Evento culturale

Peggy Guggenheim presenta 'La continuità di una visione': 12 mesi di eventi e iniziative per portare l'insegnamento della fondatrice del museo al pubblico

La galleria realizza per tutto l'anno una serie di attività, conferenze, workshop e approfondimenti in collaborazione con la Fondazione Araldi Guinetti Vaduz per avvicinare i visitatori all'ottica della mecenate e della mission della Collezione. Tra gli appuntamenti, 'Le Visionarie', ciclo di incontri dedicato ad alcune filantrope e collezioniste a partire dall'8 aprile, e 'Doppio senso', percorsi tattili per persone non vedenti, ipovedenti e vedenti.

Venezia, autunno 1949. 70 anni fa Peggy Guggenheim acquistava Palazzo Venier dei Leoni, la 'splendida dimora non finita' sul Canal Grande, e qui organizzava la prima mostra di scultura contemporanea, aprendo per la prima volta le porte al pubblico. Da allora fece di Venezia la sua città, dopo Parigi, Londra e New York, fino alla sua scomparsa, il 23 dicembre del 1979, esattamente 40 anni fa. 1949 - 1979, due date cruciali che hanno segnato non solo la storia del museo, ma la storia dell’arte del XX secolo. Due momenti che per tutto il 2019 la Collezione Peggy Guggenheim ricorda con un’articolata serie di attività gratuite aperte al pubblico, che si svolgeranno dentro e fuori il museo, volte ad attualizzare l’insegnamento coraggioso quanto dirompente di Peggy Guggenheim. 'La continuità di una visione' è il titolo dei Public Programs realizzati con il sostegno della Fondazione Araldi Guinetti, Vaduz. Il programma è interamente disponibile sul sito del museo nella sezione dedicata.

È lunga la lista di attività, eventi, conferenze, workshop, approfondimenti nel segno di Peggy che dal 1949 apre la propria casa al pubblico avvicinandolo alla conoscenza di una delle più importanti collezioni d’arte del Novecento. La continuità di una visione intende portare avanti la visione della mecenate e la mission della Collezione, ovvero divulgare i propri contenuti e la sua storia ad un’audience quanto più ampia ed eterogenea per condividere lo straordinario potere educativo dell’arte nel formare e alimentare il pensiero critico.

Il museo presenta una serie di iniziative partecipative per Ricordare Peggy, volte a stimolare la memoria collettiva della comunità locale per ricostruire la figura della collezionista e della Venezia dell’epoca attraverso voci e ricordi della città. Il museo raccoglierà, attraverso una serie di video interviste, le voci di chi l’ha conosciuta, di chi ha potuto incontrarla o frequentarla nel corso dei suoi 30 anni in laguna. Saranno invece personalità illustri, veneziane e non, a incontrare i visitatori a Palazzo Venier dei Leoni dando voce al contesto sociale e al fermento culturale cittadino, dal dopoguerra fino al 1979. In occasione di questi appuntamenti i residenti dei 44 comuni della Città Metropolitana di Venezia potranno entrare gratuitamente in museo. E a chi la ricorda, o da lei si è fatto ispirare, si chiede di 'scrivere a Peggy', per condividere la propria testimonianza con una lettera, indirizzata alla Collezione (Dorsoduro 701, 30123 Venezia), o via mail all’indirizzo scriviapeggy@guggenheim-venice.it. Saranno queste memorie, insieme a stralci tratti dall’autobiografia Una vita per l’arte(Rizzoli Editori, Milano 1998) testo che farà da fil rouge a diverse attività in programma, a comporre sul sito del museo una mappa interattiva che ricostruirà e farà rivivere la Venezia dell’epoca.

Da lei Lasciatevi Ispirare: sulle sue orme sarà possibile incontrare alcune filantrope e collezioniste che hanno fatto dell'arte la loro missione come impegno personale nei confronti della società. Le Visionarie, un ciclo di appuntamenti che si terranno all’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, Venezia, e che prenderanno il via l’8 aprile alle 18 con Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente dell’omonima Fondazione torinese, tra le figure di maggior spicco del collezionismo italiano e internazionale, che dialogherà con Francesco Bonami, noto critico d'arte e curatore italiano. Gli incontri non necessitano di prenotazione e sono aperti fino a esaurimento posti. Si ringrazia l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti.

Una volta in museo vi inviteremo ad Approfondire. Peggy racconta nella sua autobiografia le vicissitudini personali e l’ambiente culturale europeo e americano del secolo scorso. Ogni giorno una serie di presentazioni gratuite incluse nel biglietto d’ingresso al museo ripercorreranno alcuni passaggi del libro per ascoltare dalla voce dell’autrice la storia della Collezione, di Palazzo Venier dei Leoni e della vita veneziana dell’epoca. A questi incontri si affiancheranno appuntamenti con studiosi, fotografi, scrittori e artisti che approfondiranno tematiche legate sia alla mostre temporanee che alla collezione permanente per offrire un taglio originale e spunti inediti su alcuni aspetti della vita e della collezione di Peggy.

E ancora, Sperimentate. Grazie a Doppio senso: percorsi tattili alla Collezione Peggy Guggenheim, il programma di accessibilità rivolto alle persone non vedenti, ipovedenti e vedenti, in chiave inclusiva, possiede un considerevole numero di traduzioni tattili dei dipinti, anche astratti, della collezione permanente. In occasione della mostra Peggy Guggenheim. L’Ultima Dogaressa (21 settembre 2019 – 21 gennaio 2020), alcune opere saranno esposte con la relativa riproduzione in rilievo, per consentire la fruizione tattile ai visitatori che ne necessitino o che semplicemente desiderino farne esperienza. Inoltre proseguono nel corso dell’anno gli appuntamenti mensili dedicati ad alcune opere della collezione permanente. I partecipanti potranno prendere parte a una visita tattile in museo e rielaborare la loro esperienza grazie a un laboratorio di scultura condotto dall’artista non vedente Felice Tagliaferri.

E infine, chi di voi amante dei social, non ama Condividere? Grazie al progetto 'Point of View' che vedrà coinvolti i canali social del museo attraverso l’hashtag #MyPeggyGuggenheimCollection, inviteremo il pubblico a condividere foto e video raccontandoci il proprio punto di vista sul museo, sia che vi troviate nelle sale di Palazzo Venier dei Leoni o che veniate colti altrove dall’ispirazione. Daremo voce agli occhi di chi di chi lo visita, di chi lo ama, di chi ci lavora.

“Mia nonna Peggy ha creato a Venezia uno spazio di libertà” ricorda la direttrice Karole Vail "E tale oggi deve essere. Uno spazio d’incontro e di scambio perché dall’educazione all’arte e dalla forza catalizzatrice del processo creativo delle avanguardie si possa comprendere e interpretare il nostro presente. Come Peggy collezionò l’arte del suo tempo, oggi noi conversiamo con il pubblico del nostro tempo. E in questo impegno ad educare e sensibilizzare al presente rientra anche la collaborazione, nata lo scorso anno, tra la Collezione e ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile che si occupa di promuovere i 17 Obiettivi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite, per affrontare i temi urgenti della contemporaneità attraverso la lente dell’arte. La continuità di una visione tocca in particolare tre dei 17 Obiettivi: goal 4 per l’istruzione di qualità, goal 5 per la parità di genere e goal 10 per ridurre le disuguaglianze". 

CB