Video
Partner
Robiglio (Leo Burnett): il segreto del digital è l’intrattenimento
L’obiettivo principale delle iniziative di comunicazione ideate e realizzate per i canali digitali interattivi dovrebbe essere sempre l’intrattenimento, perché genera interesse, coinvolgimento e relazione. È questo, in sintesi, il punto di vista di Riccardo Robiglio (in foto a sinistra), executive creative director Leo Burnett Italia, intervistato a caldo nel corso della serata di premiazione della prima edizione italiana dello Iab Mixx, il premio dedicato alla comunicazione digitale importato direttamente dagli Stati Uniti.
In questo discorso, i social media svolgono un ruolo sempre più strategico perché, come afferma Robiglio, “sono il grande contenitore in cui, ormai, la maggior parte delle persone, soprattutto le nuove generazioni, si muovono”. Dunque i brand non possono permettersi di stare al di fuori di quella grande conversazione che sono i social network, perché ciò significherebbe rinunciare a far sentire la propria voce.
Per quanto riguarda le campagne Leo Burnett premiate allo Iab Mixx, Robiglio non nasconde la sua soddisfazione, visto che hanno ottenuto premi tutti e tre i progetti in concorso. A cominciare da ‘The beauty of a second’, realizzato per Montblanc International con l’intento di celebrare l’importanza di ogni secondo della vita: ne è nato un festival di mini-corti della durata di un solo secondo, con il coinvolgimento del regista Wim Wenders.
Altra iniziativa premiata è stata ‘What the farm’, che, realizzata per Pringles, mirava a raccontare in maniera divertente l’importanza del mangiare sano, rivolgendosi soprattutto al target giovanile.
E infine, la campagna sociale ‘Save the life’ messa a punto per Avis con l’intento di sensibilizzare sull’importanza della donazione del sangue. “Trattandosi di un tema difficile affrontare sul web - ha commentato Robiglio -, abbiamo puntato su Facebook, facendo leva sul valore dell’amicizia, centrale nei social network, lanciando il messaggio ‘vuoi salvare un tuo amico?’”.
Mario Garaffa
<
In questo discorso, i social media svolgono un ruolo sempre più strategico perché, come afferma Robiglio, “sono il grande contenitore in cui, ormai, la maggior parte delle persone, soprattutto le nuove generazioni, si muovono”. Dunque i brand non possono permettersi di stare al di fuori di quella grande conversazione che sono i social network, perché ciò significherebbe rinunciare a far sentire la propria voce.
Per quanto riguarda le campagne Leo Burnett premiate allo Iab Mixx, Robiglio non nasconde la sua soddisfazione, visto che hanno ottenuto premi tutti e tre i progetti in concorso. A cominciare da ‘The beauty of a second’, realizzato per Montblanc International con l’intento di celebrare l’importanza di ogni secondo della vita: ne è nato un festival di mini-corti della durata di un solo secondo, con il coinvolgimento del regista Wim Wenders.
Altra iniziativa premiata è stata ‘What the farm’, che, realizzata per Pringles, mirava a raccontare in maniera divertente l’importanza del mangiare sano, rivolgendosi soprattutto al target giovanile.
E infine, la campagna sociale ‘Save the life’ messa a punto per Avis con l’intento di sensibilizzare sull’importanza della donazione del sangue. “Trattandosi di un tema difficile affrontare sul web - ha commentato Robiglio -, abbiamo puntato su Facebook, facendo leva sul valore dell’amicizia, centrale nei social network, lanciando il messaggio ‘vuoi salvare un tuo amico?’”.
Mario Garaffa
<