Video

Partner
Girelli: Per OMG approccio sempre più consulenziale. Nel 2013 billing in pareggio, a 800 mln
Si chiama 'Evolutionary' l'incontro organizzato oggi, 29
ottobre, a Milano, da PHD. Come ha spiegato Marco
Girelli, Ceo Omnicom Media Group nonché Ceo
PHD Italy, ai microfoni di ADVexpressTv, si è trattato
di un momento volto a dare un segnale positivo al mercato, dal momento
che, anche se quello che stiamo vivendo è un momento compolicato, si
tratta anche di un periodo storico ricco di opportunità per chi lavora
nel settore della comunicazione.
Le trasformazioni avvenute nello scenario mediale, a causa soprattutto della digitalizzazione, hanno portato le agenzie media a dover ridefinire il proprio ruolo. Come ha dichiarato il manager ai nostri microfoni, oggi ci si occupa di progetti di comunicazione a 360 gradi, proponendo una vasta gamma di servizi che fa assomigliare sempre più le agenzie a dei consulenti. Innanzitutto, all'interno del team trovano spazio nuove figure, inoltre si pone maggiore attenzione alla conoscenza del consumatore, che può essere resa più puntuale proprio grazie al web e all'opportunità di instaurare delle relazioni dirette con i consumatori stessi.
Per quanto riguarda nello specifico Omnicom Media Group, la struttura si è adeguata ai cambiamenti del mercato introducendo alcune novità: innanzitutto, come ha spiegato Girelli ai nostri microfoni, è stato sviluppato, in collaborazione con l'Istituto 2.0 di Doxa, un vero e proprio istituto di ricerca interno volto a effettuare delle indagini su un panel prestabilito i cui risultati possono essere molto utili per mettere a punto delle strategie efficaci. Poi ci sono la unit Resolution, dedicata si servizi digitali a valore aggiunto, come data analytics e campagne social, e il mondo degli eventi e del content develepment, rappresentato da Fuse.
Anche a livello internazionale le agenzie del Gruppo stanno propendendo sempre più per un approccio innovativo. E' quanto è emerso ad esempio dall'intervento di Mark Holden, Phd Worldwide Global Srategy & Planning Director, che ha parlato di come l'agenzia abbia cercato di introdurre le dinamiche del gaming all'interno dell'ambiente di lavoro. E' nata da questi presupposti il progetto Source, una piattaforma interattiva, a cui è possibile accedere anche via mobile, attraverso la quale i dipendenti possono costruire la propria audience, sviluppare campagne e pianificare in vari mercati. Più i risultati sono positivi, più si acquisiscono punti che consentono di salire in classifica e di guadagnare premi. Un meccanismo incentivante che permette all'azienda di ottenere dai lavoratori perfomance migliori e ai dipendenti di lavorare divertendosi.
Tornando all'Italia, è proprio la forte crescita dei raparti più innovativi, unita all'acquisizione di nuovi clienti, ad aver permesso al Gruppo di ottenere nel 2013 un billing in pareggio (pari a 800 milioni di euro circa, ndr.) nonostante il calo degli investimenti pubblicitari.
Guardando al 2014, Girelli si dice positivo. Secondo il manager, l'anno prossimo potrebbe sancire la fine della crisi, anche grazie a una situazione politica più stabile. D'altra parte, un po' di stabilità è fondamentale, altrimenti rischiamo che il nostro Paese sia sempre meno appealing per le grandi aziende, che potrebbero dirottare altrove i propri investimenti.
Serena Piazzi
Le trasformazioni avvenute nello scenario mediale, a causa soprattutto della digitalizzazione, hanno portato le agenzie media a dover ridefinire il proprio ruolo. Come ha dichiarato il manager ai nostri microfoni, oggi ci si occupa di progetti di comunicazione a 360 gradi, proponendo una vasta gamma di servizi che fa assomigliare sempre più le agenzie a dei consulenti. Innanzitutto, all'interno del team trovano spazio nuove figure, inoltre si pone maggiore attenzione alla conoscenza del consumatore, che può essere resa più puntuale proprio grazie al web e all'opportunità di instaurare delle relazioni dirette con i consumatori stessi.
Per quanto riguarda nello specifico Omnicom Media Group, la struttura si è adeguata ai cambiamenti del mercato introducendo alcune novità: innanzitutto, come ha spiegato Girelli ai nostri microfoni, è stato sviluppato, in collaborazione con l'Istituto 2.0 di Doxa, un vero e proprio istituto di ricerca interno volto a effettuare delle indagini su un panel prestabilito i cui risultati possono essere molto utili per mettere a punto delle strategie efficaci. Poi ci sono la unit Resolution, dedicata si servizi digitali a valore aggiunto, come data analytics e campagne social, e il mondo degli eventi e del content develepment, rappresentato da Fuse.
Anche a livello internazionale le agenzie del Gruppo stanno propendendo sempre più per un approccio innovativo. E' quanto è emerso ad esempio dall'intervento di Mark Holden, Phd Worldwide Global Srategy & Planning Director, che ha parlato di come l'agenzia abbia cercato di introdurre le dinamiche del gaming all'interno dell'ambiente di lavoro. E' nata da questi presupposti il progetto Source, una piattaforma interattiva, a cui è possibile accedere anche via mobile, attraverso la quale i dipendenti possono costruire la propria audience, sviluppare campagne e pianificare in vari mercati. Più i risultati sono positivi, più si acquisiscono punti che consentono di salire in classifica e di guadagnare premi. Un meccanismo incentivante che permette all'azienda di ottenere dai lavoratori perfomance migliori e ai dipendenti di lavorare divertendosi.
Tornando all'Italia, è proprio la forte crescita dei raparti più innovativi, unita all'acquisizione di nuovi clienti, ad aver permesso al Gruppo di ottenere nel 2013 un billing in pareggio (pari a 800 milioni di euro circa, ndr.) nonostante il calo degli investimenti pubblicitari.
Guardando al 2014, Girelli si dice positivo. Secondo il manager, l'anno prossimo potrebbe sancire la fine della crisi, anche grazie a una situazione politica più stabile. D'altra parte, un po' di stabilità è fondamentale, altrimenti rischiamo che il nostro Paese sia sempre meno appealing per le grandi aziende, che potrebbero dirottare altrove i propri investimenti.
Serena Piazzi