Evento sportivo

Olimpiadi di Tokyo: il Giappone non si arrende. John Coates: "I Giochi si faranno a luglio 2021 con o senza Coronavirus"

Il vice-presidente del CIO si è così espresso in un'intervista rilasciata all'agenzia francese AFP. Allo studio ci sono ancora diversi punti, primo fra tutti la gestione dell'arrivo di sportivi, addetti ai lavori e spettatori da ogni parte del mondo, anche da quelle in cui l'emergenza sanitaria sarà ancora alta.

I Giochi Olimpici di Tokyo, rinviati al 2021 (leggi news), si disputeranno l'anno prossimo e saranno quelli che "avranno battuto il COVID-19", ha assicurato in un'intervista rilasciata all'agenzia francese AFP il vice-presidente del CIO, John Coates (in foto). "Le Olimpiadi si disputeranno con o senza coronavirus e inizieranno il 23 luglio". 

Anche le autorità nipponiche sperano di non dover rimandare una seconda volta l'evento, ma per il momento le frontiere del paese del Sol Levante restano chiuse per gli stranieri e molti esperti hanno espresso forti dubbi che la pandemia possa essere sotto controllo entro la prossima estate.

Allo studio ci sono ancora diversi punti, primo fra tutti la gestione dell'arrivo di sportivi e addetti ai lavori: "Ci saranno arrivi da paesi dove la pandemia sarà sotto controllo e altri da dove invece non lo sarà ancora".  Stiamo parlando di 11.000 atleti da oltre 200 paesi.

E da questo dipenderà pure la questione della presenza o meno, ed eventualmente in quale quantità, degli spettatori.

Toshiro Muto, CEO del comitato organizzativo giapponese dei giochi olimpici di Tokyo,  nel corso di una riunione del comitato con la task force di esperti nominata dal governo per la gestione della pandemia, ha inoltre affermato che avere a disposizione un vaccino contro il covid-19 “non e’ un requisito necessario per tenere le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Tokyo”.