focus sulla sicurezza alimentare, sfida della sostenibilità e innovazione. Altro tema ricorrente delle due giornate saranno le case hystory e le proposte più innovative per la ristorazione colpita dal lungo lockdown.

Costa Group, l'azienda ligure specializzata nella progettazione e arredamento di locali nel Food entertainment nel mondo, presenterà le soluzioni studiate a supporto dei ristoratori ideate in collaborazione con Francesco Panella, dell’“Antica Pesa” (Roma), per traghettare verso il futuro l’esperienza gastronomica fuori casa.

Nella prima giornata si è svolta inoltre una tavola rotonda dove la  necessaria collaborazione tra le componenti della filiera agroalimentare è stata sottolineata anche da Giorgio Santambrogio, past president di Associazione Distribuzione Moderna e ad del Gruppo VèGè: “La grande distribuzione vuole collaborare con l’industria e l’agricoltura per affrontare le sfide del post Covid. Per esempio stiamo lavorando assieme per eliminare tutte le pratiche unfair come il caporalato nei campi e le aste a doppio ribasso. A proposito di queste ultime abbiamo sostenuto la nuova legge che è già passata alla Camera ed ora è in discussione al Senato. In confronto è aperto anche sul terreno dei prezzi e delle promozioni”.

Prima della tavola rotonda  è stato presentato anche il report di Nielsen sull’andamento dei consumi nell’era del Covid. Dopo il boom nel lockdown le vendite del Largo Consumo si sono stabilizzate ma continuano a mantenersi positive. Le famiglie, ormai abituate a nuove categorie di spesa, comprano ancora surgelati, latte uht, farina, pasta, riso, prodotti igienici, etc. Il fattore prezzo sarà sempre più un fattore e continueranno a crescere le vendite nei discount e nei negozi specializzati. Ci sarà una polarizzazione dei prezzi, con una domanda crescente sia sul basso sia sull’alto prezzo, e decrescente nella fascia media. E l’e-commerce continuerà a crescere anche se una parte significativa del territorio non è coperta.

Una analisi condivisa da Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma e specialist nel settore Food&Beverage: “Iniziamo questo Cibus Forum in uno scenario difficile, ma con un “sentiment” positivo. Innanzitutto, registriamo la voglia di incontrarsi di persona da parte degli operatori e questo, per il settore delle Fiere ma non solo, è un indicatore incoraggiante; quindi intravediamo un mutamento strutturale nei consumi, a livello internazionale, che potrebbe, nel medio periodo, privilegiare l’offerta Made in Italy caratterizzata da alta qualità, prodotti di base, standard produttivi unici al mondo non solo per sicurezza, ma anche flessibilità. Infine, la visione corale della filiera, dall’Agricoltura alla Distribuzione passando per l’Industria che conferma la sua centralità anche agli occhi delle Istituzioni”.