Evento pubblico

Salone del Mobile 2022: padiglioni verso il sold out, ma spunta l'ipotesi rinvio

Nonostante l'ottimo risultato del 90% di stand già venduti, la variante Omicron pone seri dubbi alla realizzazione della Fiera dal 5 al 10 aprile prossimi. In settimana verrà affrontato l’argomento in una riunione del CdA di Federlegno Arredo Eventi, a cui la presidente del Salone del Mobile, Maria Porro, prenderà parte presentando diverse ipotesi di lavoro.

Non c'è pace per il Salone del Mobile di Milano. La più grande fiera al mondo di design, evento di punta del capoluogo lombardo, cancellato nel 2020 a causa della pandemia, proposto nel 2021 con il format ridotto Supersalone e annunciato per il 5-10 aprile prossimi nell’edizione tradizionale, potrebbe dover rivedere ancora la programmazione dell'edizione dei 60 anni per il perdurare dell'emergenza sanitaria da Covid-19.

Attualmente, riporta Repubblica, le ipotesi sono tre: confermare le date dal 5 al 10 aprile aspettando di superare il picco dei contagi, slittare direttamente a giugno o rifare tutto a settembre come quest’anno, ma sempre tornando al format tradizionale dell'esposizione (confermate anche le biennali di bagno e cucina) con gli stand posizionati nei venti padiglioni della Fiera di Rho, in cui le aziende potranno tornare a interpretare a piacimento lo spazio. 

La decisione sarà presa in settimana nel consiglio di amministrazione di Federlegno Arredo Eventi, convocato in seguito alla repentina risalita dei contagi che ha già fermato e riviato numerose fiere in calendario a inizo anno (leggi news).

Un'edizione quella di quest'anno fortemente attesa da tutti, in primis dalle aziende che hanno già acquistato il 90% degli stand a disposizione. "Una risposta di grande entusiasmo. Gli stand sono quasi sold out" spiega Claudio Feltrin, presidente di FederLegno.

Centrale la problematica della gestione dell'affluenza. Quella straniera sia dei visitatori che degli stessi espositori che rappresentano il 30% del totale, che potrebbero ritirarsi nelle prossime settimane se la situazione dovesse ulteriormente peggiorare.

Non trascurabile nemmeno il problema che nelle aziende italiane mancano numerosi membri del personale, tra quarantene e positivi, che potrebbe creare ritardfi sulla preparazione dello stand. I lavori sono già partiti e avere la metà dei lavoratori in malattia non aiuta.

Poco prima di Natale Maria Porro aveva anticipato: “Da gennaio partirà una campagna di comunicazione con realtà aumentata curata da un importante graphic designer internazionale. E contestualmente inizieremo una serie di podcast chiamata ‘La voce del Salone'. Per la prima volta apriremo un canale Tik Tok: vogliamo aprire un dialogo più fitto con i giovani. Ma anche pensare di raggiungere gli orientali, che molto probabilmente non potranno arrivare”.

I consumatori potranno acquistare i prodotti già in fiera tramite l’uso del Qrcode, essi “come da tradizione, avranno accesso solo al sabato e alla domenica, il Salone è e deve rimanere una manifestazione professionale“. Il grande pubblico, invece, potrà partecipare all’installazione immersiva a Palazzo Reale: “sarà il nostro regalo a Milano“ aveva concluso Maria Porro.

Una programmazione che nella peggiore delle ipotesi verrebbe comunque attuata, in tempi differenti.