Evento culturale

Fabbrica Europa, l'arte della performance torna a Firenze

Dal 4 maggio al 15 giugno va in scena la XXIV edizione del Festival, che coinvolgerà gli spazi della Stazione Leopolda, di Quartiere Isolotto, la Palazzina Ex Fabbri e la Limonaia.

Torna Fabbrica Europa, il festival delle arti performative che ha valorizzato la Stazione Leopolda e portato artisti da tutto il mondo ad esibirsi in Italia. Un mix di danza, musica, teatro, installazioni performative ed installazioni in cui è richiesta la partecipazione del pubblico animeranno non solo l’architettura industriale della Leopolda ma anche il Quartiere Isolotto, la Palazzina Ex Fabbri e la Limonaia di Villa Strozzi.

Tutto questo per raccontare l’attualità e il mondo in cui si muove l’arte, con la partecipazione dei maggiori esponenti dell’arte performativa d’Europa e oltre.

Nata nel 1994 da un’idea di Maurizia Settembri e Andres Morte Terés, Fabbrica Europa aveva l’ambizione di diventare un vero punto di incontro e ritrovo per tutta la cultura performativa europea. Oggi, a ventitre anni di distanza, si può dire che l’obiettivo sia stato pienamente raggiunto e superato, grazie anche al riconoscimento dell’Europa, che ha visto in questo progetto una delle massime espressioni della volontà di unione e cooperazione alla base del concetto stesso di Europa Unita.

Officina, bottega, palcoscenico e laboratorio della ricerca e della sperimentazione, Fabbrica Europa ha restituito alla città di Firenze un luogo di archeologia industriale, la Stazione Leopolda, recuperandolo all’uso culturale. Ma c’è di più: il festival ha dato, e si propone di dare in futuro, uno sguardo nuovo e uno spazio libero dove realtà artistiche locali, nazionali ed internazionali potessero incontrarsi e confrontarsi.

Come un grande laboratorio sul mondo, alla ricerca di nuove visioni del futuro, il programma della XXIV edizione si muove tra comunità artistiche e ritualità del domani lanciando uno sguardo anche oltre il vecchio continente e spingendosi verso il Medio Oriente, l’India, la Cina ed il Mediterraneo più in generale.

Ad aprire il Festival, quest’anno, la coreografa belga Anne Teresa De Keersmaeker che torna a Firenze dopo 14 anni di assenza. Indiscussa ed acclamata protagonista della scena europea e mondiale, presenterà in anteprima nazionale 'A Love Supreme', pièce costruita sulla musica dell'omonimo capolavoro di John Coltrane, creata per i cinquant'anni dalla scomparsa del compositore afroamericano.