A Mia Photo Fair Eberhard & Co. racconta l'emigrazione italiana del secondo dopoguerra in collaborazione con Io Donna

Eberhard & Co. conferma la sua presenza a MIA Photo Fair con un progetto speciale di Io Donna sull’emigrazione. Il tema affrontato è di grande attualità: è infatti presente ogni giorno sulle pagine dei principali quotidiani italiani e stranieri ed è motivo di costante confronto politico tra le nazioni europee su come fronteggiare un problema di sempre maggiore entità e di complessa gestione.

La fuga di uomini, donne, bambini alla ricerca di un futuro migliore lasciando un paese dove le condizioni di vita sono precarie ha oggi come scenario il Mar Mediterraneo e come attori principali i barconi stracolmi, che approdano sulle coste italiane ed europee. 

Ma tale fenomeno in Italia era presente già nel secolo scorso sotto una forma differente: l’emigrazione era all’opposto, dei cittadini italiani verso altre nazioni, al termine della Seconda Guerra Mondiale, quando il conflitto aveva lasciato il Paese in una situazione di estrema difficoltà in termini economico-sociali. 

I volti dei migranti del dopoguerra sono ritratti in una mostra fotografica voluta da Eberhard & Co. e realizzata grazie alla stretta collaborazione con il magazine Io Donna, che ha avviato un’impegnativa ricerca iconografica presso il materiale d’archivio del Centro documentazione Rcs Periodici e del Centro documentazione Rcs Quotidiani, a cura della giornalista e photo-editor di Io Donna Renata Ferri, con l’obiettivo di ripercorrere un complicato momento della storia italiana attraverso scatti evocativi. 

La Maison Eberhard & Co. vuole invitare il pubblico a una riflessione sul presente e sul passato grazie a una selezione di oltre 50 immagini emozionali dove sono protagoniste persone comuni, ritratte mentre si apprestano a iniziare il loro “viaggio della speranza”. Essi portano con sé pochi averi e i ricordi della terra natia dove molto probabilmente con difficoltà potranno tornare e guardano verso un futuro incerto e un luogo sconosciuto, nel quale essere accolti e poter costruire un avvenire per la propria famiglia.

L’esposizione rappresenta un tema sociale forte che non può lasciare indifferenti e permette di fare un parallelo tra l’emigrazione del secolo scorso, quando gli italiani lasciavano il Paese alla ricerca di nuove opportunità e il presente, in cui l’Italia è il primo attracco sulle rotte dei migranti.

“Quest’anno abbiamo voluto fortemente focalizzare l’attenzione su un argomento sociale di impatto immediato nel nostro spazio a MIA Photo Fair, perché crediamo che non si possa ignorare il nostro passato, quel momento storico in cui eravamo i migranti. Riteniamo che questa consapevolezza possa essere una chiave di lettura importante per affrontare con occhi attenti il problema dell’accoglienza e dei flussi di migranti di oggi. La fotografia ha saputo catturare i volti delle persone e questi scatti riescono a esprimere, a pieno, sensazioni forti che colpiscono il pubblico, in una commistione perfetta tra rappresentazione della realtà e arte” - dichiara Mario Peserico, Amministratore Delegato di Eberhard Italia.

Eberhard & Co. è partner per l’ottavo anno di MIA Photo Fair, fiera internazionale dedicata alla fotografia d’arte giunta alla X edizione, ideata e diretta da Fabio e Lorenza Castelli, che si terrà dal 19 al 22 Marzo a Milano all’interno della superficie espositiva di The Mall.

Eberhard & Co. ha scandito la propria storia, lunga oltre 130 anni, attraverso creazioni caratterizzate da grande personalità, design ed eleganza inconfondibile. La Maison sostiene iniziative di particolare interesse in ambito culturale: “Mia Photo Fair fa parte del nostro impegno nel mondo dell’arte ed è diventato per noi un appuntamento fisso, che ha il pregio di avvicinare il grande pubblico al mondo dell’arte, spesso considerato inaccessibile ed è il palcoscenico perfetto dove presentare ogni anno progetti innovativi legati alla fotografia. Nell’ottica di divulgazione della cultura rientra anche il nostro patrocinio al progetto di digitalizzazione dell’archivio documentale della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, che consente la custodia di un patrimonio artistico inestimabile, ora fruibile per tutti” – conclude Mario Peserico.