Evento culturale

‘Festival internazionale del teatro e delle arti per le nuove generazioni’, il tema è la ‘città bambina’

Da giovedì 28 dicembre a domenica 7 gennaio la manifestazione proporrà a Lecce dieci giorni di spettacoli con alcune tra le realtà più importanti del teatro per l'infanzia e la gioventù in Italia e in Europa, incontri, laboratori, mostre.

La città bambina è il tema della quarta edizione del ‘Festival internazionale del teatro e delle arti per le nuove generazioni’. Da giovedì 28 dicembre a domenica 7 gennaio la manifestazione proporrà a Lecce dieci giorni di spettacoli con alcune tra le realtà più importanti del teatro per l'infanzia e la gioventù in Italia e in Europa, incontri, laboratori, mostre, un focus sull’attore e regista Roberto Anglisani, parate, una festa finale, l’operazione Robin Hood e una maggiore attenzione alle periferie.

Spettacoli con quasi sessanta repliche di compagnie, attori e attrici provenienti dall’Italia e dall’estero, incontri, laboratori, mostre, un focus su Roberto Anglisani, una festa finale, l’operazione Robin Hood e una maggiore attenzione alle periferie: da giovedì 28 dicembre a domenica 7 gennaio torna a Lecce la quarta edizione di Kids. Il Festival del teatro e delle arti per le nuove generazioni - organizzato da Regione Puglia (Assessorato all'Industria culturale e turistica), Teatro pubblico Pugliese, Comune di Lecce, Factory Compagnia Transadriatica e Principio Attivo Teatro in collaborazione con Manifatture Knos, Teatro Antoniano, Museo Ferroviario della Puglia, Apulia Film Commission e Cineporto di Lecce - sarà quest’anno dedicato al tema La città bambina.

Kids mette al centro come sempre i bambini e le bambine, la loro capacità di reinventare i luoghi e trasformare gli spazi in cui abitiamo in una città “bambina” per pubblici di ogni età. Un auspicio anche per una città che si rinnova e fa tesoro delle esperienze e guarda il mondo con la purezza e la curiosità che solo i piccoli hanno. Kids è una festa del teatro e dei generi che lo attraversano alla scoperta di un mondo che può divertirci e farci pensare. Alcune tra le realtà più importanti del teatro per l'infanzia e la gioventù in Italia e in Europa si alternano nei dieci giorni di programmazione che coinvolgeranno il Teatro Paisiello, le Manifatture Knos, il Castello Carlo V, il Museo Ferroviario, il Cineporto e, novità di questa edizione, il Teatro Antoniano, la parrocchia di San Sabino (nella periferia del capoluogo salentino) e le frazioni di Frigole e Borgo Piave.

E poi ancora le festose parate per le vie della città, mostre, un mercato del baratto di Fermenti Lattici (che curerà anche un percorso sulla figura di Vivian Maier, partendo dalle illustrazioni e dai testi del libro "Lei. Vivian Maier", edito da Orecchio Acerbo, che rientra nel progetto "Letture Strabilianti per Bambini e per Giganti" finanziato dal Centro per il Libro di Roma nell'ambito di Lecce Città del Libro 2017), laboratori gratuiti con Francesca Randazzo, CirKnos, Bla Bla Bla, Teodor Borisov, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni (due star della danza contemporanea italiana). Tanti i fili che legano la programmazione e i luoghi della città per un festival che vuole di anno in anno essere sempre più inclusivo grazie anche ai biglietti sospesi dell’operazione Robin Hood. Dopo il successo della scorsa edizione, anche quest’anno sarà possibile aderire acquistando un biglietto sospeso o una Kids card destinati a un’associazione o un istituto che si occupano di disagio nel mondo dell’infanzia che consegnerà il biglietto/card a un piccolo spettatore (info 3277372824 – 3200119048 - toniodenitto@me.com - organizzazione@principioattivoteatro.it).

Raccontare per vivere: Roberto Anglisani, 40 anni di storie” è il titolo del focus dedicato a uno dei maestri del teatro di narrazione italiano con cinque spettacoli e un incontro. Si parte il 2 gennaio al Teatro Paisiello con La Bella e la bestia con Liliana Letterese e Andrea Lugli (ore 17 - dai 6 ai 13 anni) e Giungla con lo stesso Anglisani (ore 19 - dai 9 anni). Il 3 gennaio alle 18.30 al Teatro Antoniano spazio ad Hansel e Gretel con Liliana Letterese e Andrea Lugli (dai 6 anni). Il 4 gennaio alle 15 il maestro incontrerà artisti, operatori e spettatori nel Cinelab Bertolucci del Cineporto e alle 18.30 sarà in scena nel salone della parrocchia di San Sabino con Enidutilos O Il Brutto Anatroccolo (dai 6 anni). Ultimo appuntamento del focus venerdì 5 gennaio alle 18.30 sul palco dell’Antoniano con Il paese senza parole, liberamente ispirato a La grande fabbrica delle parole di Agnes de Lestrade con Maria Ellero e Alessandro Rossi (dai 6 annni).

Il programma del festival prenderà il via alle Manifatture Knos, giovedì 28 dicembre alle 17 con Il Mondo Delle Marionette dell’artista Teodor Borisov, allievo della grande scuola bulgara all’avanguardia in Europa. Lo spettacolo (età consigliata dai 3 anni) sarà in replica il 29 dicembre alle 11, sempre al Knos, e il 30 dicembre alle 17.30 nel Salone Parrocchiale della frazione di Borgo Piave. Sempre al Knos (28 dicembre ore 18.30 e 29 dicembre ore 20.30) Il principe felice con lieto fine di e con Giuseppe Semeraro e Cristina Mileti di Principio Attivo Teatro (dai 6 ai 13 anni), Bertuccia e la biblioteca universale (3 gennaio ore 11 e 17) di e con Fabrizio Pugliese della compagnia Ura Teatro (dai 6 anni); due spettacoli della compagnia toscana Tpo che, grazie all’uso di sensori e tecnologie digitali si trasformano in un ambiente interattivo dove sperimentare il confine sottile tra arte e gioco: Farfalle  (3 e 4 gennaio 17 e 19) e Pop Up Garden (5 e 6 gennaio 16.30 e 19) firmati da Francesco Gandi e Davide Venturini (dai 6 anni). La ravennate Compagnia Drammatico Vegetale proporrà lo spettacolo Zoo di pinocchio di Pietro Fenati (da 5 a 11 anni - 5 gennaio alle 17.30 e 6 gennaio alle 11 e alle 17.30) e per i piccolissimi dai 18 mesi ai 3 anni l’installazione Pin’Occhio attraverso lo specchio (5 e 6 gennaio con quattro turni).

Il Teatro Paisiello ospiterà Biancaneve, la vera storia della compagnia tarantina Crest (28 dicembre ore 20.30 e 29 dicembre ore 17) per la regia di Michelangelo Campanale (dai 5 anni), Controvento. Storia di aria, nuvole e bolle di sapone (30 dicembre ore 20.30) dell’attore e regista milanese Michele Cafaggi, il primo artista in Italia a creare uno spettacolo intero dedicato alle bolle di sapone (dai 2 anni); Cinema Paradiso (3 e 4 gennaio ore 20.30) della compagnia di Ruvo di Puglia La Luna nel letto (da 8 anni), Pulgarcito – Pollicino della compagnia spagnola Teatro Paraiso (5 e 6 gennaio ore 20.30), divertente per i bambini (dai 7 anni) e commovente per gli adulti. Nel salone del teatro appuntamento per i più piccoli (da 1 a 3 anni) con Mam’zelle Chapeau – La signorina Cappello della svizzera Le Cockpit (4, 5 e 6 gennaio ore 11 e 17).

Il Museo Ferroviario della Puglia ospiterà anche quest’anno il progetto speciale In viaggio con le storie che il 29 e 31 dicembre e il 3 e 5 gennaio (ore 11 e 12) proporrà un piccolo festival della narrazione, un modo originale per viaggiare con la fantasia a bordo delle vecchie locomotive che sono custodite nel Museo guidati da Angela De Gaetano, Daria Paoletta, Roberto Anglisani, Simona Gambaro, Andrea Lugli e Liliana Lettere.

Il Castello Carlo V accoglierà invece due spettacoli della Compagnia genovese Teatro del Piccione: Escargot. L’eterna bellezza delle piccole cose (29 dicembre ore 17, 30 dicembre ore 11.00 e 17.00 e 31 dicembre ore 11.00) di e con Danila Barone, da un’idea di Cristina Cazzola e Sophia Handaka per la regia di Antonio Panella (dai 2 anni) e lo spettacolo, Premio Eolo 2017, Piccoli Eroi (29 dicembre ore 18.30 e 21 e 30 dicembre ore 18.30) di e con Simona Gambaro per la regia di Antonio Tancredi (dai 12 anni).

La serata finale domenica 7 gennaio alle Manifattura Knos proporrà dalle 17 la fase finale del progetto Rent a movement. Perché mi presti questo gesto? di e con Elisa Cuppini del Teatro delle Briciole di Parma. Lo spettacolo è il racconto collettivo di una città sotto forma di danza. Un progetto in divenire, per sua natura mutevole, ogni volta inedito perché creato dai cittadini. Durante la prima parte, per alcune giornate del Festival, la coreografa e danzatrice accoglierà gli abitanti invitandoli a lasciarle in prestito un movimento che può attingere al passato, al presente o al futuro. I gesti raccolti, documentati in un video, diventano una partitura coreografica, a cura dell’artista. Il progetto si conclude con la restituzione del prestito: una danza collettiva e partecipata, creata dagli abitanti e messa in forma dalla danzatrice che cucirà in un vocabolario comune i singoli movimenti. In chiusura il tradizionale Kids Party con numerosi ospiti.

MG