UPDATE:
Araimo (Warner Bros.Discovery): "Il debutto di Max in Italia nel 2026 con le Olimpiadi di Milano - Cortina. Pronti alla gara per Sanremo"Fino a 8 milioni di dollari per uno spot: prezzi record per il 59° Super Bowl, che punta a superare gli oltre 123 milioni di spettatori multipiattaforma dello scorso anno. ‘Nostalgia’ e testimonial i main trend delle campagne programmateNasce 'Casa Randstad', il progetto itinerante in tutta Italia con eventi, ospiti istituzionali, sportivi e ricercatori. Uasabi firma il logo e Together la comunicazione social. Tenerelli: "Raccontiamo il legame tra Giochi e talento"La Regione Campania alla BIT Milano con un programma volto a consolidare la sua posizione come destinazione per un turismo che unisce cultura, sostenibilità, tradizione e innovazionePer promuovere la Patata di Bologna D.O.P. il Consorzio sceglie LDB Advertising per lanciare il Concorso #LaMiaRicettaDOP con una campagna TV dedicataAlfaparf Milano Professional è official partner di Casa Sanremo per il secondo anno consecutivo con uno speciale corner dedicato allo stylingBIODERMA festeggia l’anniversario di Sensibio H2O al Festival di Sanremo con un’area esclusiva all’interno del format Urban Vision loves Rolling Stone VillageTIM rinnova la propria immagine raccontando in uno spot, firmato Havas Milan, un’azienda proiettata al’innovazioneRinaldi 1957 cambia volto con la prima campagna di rebranding firmata dal designer inglese Marcello Minale della Minale & TattersfieldAntonio Marano è il nuovo Presidente di Confindustria Radio Televisioni
Mercato

Addio a Oliviero Toscani, fotografo e creativo che ha lasciato un segno profondo nella pubblicità italiana

Controverso, rivoluzionario, provocatore, scioccante, polemico, scandaloso e perfino blasfemo: ma più di ogni altra cosa abilissimo comunicatore e creativo geniale. Non amava il mondo delle agenzie pubblicitarie e da queste era altrettanto poco amato: “Se ti metti a cercare un’idea non hai capito nulla di come funziona. O hai una prospettiva, la tua, o non ne hai nessuna”, una delle sue dichiarazioni più celebri.

In sessant'anni di carriera Oliviero Toscani ha lavorato per decine di testate e centinaia di marchi: dai jeans Jesus di 'Chi mi ama mi segua' alla lunga collaborazione con United Colors of Benetton, fino alle campagne più marcatamente sociali sui rifugiati, la sicurezza, la violenza contro le donne.

Fra i soggetti più famosi il bacio tra un prete e una suora, i volti dei condannati a morte, il malato di AIDS sul letto di morte e molte altre immagini ancora più ‘radicali’. E ancora il corpo della modella e attrice francese Isabelle Caro consumata dall'anoressia.

Tutte campagne che hanno indubbiamente lasciato il segno e che gli sono valse numerosi premi e riconoscimenti: quattro Leoni al Festival di Cannes, due Grand Prix d’Affichage, il Gran Premio dell'UNESCO, il premio Creative Hero della Saatchi & Saatchi e numerosi premi degli Art Directors Club di tutto il mondo, non ultimo quello alla carriera conferitogli nel 2019 dall'Art Director's Club tedesco (2019).

chi mi ama

Classe 1942, debutta nel mondo della pubblicità con una campagna per il cornetto Algida. La fama arriva con la campagna Jesus, realizzata insieme a Emanuele Pirella, e i suoi scatti arrivano sulle pagine delle riviste di moda più prestigiose come Elle, Vogue, GQ, Harper's Bazaar ed Esquire. Intanto realizza foto per celebri maison di moda come Valentino, Chanel e Fiorucci, e firma scatti pubblicitari per brand come Esprit, Robe di Kappa, Prénatal, Inter Football Club, Snai, Toyota, Ministero del Lavoro, Artemide, Woolworth, ed enti e istituzioni quali Ministero dell'Ambiente e della Salute, Crocerossa Italiana, Regione Calabria, Fondazione Umberto Veronesi.

 

Risale al 1982 l’inizio della lunga partnership con Luciano Benetton: le campagne degli anni ‘80 e ‘90 rendono il marchio famoso in tutto il mondo, anche se più dei capi di abbigliamento mettono in primo piano temi sociali come l'uguaglianza, la mafia, il contrasto al razzismo e all'omofobia, la lotta all'Aids o alla pena di morte.

Screenshot 2025 01 13 at 15.22.03

In collaborazione con l’azienda veneta nel 1991 lancia e dirige la rivista Colors, e nel 1994 dà vita a Fabrica, centro internazionale per le arti e la ricerca della comunicazione moderna. Il sodalizio con il gruppo Benetton si interrompe nel 2000, in seguito alla controversa campagna che utilizza foto reali di condannati a morte negli Stati Uniti che non erano stati informati dello scopo ‘pubblicitario’ di quei ritratti.

Screenshot 2025 01 13 at 15.20.23

Da ricordare anche le campagne di moda per il marchio RaRe, incentrate sull'omofobia, le collaborazioni con la Croce Rossa, l'Istituto Superiore della Sanità e l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite, e quella del 2007 contro l’anoressia per il marchio Nolita, che divide critica e opinione pubblica grazie al già citato ritratto della modella e attrice francese Isabelle Caro.

Nel 2007 dà vita al progetto ‘Razza Umana’, una galleria di ritratti di varia umanità, una sorta di censimento di tutte le caratteristiche somatiche e sociali del genere umano.

Screenshot 2025 01 13 at 17.46.43

Dal 2018 al 2020 torna con Benetton, rilanciando i temi dell'integrazione, ma viene poi licenziato per le dichiarazioni sul crollo del ponte Morandi.

 

Il lavoro di Toscani è stato esposto in vari eventi internazionali come la Biennale di Venezia, a San Paolo del Brasile, al m.a.x. museo di Chiasso e nei musei d'arte moderna e contemporanea di tutto il mondo. Da ricordare quella del 2022 a Milano, in occasione del suo ottantesimo compleanno, che uscì dai confini del palazzo della Triennale per riversarsi anche per le vie della città.

E' Presidente onorario dell’associazione Nessuno Tocchi Caino, onlus che si batte per l’abolizione della pena di morte e della tortura, Toscani è stato anche candidato alla Camera con i Radicali nel 1996 per la Lista Marco Pannella e nel 2006 per la Rosa nel Pugno.

Untitled 2 copy

È stato uno dei fondatori dell’Accademia di Architettura di Mendrisio e ha insegnato comunicazione visiva in svariate università e ha scritto diversi libri sulla comunicazione. 

Nell’intervista dello scorso anno rilasciata al Corriere della Sera in cui annunciava la sua malattia, Toscani disse che non voleva essere ricordato per una foto in particolare, “Ma per l’insieme, per l’impegno: non è un’immagine che ti fa la storia, è una scelta etica, estetica, politica da fare con il proprio lavoro”. E infatti non faceva distinzioni tra i giornali e la pubblicità. Il suo approccio era lo stesso: “Se ti metti a cercare un’idea non hai capito nulla di come funziona. O hai una prospettiva, la tua, o non ne hai nessuna”.

Benetton

 

Screenshot 2025 01 13 at 15.22.23