Evento pubblico

Programma ricco di iniziative per "Dicembre a Grado"

Grado, in vista del periodo natalizio, ha programmato numerose iniziative: spettacoli teatrali, eventi culturali e gastronomici animeranno la città fino all'Epifania.

Per il periodo natalizio, Grado propone ricche iniziative. 
“Dicembre a Grado” trasforma il centro storico dell’isola tra Venezia e Trieste in un vero e proprio villaggio di Natale grazie a spettacoli ed eventi culturali, a rievocazioni di antiche leggende e all’immancabile enogastronomia che porta alla riscoperta dei sapori legati alla tradizione locale.

Nelle settimane che precedono il Natale, il primo appuntamento è a teatro, nell’Auditorium Biagio Marin, con eventi culturali per tutte le età.
Il 2 e 3 dicembre si inizia sulle note del musical “Domani è davvero Natale”, per proseguire il fine settimana successivo con “El moroso de la nona”, commedia in dialetto veneto.
Il 15 dicembre va in scena la lettura-concerto “El critoleo del corpo fracassao“, la famosa litania nel dialetto di Grado dedicata da Biagio Marin, il poeta dell’isola, alla memoria di Pier Paolo Pasolini.
Per i più piccoli l’appuntamento è il 17 dicembre con Pippo, il piccolo pettirosso di Tullio Altan che, ritrovandosi per la prima volta da solo senza la sua mamma, esce dal nido alla scoperta del mondo.
Per informazioni e prenotazioni degli spettacoli: Biblioteca civica “Falco Marin”, tel. 0431 82630, www.ertfvg.it

Dal 16 dicembre al 23 gennaio 2007 ritorna uno degli eventi più amati da gradesi e turisti: il Giro dei presepi. Se ne contano un centinaio sparsi in ogni angolo dell’isola. Allestiti da privati, associazioni e artisti locali, i presepi di Grado sono vere e proprie opere d’arte: per la realizzazione minuziosa, per l’ambientazione unica (come quelli in laguna), per l’uso di materiali particolari o semplicemente per la fantasia. Tra tutti, il più ammirato resta il presepe galleggiante allestito dai Portatori della Madonna di Barbana all’interno di un grande casone, la tipica abitazione lagunare, sopra una chiatta ormeggiata al centro del mandracchio. A rendere ancora più suggestiva questa ricostruzione della natività, che rimanda alle antiche tradizioni dei pescatori, è un grande abete illuminato, che si rispecchia nelle acque del porto.

Per scoprire la storia e conoscere i segreti dei presepi di Grado si può prendere parte a una delle visite guidate che nei fine settimana della kermesse portano alla scoperta di questo suggestivo itinerario. Per informazioni e prenotazioni: Comune di Grado - Ufficio relazioni con il pubblico, tel. 0431 898212, turismo@comunegrado.it

Inoltre, nel periodo natalizio tutti i “Ristoranti del Castrum”, l’associazione che riunisce sette ristoranti all’interno dell’antica fortificazione, propongono i piatti della tradizione isolana. Non solo. Nel centro storico a dare il benvenuto sono anche le enoteche gradesi, riunite a loro volta nell’associazione “Grado Bolle”, con la loro offerta di vin brûlè, cioccolata calda, punch e i migliori vini della regione.

Passato il Natale e celebrato il Capodanno con il concerto di fine anno e uno spettacolo pirotecnico a mare, i festeggiamenti di Grado si chiudono con la rievocazione di un’antica leggenda. Il 5 gennaio lo spettacolo arriva dal mare con il ritorno delle Varvuole, le streghe marine. Questa leggenda, unica nel suo genere, affonda le radici nella storia, al tempo delle scorrerie piratesche da parte degli Uscocchi provenienti dalle coste balcaniche. Secondo la tradizione popolare, le Varvuole hanno lunghi denti appuntiti, capelli di fil di ferro, occhi di pietrafocaia che mandano scintille e gambe nodose di legno. Per difendersi dagli assalti delle orribili streghe gli isolani strofinavano l’aglio sulle parti metalliche della casa, con particolare attenzione a porte e finestre, e cospargevano gli angoli più bui delle abitazioni con l’acqua santa.

Fedele alla tradizione, lo spettacolo si ripete ogni anno alla vigilia dell’Epifania. Al tramonto occhi puntati verso il mare: dopo l’annuncio dell’araldo, che invita a prestare attenzione a quello che sta per succedere, dalla nebbia ecco spuntare le Varvuole a bordo delle “batele”, le tipiche imbarcazioni lagunari. Nei loro cappotti di rete, tra grida agghiaccianti e vorticosi balli, le streghe arrivano sulla terraferma con un solo obbiettivo: portare via i bambini cattivi.