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Colombo (Publitalia): la tv sempre centrale, e grazie al web aumenta le audience e l'efficacia
Intervistato a latere della tavola rotonda sulla comunicazione tenutasi nel pomeriggio di venerdì scorso al convegno Nielsen di Santa Margherita di Pula (leggi news), Luigi Colombo, direttore generale marketing e vendite Publitalia, ha ribadito la centralità del ruolo della televisione anche in un contesto multicanale, multipiattaforma, multiscreen e multidevice.
La televisione, afferma, sviluppa ancora numeri impressionanti. Sono ben 53 i milioni di persone sintonizzate, di cui 48 seguono i mezzi Mediaset. Il consumo televisivo negli ultimi 4 anni è aumentato di 36 minuti su un target importante come quello compreso tra i 15 e i 64 anni, e con un incremento, sia pure più contenuto, anche nelle fasce più giovani.
Di fronte a questi volumi, ribadisce ancora Colombo, la tv è ancora più centrale perché fornisce contenuti ai vari device. I numeri diventano, quindi, ancora più interessanti. Non soltanto dal punto di vista quantitativo ma anche qualitativo in termini di efficacia.
Poiché la possibilità di costruire progetti di comunicazione integrata, studiati già in origine con l'obiettivo di mettere al centro un determinato target è oggi praticabile. L'accordo con Italia Online si inserisce, appunto, nella logica di veicolare i contenuti televisivi a un numero superiore di possibili fruitori. Mediaset, infatti, porta un valore di 12 milioni di utenti, Italia Online ne porta altri 20. Per effetto della sovrapposizione arriviamo a circa 23/24 milioni di utenti.
Di fronte a questi volumi, ribadisce ancora Colombo, la tv è ancora più centrale perché fornisce contenuti ai vari device. I numeri diventano, quindi, ancora più interessanti. Non soltanto dal punto di vista quantitativo ma anche qualitativo in termini di efficacia. Poiché la possibilità di costruire progetti di comunicazione integrata, studiati già in origine con l'obiettivo di mettere al centro un determinato target è oggi praticabile. L'accordo con Italia Online si inserisce, appunto, nella logica di veicolare i contenuti televisivi a un numero superiore di possibili fruitori. Mediaset, infatti, porta un valore di 12 milioni di utenti, Italia Online ne porta altri 20. Per effetto della sovrapposizione arriviamo a circa 23/24 milioni di utenti.
La tv che aggrega nuove audience, quindi, allacciandosi a internet. Questo significa che il confine tra Above e Below the Line è ormai caduto e allarga la competizione a tutto campo dove sono in tanti a volersi ritagliare quote di un mercato che, comunque si è ridotto e va ulteriormente riducendosi in maniera sensibile.
In questo contesto la politica degli sconti diventa particolarmente aggressiva: la pressione che la domanda esercita sul prezzo, commenta Colombo, è molto forte. C'è chi cede di più e chi meno (il riferimento è un recente articolo apparso sul Corriere che ha messo in evidenza come la Sipra sembrerebbe seguire una politica più aggressiva, leggi news). Publitalia da un lato è costretta a seguire le dinamiche del mercato, dall'altro arricchisce la propria offerta attraverso piani di comunicazione che mettono il prodotto del cliente al centro cercando di sviluppare al massimo le occasioni di incontro e di relazione anche sul web.
Questo significa che si rende necessario costruire intorno ad Auditel un sistema di valutazione multipiattaforma che consenta di capitalizzare il valore aggiunto che proviene da altre forme di fruizione della pubblicità.
Salvatore Sagone
La televisione, afferma, sviluppa ancora numeri impressionanti. Sono ben 53 i milioni di persone sintonizzate, di cui 48 seguono i mezzi Mediaset. Il consumo televisivo negli ultimi 4 anni è aumentato di 36 minuti su un target importante come quello compreso tra i 15 e i 64 anni, e con un incremento, sia pure più contenuto, anche nelle fasce più giovani.
Di fronte a questi volumi, ribadisce ancora Colombo, la tv è ancora più centrale perché fornisce contenuti ai vari device. I numeri diventano, quindi, ancora più interessanti. Non soltanto dal punto di vista quantitativo ma anche qualitativo in termini di efficacia.
Poiché la possibilità di costruire progetti di comunicazione integrata, studiati già in origine con l'obiettivo di mettere al centro un determinato target è oggi praticabile. L'accordo con Italia Online si inserisce, appunto, nella logica di veicolare i contenuti televisivi a un numero superiore di possibili fruitori. Mediaset, infatti, porta un valore di 12 milioni di utenti, Italia Online ne porta altri 20. Per effetto della sovrapposizione arriviamo a circa 23/24 milioni di utenti.
Di fronte a questi volumi, ribadisce ancora Colombo, la tv è ancora più centrale perché fornisce contenuti ai vari device. I numeri diventano, quindi, ancora più interessanti. Non soltanto dal punto di vista quantitativo ma anche qualitativo in termini di efficacia. Poiché la possibilità di costruire progetti di comunicazione integrata, studiati già in origine con l'obiettivo di mettere al centro un determinato target è oggi praticabile. L'accordo con Italia Online si inserisce, appunto, nella logica di veicolare i contenuti televisivi a un numero superiore di possibili fruitori. Mediaset, infatti, porta un valore di 12 milioni di utenti, Italia Online ne porta altri 20. Per effetto della sovrapposizione arriviamo a circa 23/24 milioni di utenti.
La tv che aggrega nuove audience, quindi, allacciandosi a internet. Questo significa che il confine tra Above e Below the Line è ormai caduto e allarga la competizione a tutto campo dove sono in tanti a volersi ritagliare quote di un mercato che, comunque si è ridotto e va ulteriormente riducendosi in maniera sensibile.
In questo contesto la politica degli sconti diventa particolarmente aggressiva: la pressione che la domanda esercita sul prezzo, commenta Colombo, è molto forte. C'è chi cede di più e chi meno (il riferimento è un recente articolo apparso sul Corriere che ha messo in evidenza come la Sipra sembrerebbe seguire una politica più aggressiva, leggi news). Publitalia da un lato è costretta a seguire le dinamiche del mercato, dall'altro arricchisce la propria offerta attraverso piani di comunicazione che mettono il prodotto del cliente al centro cercando di sviluppare al massimo le occasioni di incontro e di relazione anche sul web.
Questo significa che si rende necessario costruire intorno ad Auditel un sistema di valutazione multipiattaforma che consenta di capitalizzare il valore aggiunto che proviene da altre forme di fruizione della pubblicità.
Salvatore Sagone