Evento sportivo

Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, l'impatto sull'economia: ricadute positive sul Pil per 2.3 miliardi. 14mila nuovi posti di lavoro, costi stimati in 1.3 miliardi di euro e ricavi fino a 3 miliardi di euro

La notizia del ritorno in Italia dell’evento a cinque cerchi è appena arrivata e già si fanno previsioni dell’impatto economico che avrà. Quali saranno i benefici? E soprattutto quanto costeranno? A rispondere accreditate università italiane, concordi sull’affermare che le uscite saranno compensate dalle entrate, dirette e indirette, connesse alle attività sviluppate nel periodo 2020-2028 e che ci saranno ricadute positive sul Pil per 2.3 miliardi.

Una cosa è certa: l'impatto dei giochi olimpici sarà rilevante per l'economia italiana. Ad affermarlo sono tre studi commissionati all’Università la Sapienza di Roma, all’Università Bocconi all’Università Ca’Foscari di Venezia.

Costi e investimenti

Secondo lo studio de La Sapienza, i costi sono stimati in 1.3 miliardi di euro (400 milioni a carico del Cio), con ricadute economiche positive sul Pil per 2.3 miliardi, mentre l’analisi della Bocconi parla di possibilità di ricavi fino a 3 miliardi di euro. Gli investimenti previsti sono pari a circa 346 milioni per la realizzazione dei villaggi olimpici e dei media center, per migliorare gli impianti sportivi esistenti e per realizzare i nuovi impianti. I costi di gestione previsti per la realizzazione dell’evento sono pari a 1.170 milioni. Il costo contabilizzato per le Olimpiadi invernali organizzate a Torino nel 2006 era stato di 1.229 milioni. Ai costi di gestione vanno sommati 415 milioni a carico dell'amministrazione centrale, di cui 402 milioni per le spese in materia di sicurezza. Le entrate fiscali connesse all'organizzazione dei Giochi olimpici sono superiori alle spese negli anni precedenti all'evento e poco al di sotto del totale delle somme stanziate dopo due anni dall'evento, secondo l'analisi della Sapienza.

Pil

Lo studio della Sapienza sostiene che “i Giochi invernali contribuiranno positivamente alla crescita dell’economia: gli incrementi del Pil tra il 2020 e il 2028 vanno da 93 a 81 milioni di euro annui. La crescita cumulata del prodotto raggiunge un massimo di circa 2,3 miliardi nel 2028”. Per quanto riguarda il Pil, a partire dal 2020 si registrano aumenti significativi del prodotto e dell’occupazione. Il picco si registra nel biennio 2025-2026, con un aumento medio pari a 350 milioni annuali. Al 2028, il Pil cumulato aggiuntivo prodotto dall’evento risulta pari a circa 2.300 milioni di euro. Di fatto il saldo economico dovrebbe essere chiaramente positivo per lo Stato. L'analisi ha "ampiamente verificato che le uscite dell'Amministrazione Centrale per finanziare i Giochi 2026 sarebbero compensate dagli introiti diretti e indiretti connessi alle attività sviluppate attorno ai Giochi nel periodo 2020/2028". Nel dettaglio, "i Giochi invernali contribuiranno positivamente alla crescita dell' economia nel suo complesso. Rispetto agli andamenti tendenziali, la maggiore crescita è concentrata negli anni 2024 e 2026 e tende ad esaurirsi nel 2028. Tra il 2020 e il 2028, si rilevano variazioni positive sostanziali dell'occupazione (il picco massimo si registra alla fine del 2026 con un aumento di oltre 8.500 unità di lavoro a tempo pieno". Ancora, "l'aumento cumulato delle entrate fiscali prodotto dall'evento, dovrebbe essere pari a circa 600 milioni di euro".

Posti di lavoro

Notizie positive anche per l’occupazione: tra il 2020 e il 2028, con un picco nel 2026, sono previsti oltre 8.500 nuovi posti di lavoro. Vantaggi per l’Italia anche per quanto riguarda le entrate fiscali, che ammonterebbero a circa 600 milioni di euro. A valutare le ricadute economiche dell’evento anche una ricerca condotta dall’Università di Venezia Ca’ Foscari. È stato usato un modello Input/Output (o modello I/O), messo a disposizione da Unioncamere Veneto. Il valore della produzione ammonta a 1.461.025.622 euro (con un moltiplicatore di 1,30) e quello del PIL a 839.086.009 euro (con un moltiplicatore di 0,75). L’occupazione generata dall’evento è di 13.800 posti di lavoro (espressi in termini di ETP) nelle regioni Veneto e Trentino-Alto Adige.

Sostenibilità

I Giochi 2026 puntano anche alla sostenibilità ambientale, con l’impegno a riciclare il 100 per cento dei rifiuti urbani e l’80 per cento degli imballaggi, il divieto di incarti e confezioni monouso per cibi e bevande nonché con la scelta di materiali per il mantenimento del ghiaccio con meno ammoniaca, e l’utilizzo di pannelli solari per l’alimentazione degli impianti per la neve artificiale.

MB