La lezione di ING Direct: se le agenzie vengono trattate da partner la pubblicità funziona

E’ ancora possibile trovare clienti che non cambiano agenzia ogni anno, che non fanno una gara per ogni campagna, che tengano alla qualità della comunicazione e riconoscano alle agenzie la giusta remunerazione, insomma che le trattino più da partner che da fornitore? La risposta alla domanda, ovviamente retorica, è sì. A ING Direct viene abbastanza facile ragionare in questi termini, se non altro perché, non avendo sportelli, la comunicazione è vitale, costituisce la forza vendita ed è un autentico asset strategico.

L’istituto che conta in Italia oltre 1,2 milioni di utenti nell’ultimo decennio si è avvalso della collaborazione di Casiraghi Greco & per poi passare alla Leo Burnett. Sergio Rossi, direttore marketing, ha spiegato ai microfoni di ADVexpress Tv il tipo di approccio alla comunicazione della banca di cui testimonial è da sempre la celebre zucca. Un approccio che, in termini di creatività punta alla qualità senza perdere mai di
vista il prodotto e, soprattutto da tre anni a questa parte i clienti. Questa visione ha prodotto campagne significative come quella che l’anno scorso ha fatto vincere un leone d’argento a Cannes.

Anche per quanto riguarda il media mix il Gruppo bancario olandese che conta 24 milioni di clienti per una raccolta complessiva di 400 miliardi, intende essere in linea con il cambiamento in atto nei canali di comunicazione a disposizione degli utenti. Fermo restando che il budget da 50 milioni pianificato da Aegis Media Italia rimarrà costante anche nel prossimo futuro, e fermo restando che la televisione rimarrà centrale per parlare ai clienti il media mix si sposterà sempre di più a favore dei canali digitali.

La percentuale che si ritaglia internet tocca quasi il 20% dell’intero budget, e una particolare attenzione verrà riposta sul mobile.<