Evento non profit

Psciologia e vela per le pazienti IEO. Questo il cuore del progetto 'Healing Wings' del Centro Velico Caprera

Dal 10 al 17 giugno, la base di Porto Palma ospita una straordinaria esperienza di mare, di vela, di vita per 15 pazienti oncologiche che arriveranno a Caprera, la maggior parte dalla Lombardia ma altrettante da diverse parti d’Italia come Verona, Lessona (BI), Bologna, Campi Bisenzio (FI), Catania, Lipari e Messina.

Doppiata la boa dei 50 anni, Il CVC Centro Velico Caprera mette prua verso i successivi 50 ponendo la felicità dell’uomo al centro di nuove iniziative che lo vedranno impegnato nei prossimi anni.

La più autorevole associazione italiana nella formazione velica, infatti, ha scelto di festeggiare questa importante ricorrenza aprendo a una collettività sempre più ampia, esperienze di mare, di vela e di vita inedite, sempre nel totale rispetto per il mare.

Il CVC apre a Healing Wings, il progetto di sostenibilità sociale e ricerca scientifica che ha l’obiettivo di migliorare il benessere pisco-emotivo delle persone affette da patologie oncologiche grazie a un’esperienza marinara totalizzante. In un clima di grande rispetto per l’uomo e l’ambiente e grazie alla collaborazione con lo IEO – Istituto Europeo di Oncologia, nasce un corso integrato di psicologia e pratica della vela che oggi è pronto a salpare dalla base di Porto Palma. Qui, da sabato 10 giugno per un’intera settimana, infatti, il CVC Centro Velico Caprera accoglie 15 pazienti oncologiche che hanno accettato di partecipare a un percorso psicoterapeutico inedito, basato su un’esperienza unica e intensa, sia dal punto di vista fisico che emozionale: quella di veleggiare nello splendido Arcipelago de La Maddalena.

Assistite da un’equipe di Psicologi IEO e guidate dagli Istruttori del CVC, le pazienti diventano allieve e le differenze si annullano. Il mare diventa il grande maestro con cui confrontarsi e trovare nuova energia e determinazione nell’affrontare la vita di bordo per riprendere in mano il timone delle sfide personali. L’individuo torna al centro delle proprie scelte. Gli orizzonti si allargano, la natura con la sua forza riconnette l’uomo a una dimensione più profonda, inedita, positiva.

L’idea è di costruire una toolbox, una cassetta degli attrezzi da consegnare a ogni persona che si confronta con un tumore, per aiutarla a superare la sua malattia anche mentalmente. “La psicologia potrebbe fare molto di più per migliorare la qualità di vita dei pazienti durante e dopo la cura clinica - dichiara Gabriella Pravettoni, Direttore della Divisione di Psicologia IEO e Professore all’Università Statale di Milano -. In particolare, la psiconcologia ha un potenziale inespresso enorme per la complessità delle dinamiche mentali legate a una diagnosi di cancro. Purtroppo il suo ruolo fondamentale non è abbastanza chiaro e riconosciuto nei nostri ospedali, al di fuori dei centri di eccellenza. Il senso ultimo del progetto CVC- IEO è di dimostrare che la ricerca in psiconcologia è vitale e in pieno sviluppo per il bene dei pazienti di oggi e di domani. Vorremmo arrivare presto al giorno in cui nessun centro oncologico dimetterà un paziente senza il suo toolbox psicologico”.