Evento musicale

Il Teatro alla Scala conferma il suo Sant'Ambrogio con il gala del 7 dicembre “A riveder le stelle” in collaborazione con Rai. Tra i partner Edison, Bmw, Rolex e Intesa Sanpaolo

Anche senza pubblico in sala, la serata inaugurale della nuova stagione ci sarà. Non un'opera lirica ma uno spettacolo-racconto in cui l'opera è la protagonista indiscussa, amata, interpretata, ballata da 24 star della lirica mondiale e da ballerini celebri, a partire dall'étoile Roberto Bolle.

Il sovrintendente e direttore artistico del Teatro alla Scala Dominique Meyer, il direttore musicale Riccardo Chailly, il regista Davide Livermore e l’amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini hanno presentato “A riveder le stelle”, la serata di musica e danza con cui il Teatro alla Scala, nonostante la chiusura dei teatri e il perdurare dell’emergenza sanitaria, conferma il suo Sant’Ambrogio grazie alla collaborazione con Rai Cultura, che la trasmetterà su Rai 1, Radio 3 e Raiplay a partire dalle ore 17.

Il 7 dicembre 24 tra le più grandi voci del nostro tempo saranno a Milano per testimoniare la loro vicinanza a un teatro che più di altri è stato colpito dalla pandemia. Oltre che dei cantanti e dei ballerini, dei professori d’orchestra e degli artisti del coro questa sarà la serata dei tecnici, dei sarti, degli scenografi, di tutti quei lavoratori che dopo la ripresa di settembre, quando la Scala ha presentato un programma di 66 serate di spettacolo fino al 7 dicembre, hanno dovuto sospendere l’attività di fronte alla seconda ondata di Coronavirus che ha investito tutto il mondo ma la città di Milano in particolare, portando il contagio anche tra le mura del Piermarini.

Sarà però una serata di speranza e di determinazione in cui la Scala e la Rai porteranno nelle case degli Italiani (ma anche in Francia e Germania grazie all’accordo con Arte, e in numerosi altri Paesi) il valore dell’opera e della danza attraverso i loro interpreti più alti, ribadendo accanto alla capacità dell’arte di esprimere sentimenti, passioni, bellezza, anche la sua funzione civile. Il viaggio nell’incanto del teatro musicale e nelle verità che ci sa raccontare si concentrerà sul repertorio italiano, ma includerà anche pagine di grandi compositori europei.

Si inizia da estratti di opere di Giuseppe Verdi per continuare con Gaetano Donizetti, Giacomo Puccini, Georges Bizet, Jules Massenet, Richard Wagner e Gioachino Rossini, mentre le musiche dei balletti sono di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Davide Dileo, Erik Satie e Giuseppe Verdi. Le coreografie sono di Manuel Legris (che contribuisce alla serata con Verdi Suite, una creazione in omaggio alla musica italiana), Rudolf Nureyev e Massimiliano Volpini.
Le arie d’opera e i momenti di danza saranno collegati e contestualizzati da testi recitati da attori, a significare la continuità tra le arti già indicata dal titolo che riprende “e quindi uscimmo a riveder le stelle”, il celebre verso con cui si chiude l’Inferno della Divina Commedia, nel settecentesimo anniversario della scomparsa di Dante Alighieri.

Alla chiamata della Scala hanno risposto i cantanti Ildar Abdrazakov, Roberto Alagna, Carlos Álvarez, Piotr Beczala, Benjamin Bernheim, Eleonora Buratto, Marianne Crebassa, Plácido Domingo, Rosa Feola, Juan Diego Flórez, Elīna Garanča, Vittorio Grigolo, Jonas Kaufmann, Aleksandra Kurzak, Francesco Meli, Camilla Nylund, Kristine Opolais, Lisette Oropesa, George Petean, Marina Rebeka, Luca Salsi, Andreas Schager, Ludovic Tézier, Sonya Yoncheva. Tutti artisti che hanno collaborato in passato con il Teatro alla Scala e in molti casi ne hanno fatto la loro casa musicale partecipando a diverse produzioni.

Nella parte dedicata al balletto, che sarà diretta da Michele Gamba, saranno protagonisti l’étoile Roberto Bolle, i primi ballerini Timofej Andrijashenko, Martina Arduino, Claudio Coviello, Nicoletta Manni e Virna Toppi e i solisti Marco Agostino e Nicola Del Freo. L’impianto scenico, che vede protagonista il Teatro con l’Orchestra al centro della platea e artisti collocati non solo in palcoscenico ma collegati dai palchi e in diversi spazi dell’edificio e dei laboratori, è firmato dal regista insieme a Giò Forma, con le scenografie digitali di D-Wok. Grazie a un accordo tra il Teatro alla Scala e la Camera Nazionale Moda Italiana, alcuni dei più prestigiosi stilisti italiani vestiranno gli artisti in palcoscenico, con il coordinamento del costumista Gianluca Falaschi.

La trasmissione su Rai 1, che si avvarrà di dieci telecamere e di un gruppo di registi coordinati da Stefania Grimaldi, sarà presentata per il quinto anno consecutivo da Milly Carlucci, a cui si aggiungerà per la prima volta Bruno Vespa.

Confermano la loro presenza al fianco del Teatro alla Scala i partner storici.

Edison, che da gennaio 2020 è anche socio fondatore e da anni è partner della serata inaugurale. 

Edison soddisferà l’intero fabbisogno energetico della serata e delle prove con l’energia prodotta attraverso il suo parco di produzione rinnovabile. Negli ultimi dieci anni, il ricorso alle fonti rinnovabili di Edison per la Prima del Teatro alla Scala ha evitato l’emissione in atmosfera di oltre 630 tonnellate di anidride carbonica, la quantità assorbita da circa 12.600 piante in un anno.

Quest’anno, in conseguenza dell’emergenza pandemica in corso, è cancellata la manifestazione di Prima Diffusa, il progetto voluto dal Comune di Milano e da Edison per portare al grande pubblico l’arte e i temi della Prima del Teatro alla Scala. Diventata una delle kermesse più amate dai cittadini milanesi, i festeggiamenti del 10° anniversario della manifestazione sono rinviati al 2021.

“Quest’anno ci sarà un modo diverso per condividere la musica e l’emozione dell’inaugurazione della stagione del Teatro alla Scala – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Sarà un modo compatibile con il momento difficile e complesso che stiamo vivendo, ma vedrà sempre e comunque il sostegno convinto ed entusiasta del Comune di Milano e di Edison, che per nove anni hanno accompagnato la Prima della Scala portandola in tante zone della città, nei teatri, nelle scuole, nelle carceri, creando quelle occasioni di felicità condivisa che hanno fatto della Prima un momento di gioia per tutta la città”.  

«Impegno e responsabilità sono due dei valori guida che ispirano l’agire di Edison. In quest’anno segnato da tante gravi emergenze abbiamo continuato a essere concretamente vicini alle comunità e ai territori in cui operiamo, facendo il nostro lavoro. Con Il Teatro alla Scala, cui ci lega una collaborazione ultracentenaria, abbiamo ulteriormente rafforzato il suo percorso volto alla sostenibilità, portando a termine nuovi importanti interventi che consentiranno di esaltare maggiormente la bellezza di questa grande eccellenza culturale italiana. E anche se oggi non è il momento dei festeggiamenti e con il Comune di Milano abbiamo convenuto di rinviare la celebrazione dei 10 anni di un appuntamento molto atteso come Prima Diffusa, crediamo che con l’impegno e la responsabilità di tutti, cittadini e istituzioni, sapremo valorizzare sempre meglio la bellezza e l’arte che ci circondano», dichiara Cristina Parenti External Relations & Communication Edison.

Bmw Italia, partner ufficiale del 7 dicembre dal 2005 e socio fondatore sostenitore dal 2016

“In tutti i settori quest’anno abbiamo dovuto affidarci al digitale per sopperire all’impossibilità di incontrarsi di persona – ha spiegato Massimiliano Di Silvestre, Presidente e A.D. di BMW Italia – e abbiamo applicato questo paradigma a diversi aspetti della nostra routine, dalla vita lavorativa a quella privata. In questo senso era per noi naturale confermare il nostro impegno e la nostra partnership con il Teatro alla Scala di Milano, che rappresenta una delle grandi eccellenze italiane nel mondo e uno dei pilastri del nostro programma di responsabilità sociale d’impresa, anche in un’occasione così diversa da quelle a cui eravamo abituati negli anni passati”.

“Del resto – ha poi proseguito di Silvestre – anche noi come BMW Group abbiamo recentemente lanciato un formato digitale per il recente #NEXTGen, (il nostro evento di lancio di nuovi prodotti e innovazioni) che ha permesso a tutti i clienti e appassionati dei brand del gruppo di scoprire nuovi modelli e osservare da “dietro le quinte” le tecnologie che ci stanno portando verso la mobilità sostenibile del futuro. Una “prima” digitale che ha portato milioni di persone nel mondo di domani”.

Rolex che quest’anno, oltre a sostenere come da tradizione la Prima, ha deciso di contribuire anche all’attività del Museo della Scala, di cui diventa anche “Partner Istituzionale per i prossimi 5 anni. 

Intesa Sanpaolo, già sponsor principale della stagione e socio fondatore sostenitore, quest’anno ha deciso di essere partner anche del 7 dicembre. 

Fondazione Banca del Monte di Lombardia, da 13 anni fondatore permanente della Scala.