Evento sportivo

Real Massive porta per la prima volta in Italia l'obstacle race ‘Tough Mudder’. A supporto del lancio street advertising a cura di Jungle e flash mob firmati Prodea

La kermesse, che ha coinvolto oltre tre milioni di partecipanti nel mondo, sbarca in autunno a Milano e Roma. Si tratta di una sfida (non una gara) in cui persone di ogni età e condizione fisica sfidano se stessi nel superamento di prove individuali o collettive, lungo un percorso di 12/16 km, arricchito da 25 ostacoli. Dopo una fase teaser, l’annuncio del nome dell'evento è avvenuto oggi pomeriggio, venerdì 18 gennaio 2019, a Milano, tramite un’installazione scenografica del logo Tough Mudder, che ha navigato tra la Darsena e i suoi canali, creando un effetto sorpresa e suscitando la curiosità dei passanti. Attorno all’installazione, una serie di flash mob ha coinvolto i presenti nella cornice dei Navigli.

Real Massive porta per la prima volta in Italia, a Milano e Roma, il Tough Mudder: una sfida (non una gara) in cui persone di ogni età e condizione fisica, famiglie, sportivi e non, sfidano se stessi nel superamento di prove individuali o collettive, lungo un percorso di 12/16 km, arricchito da 25 ostacoli divertenti e sfidanti.

Real Massive nasce quest’anno dall’unione di Realize Networks e professionisti dall’esperienza pluriennale nella produzione di eventi, con l’intento di dare continuità sia nel mondo del talent & celebrity management sia della produzione di eventi. La società è stata fondata per offrire grandi realizzazioni associate a pensiero e visione strategici.

A supporto del lancio dell’obstacle race sono state organizzate iniziative di street advertising (lancio della campagna unconventional dal claim 'Tough Life? Don't get mad, get mud', con manifesti e graffiti) a cura di Jungle e flash mob firmati da Prodea.

Chi partecipa al Tough Mudder non solo affronta le proprie paure, ma se ne libera. È un'esperienza, non una normale corsa nel fango. Una fuga dal quotidiano per mettere alla prova la propria forza, resistenza e grinta.

Non esistono podi, vincitori o tempi da battere; non si tratta di velocità di arrivo alla finish line. Molti degli ostacoli sono appositamente studiati affinché possano essere superati solo con l’aiuto di altri partecipanti. I Mudder infatti si rispettano come membri di una grande squadra, diretta al completamento del percorso.

Tough Mudder viene lanciato nel 2010 negli Stati Uniti e registra 4.500 partecipanti al primo evento. A soli nove anni di distanza, l’evento conta più di 3 milioni di partecipanti e 4 continenti.

Per annunciare l’arrivo del Tough Mudder in Italia è stata realizzata una campagna unconventional, basata sul concetto di evasione dalla routine quotidiana offerta da questi eventi. Nei manifesti il copy recita infatti “Tough Life? Don't get mad, get mud” con il visual di un uomo in giacca e cravatta che emerge dal fango, elemento simbolo della sfida. L'invito non è dunque solo quello di “gettarsi nel fango”, ma anche di affrontare la vita abbracciando lo stesso spirito “tough” alla base di questa prova.

La campagna ha previsto una fase teaser di street advertising con manifesti e graffiti su Milano e Roma, che rimandavano al sito toughlife.it, dove era possibile vedere un countdown all’evento di reveal ed essere informati lasciando la propria e-mail. In parallelo, sono stati diffusi messaggi teaser su Radio Italia, e attraverso azioni d’intervento su community social e forum di appassionati di sport, fitness e obstacle course racing. È stato creato un buzz virale con numerosi post dedicati con l’hashtag #toughlife.

A supporto dell'iniziativa, anche spettacolari flash mob in piazze e vie molto frequentate di Milano e Roma, dove un “Mudder Team”, formato da veri atleti si è cimentato in corse, esercizi e acrobazie, sfruttando come ostacoli elementi urbani come panchine, scalinate e muretti.

L’annuncio del nome è avvenuto oggi pomeriggio, venerdì 18 gennaio 2019, tramite un’installazione scenografica del logo Tough Mudder che ha navigato tra la Darsena e i suoi canali, creando un effetto sorpresa e suscitando la curiosità dei passanti. Attorno all’installazione, una serie di attività di flash mob hanno coinvolto tutti i presenti nella cornice dei Navigli in perfetto stile tough. Tutti gli appassionati del settore e i più curiosi sono stati accolti al Fab, un locale sul Naviglio Grande dove hanno potuto scoprire quali prove gli riserverà il Tough Mudder. 

Clicca qui per guardare il VIDEO del backstage della realizzazione di 200 graffiti biodegradabili sparsi per la città di Milano.

LA STORIA DEL TOUGH MUDDER

Iniziò tutto da una lampo inceppata. Will Dean, Co-founder di Tough Mudder, maratoneta e triatleta, chiese ad un partecipante durante una gara, di aiutarlo a sbloccarla e di fronte al suo rifiuto, si accese la lampadina. Da quel momento in poi, l’obiettivo primario fu quello di creare un evento che enfatizzasse la collaborazione tra partecipanti, il lavoro di squadra e il divertimento, più che il risultato. Così naque dall’intuizione di Will Dean e Guy Livingstone il primo evento Tough Mudder nel 2010, in Pennsylvania. Promosso solo tramite Facebook e passaparola, l’evento attirò più di 4.500 partecipanti. Nel 2019, sono oltre 3 milioni i partecipanti al Tough Mudder nel mondo e più di 90 gli eventi organizzati ogni anno, in 4 continenti.

MG