Evento culturale

House of Wisdom: negli Emirati Arabi il nuovo concept di library phygital realizzato dalla creatività italiana di Alkemy

In un momento come quello che stiamo vivendo, con l’emergenza COVID-19 che ha impattato su tutti i settori, compreso quello della cultura, è ancor più concreta l’esigenza di costruire nuovi scenari in cui la fruizione della cultura possa avvenire al di là dello spazio fisico.

Abilitare nuovi livelli di conoscenza che vadano oltre lo spazio fisico e rendere smart e intelligente la cultura. È il nuovo progetto di Alkemy insieme alla partecipata Design Group Italia (DGI).  

House of Wisdom, l’iconica Biblioteca e Centro culturale digitale, è stata inaugurata il 9 dicembre scorso nell’Emirato di Sharjah, dichiarato dall’Unesco Capitale Mondiale del libro 2019. , 

Il Gruppo Alkemy ha progettato, disegnato e applicato per House of Wisdom un nuovo concept di library phygital – ovvero digitale e fisica - che risponde e anticipa le nuove modalità di consumo della cultura. In un momento come quello che stiamo vivendo, con l’emergenza COVID-19 che ha impattato su tutti i settori, compreso quello della cultura, è ancor più concreta l’esigenza di costruire nuovi scenari in cui la fruizione della cultura possa avvenire al di là dello spazio fisico.  

Alkemy ha digitalizzato, in collaborazione con Injazat Data System, le diverse aree di House of Wisdom e progettato gli interiors di alcune aree cardine dell’esperienza come l’exhibition area, il FabLab, la Kids area, e dei touchpoint phygital con l’obiettivo di offrire spazi di condivisione e convivialità nei luoghi di cultura e di rispondere all’esigenza di ampliamento dell’informazione e dell’intrattenimento oltre i canali tradizionali, abbracciando in un’unica esperienza i canali digitali.  

L’attivazione e la fruizione di tutte queste funzionalità è possibile direttamente dallo smartphone, dal web e dai touchpoint interattivi nella library. Grazie alla App integrata e accessibile da qualsiasi tipo di device, disegnata e prodotta da Alkemy, è possibile accedere a tutti i servizi: consultare e prenotare libri, partecipare a workshop e mostre, prenotare un desk o un posto nel parcheggio e usufruire di spazi di condivisione e convivialità nei luoghi di cultura sia fisici che digitali. 

Nello specifico Alkemy e DGI hanno disegnato il concept e la customer experience omnicanale e progettato le piattaforme digitali fondamentali che permettono di: 

  • dare accesso a persone di tutte le fasce d'età e nazionalità ai contenuti (libri, multimedia, paper, interviste certificate); 
  • vivere un’esperienza continua e senza interruzioni all’interno dello spazio grazie ai touchpoint smart e seamless che consentono di fare ricerche, prenotare e consegnare libri. 
     

Alkemy e Design Group Italia hanno disegnato il concept e l’esperienza omnicanale, reinterpretando l’utilizzo di tutte le piattaforme” - ha commentato Duccio Vitali, CEO di AlkemyIl digitale è stato un nodo essenziale del progetto al fine di dare una modalità ulteriore di accesso agli utenti che potranno fruire di libri, file multimediali, paper, interviste certificate e qualificate, ma anche partecipare ad eventi, mostre, masterclass, al Fablab e a iniziative per i bambini e i ragazzi. Il progetto è stato pensato e realizzato prima del COVID-19, ma alla luce dell’attuale emergenza rappresenta l’archetipo by design di come i musei e le istituzioni culturali possano continuare ad erogare i propri contenuti e servizi anche a porte chiuse”. 

House of Wisdom - ha aggiunto Sigurdur Thorsteinsson, partner di Design Group Italia - reinterpreta lo spazio della classica biblioteca allargandolo a luogo di incontro, di approfondimento e di crescita trasformandolo in una destinazione, e per farlo, oltre allo spazio fisico, è stato fondamentale abilitare un livello ulteriore, quello della sfera digitale, delle community e di un design degli spazi e dei phygital touchpoint su misura di questa nuova esperienza e modalità di fruizione. House of Wisdom vuole aprirsi al mondo facendo propria una conoscenza che non vede confini ma che si nutre dello scambio culturale, rendendo disponibili da un lato spazi fisici e virtuali con cui i visitatori possano interfacciarsi e dall’altro sollecitando il confronto, la socializzazione e lo scambio culturale tra gli utenti stessi”.