Evento culturale

La Collezione Peggy Guggenheim arriva nelle case degli italiani con un progetto social

Con nuove enews settimanali e un palinsesto social, ricco di sorprese, il museo arriva nelle case per tenervi compagnia e scoprire insieme le tante storie che la Collezione sa raccontare. Da questa settimana la direttrice Karole P. B. Vail legge stralci dell’autobiografia di Peggy Guggenheim su SoundCloud.

L'arte e la bellezza non devono fermarsi. È questo l’invito della Collezione Peggy Guggenheim, che da oltre tre settimane, a museo chiuso, porta avanti sui canali social la sua mission di educare e diffondere i propri contenuti e la propria storia ad un pubblico quanto più ampio ed eterogeneo, che ama l'arte, e che in questo momento così delicato deve comportarsi responsabilmente, nel massimo rispetto di se stesso e degli altri, restando a casa e rispettando le regole della quarantena. Con il desiderio di tornare al più presto alla normalità.  

Attraverso nuove enews settimanali e un articolato palinsesto social si rafforza la volontà di portare l'arte nelle case di chi la ama o magari di chi si avvicina per la prima volta, riaprendo le porte di Palazzo Venier dei Leoni, che fu casa di Peggy Guggenheim per trent’anni, perché ora più che mai abbiamo bisogno di bellezza. Ad affiancare l'hashtag #IoRestoaCasa, ci sono l'#LArteResiste, #MySweetQuarantine, progetto social lanciato dallo scrittore e influencer Paolo Stella, a cui il museo aderisce con gli Art Talk, e l'internazionale #MuseumFromHome, adottato da moltissimi musei a livello globale. Ogni settimana aggiorneremo il pubblico con l’invio di una newsletter, a cui ci si può  iscrivere gratuitamente, mentre sette giorni su sette il museo è presente sulle piattaforme Facebook, Instagram, Twitter, LinkedIn, con un palinsesto che spazia da presentazioni virtuali dedicate ai capolavori della Collezione, a brevi tutorial che portano i Kids Day nelle case la domenica alle 15, stesso giorno e stessa ora di quando si facevano in museo, da podcast sulla vita di Peggy Guggenheim, a semplici Art Quiz per tenere allenata la mente e la propria conoscenza della storia dell'arte, svagandosi un poco. 

Desiderate seguirci? Scegliete cosa più vi interessa: ecco la programmazione giorno per giorno. Ogni lunedì, la settimana si apre con la rubrica "Lo sapevate che..", aneddoti e curiosità poco noti su alcune opere in collezione o su Peggy Guggenheim, e a chiudere la giornata è "Voice Your Choice": siete voi a scegliere un'opera del museo, e noi ve la raccontiamo. Il martedì gli stagisti del museo si cimentano in brevi Art Talk, pillole video dal taglio originale e insolito per approfondire un'opera e il suo autore, mentre la sera sulle "story" dell'account Instagram il pubblico viene coinvolto negli Art

Quiz: domande a risposta multipla per ripassare la storia dell'arte del '900. Il mercoledì la parola è data allo staff che condivide un'immagine e un pensiero legato al museo, mentre nella fascia serale prosegue la rubrica "Voice Your Choice". Il giovedì la parola torna agli stagisti, che con foto creative raccontano il loro punto di vista, e la giornata si chiude con un ulteriore ripasso della storia dell’arte durante il secondo appuntamento settimanale con gli Art Quiz. Novità di questa settimana, il venerdì ascoltiamo sull’account SoundCloud del museo brani, in italiano e in inglese, tratti dall’autobiografia di Peggy Guggenheim “Una vita per l’arte”. È la stessa Karole P. B. Vail, direttrice della Collezione, a prestare la sua voce per le letture in inglese della biografia della nonna. Il sabato è il momento di approfondire i contenuti legati alla mostra Migrating Objects, attraverso immagini e interventi video di diversi membri del comitato curatoriale. Infine la domenica è da sempre il momento che il museo dedica ai più piccoli con i Kids Day. E così l'attività didattica prosegue anche virtualmente, grazie a brevi tutorial che permettono ai bambini di mantenere viva la pratica artistica, sempre partendo dalle opere del museo. 

In questi giorni di quarantena, approfittiamo di questa ginnastica per lo spirito e il cervello con l’augurio di stare bene e di rivederci quando sarà possibile alla Collezione Peggy Guggenheim.