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Lorenzini/Vitali: dal digital nuova energia al ruolo strategico-consulenziale delle agenzie
Lo aveva già anticipato a luglio ADVexpress (leggi news): il ritorno sulla scena della comunicazione di Riccardo Lorenzini, dopo la lunga carriera in pubblicità e in particolare alla guida della D'A,L,V, BBDO fino al 2008, sarebbe stato digitale. Infatti, come ufficializzato nei giorni scorsi (leggi news), è con Alkemy che il manager torna in pista, insieme a Duccio Vitali e a una cinquantina di altri professionisti.
Oggi, a pochi giorni dall'ufficializzazione della nascita di Alkemy, abbiamo incontrato il Presidente e il Ceo della società per farci spiegare struttura, modello di business e obiettivi.
Naturalmente non potevamo non chiedere a Lorenzini perché abbia deciso di rientrare nel mondo della comunicazione proprio in un momento di mercato particolarmente difficile e perché la scommessa sul digitale.
“Non ho mai pensato di ritirarmi - spiega il manager ai microfoni di ADVexpressTV”, che trascorso il periodo di non competizione dopo la vendita delle quote della D'A,L,V BBDO, ho deciso di tornare, non riaprendo un'agenzia di pubblicità, viste e considerate le difficoltà di questo mercato su più fronti, da quello remunerativo alla difficoltà di trovare clienti con visioni a lungo termine e la volontà di misurarsi su un terreno nuovo, quello digitale, che cresce a doppia cifra da anni e ancora dotato di forte potenziale che le agenzie specializzate possono sviluppare e, recuperando un ruolo consulenziale elevato, mettere al servizio delle aziende per farne crescere il business.
Ecco quindi nascere Alkemy, definito digital enabler ovvero 'abilitatore di digitale', perchè non semplice agenzia ma aggregatore di realtà 'digitali' diverse, che implementano servizi - dalla vendita all'ecommerce ai social media, alla creatività nell'ottica di performance - seguendo un approccio altamente consulenziale alle aziende in un percorso di sviluppo e crescita del business digitale. Con l'obiettivo di fare del digitale un 'abilitatore del business delle aziende'.
Come spiega Duccio Vitali, Ceo, ai microfoni di ADVexpressTV, Alkemy è nata a maggio dall'aggregazione di realtà digitali già esistenti sul mercato e da altre business unit create successivamente, per un totale di 50 professionisti impiegati. In prima linea, oltre a Lorenzini e allo stesso Vitali, Alessandro Mattiacci come Vp eCoomerce e Corp. Development, Matteo Bellomo come Vp advisory e Gianpaolo Vincenzi, Vp media e performance.
Tra i fondatori, anche Matteo de Brabant, Ad di Gruppo Jakala, che possiede il 40% delle quote. A comporre la compagine azionaria della società, oltre a Jakala, altri soci industriali, i citati manager tra i quali Lorenzini e Vitali, e una decina di altri imprenditori, tra i quali lo stesso Vigorelli che per anni ha condiviso con Lorenzini l'esperienza in D'A,L,V BBDO, anche se la società è destinata a crescere con altri ingressi. Guardando anche a un'espansione internazionale in primis in Usa, Russia, Cina dove già esistono delle legal entities della società.
Nello specifico, Alkemy è strutturata in 6 business unit: ecommerce (impiega 20 persone), media & performance (centro media digitale e non solo), social media e digital pr; digital advisory (gruppo di manager con esperienze online e offline a supporto dei piani digitali delle aziende), factory di idee creative (per portare al meglio i brand sul digitale)
Per il 2012, complessivamente, la struttura punta a un fatturato di 10 mln di euro, complici clienti quali Bialetti, Bristol, Cappellini, Cassina, Carrefour, Bormioli Rocco, Dada, Discovery, Foppapedretti, GDF Suez, Kasanova, Guzzini, Mandarina Duck, Il Messaggero, Intesa Sanpaolo.
EC
Oggi, a pochi giorni dall'ufficializzazione della nascita di Alkemy, abbiamo incontrato il Presidente e il Ceo della società per farci spiegare struttura, modello di business e obiettivi.
Naturalmente non potevamo non chiedere a Lorenzini perché abbia deciso di rientrare nel mondo della comunicazione proprio in un momento di mercato particolarmente difficile e perché la scommessa sul digitale.
“Non ho mai pensato di ritirarmi - spiega il manager ai microfoni di ADVexpressTV”, che trascorso il periodo di non competizione dopo la vendita delle quote della D'A,L,V BBDO, ho deciso di tornare, non riaprendo un'agenzia di pubblicità, viste e considerate le difficoltà di questo mercato su più fronti, da quello remunerativo alla difficoltà di trovare clienti con visioni a lungo termine e la volontà di misurarsi su un terreno nuovo, quello digitale, che cresce a doppia cifra da anni e ancora dotato di forte potenziale che le agenzie specializzate possono sviluppare e, recuperando un ruolo consulenziale elevato, mettere al servizio delle aziende per farne crescere il business.
Ecco quindi nascere Alkemy, definito digital enabler ovvero 'abilitatore di digitale', perchè non semplice agenzia ma aggregatore di realtà 'digitali' diverse, che implementano servizi - dalla vendita all'ecommerce ai social media, alla creatività nell'ottica di performance - seguendo un approccio altamente consulenziale alle aziende in un percorso di sviluppo e crescita del business digitale. Con l'obiettivo di fare del digitale un 'abilitatore del business delle aziende'.
Come spiega Duccio Vitali, Ceo, ai microfoni di ADVexpressTV, Alkemy è nata a maggio dall'aggregazione di realtà digitali già esistenti sul mercato e da altre business unit create successivamente, per un totale di 50 professionisti impiegati. In prima linea, oltre a Lorenzini e allo stesso Vitali, Alessandro Mattiacci come Vp eCoomerce e Corp. Development, Matteo Bellomo come Vp advisory e Gianpaolo Vincenzi, Vp media e performance.
Tra i fondatori, anche Matteo de Brabant, Ad di Gruppo Jakala, che possiede il 40% delle quote. A comporre la compagine azionaria della società, oltre a Jakala, altri soci industriali, i citati manager tra i quali Lorenzini e Vitali, e una decina di altri imprenditori, tra i quali lo stesso Vigorelli che per anni ha condiviso con Lorenzini l'esperienza in D'A,L,V BBDO, anche se la società è destinata a crescere con altri ingressi. Guardando anche a un'espansione internazionale in primis in Usa, Russia, Cina dove già esistono delle legal entities della società.
Nello specifico, Alkemy è strutturata in 6 business unit: ecommerce (impiega 20 persone), media & performance (centro media digitale e non solo), social media e digital pr; digital advisory (gruppo di manager con esperienze online e offline a supporto dei piani digitali delle aziende), factory di idee creative (per portare al meglio i brand sul digitale)
Per il 2012, complessivamente, la struttura punta a un fatturato di 10 mln di euro, complici clienti quali Bialetti, Bristol, Cappellini, Cassina, Carrefour, Bormioli Rocco, Dada, Discovery, Foppapedretti, GDF Suez, Kasanova, Guzzini, Mandarina Duck, Il Messaggero, Intesa Sanpaolo.
EC