Mercato
AssoComunicazione: nel 2005 oltre 825 mln i ricavi netti delle associate
A fine 2005 il settore della comunicazione in Italia ha mostrato segni di ripresa dopo il calo del 2004 ma resta il problema dei margini sempre più ridotti. AssoComunicazione, l'associazione a cui aderiscono 176 imprese del settore che rappresentano circa il 75% del mercato nazionale, ha diffuso i dati aggregati dei propri associati relativi agli ultimi tre anni. Nel 2005 i ricavi netti complessivi ammontano a oltre 825,2 milioni di euro contro i 776,6 milioni del 2004. Il dato non è in ogni caso raffrontabile perché gli associati nel 2004 erano in numero leggermente maggiore rispetto al 2005, anno in cui si sono registrate diverse aggregazioni tra agenzie o cessazioni d'attività. Nel 2003 i ricavi netti avevano superato, invece, gli 890 mln di euro con 189 associati.
"Questo – ha dichiarato Marco Testa (nella foto), Presidente di AssoComunicazione – è un primo passo per riprendere la vecchia consuetudine di pubblicare annualmente i dati economici sulle aziende associate. Purtroppo, soprattutto nel caso delle multinazionali quotate in borsa, rimangono i vincoli originati da una norma della Sec (Security Exchange Commission) e dunque la maggioranza delle agenzie ha deciso di non procedere alla pubblicazione di una classifica, ma di procedere alla diffusione dei dati perché riteniamo importante comunicare le dimensioni e l'andamento del nostro mercato". (Ricordiamo che la normativa, della Security Exchange Commission (SEC), denominata Sarbanes Oxley del 2002 al titolo IV sec. 401 impone che 'ogni report che contenga informazioni di natura economica o finanziaria della società, sia veritiero e basato su documenti contabili certificati da una società di revisione').
I dati dell'associazione registrano un calo generalizzato degli addetti negli ultimi tre anni. Al 31 dicembre 2005 erano 6.567 mentre nel 2003 erano 8.312 ma quell'anno le imprese associate erano 14 in più del 2005. Questa tendenza si spiega con la fusione di alcune importanti agenzie, la chiusura di alcune, l'impegno da parte delle aziende a diventare più efficienti collegato all'aumento del costo del personale. Pubblicità e promozione sono i settori dove gli addetti sono diminuiti di più. Media (soprattutto) e digitale sono gli unici settori che hanno registrato un incremento degli addetti.
Analizzando nello specifico i comparti in cui è suddivisa
AssoComunicazione, centri media, direct marketing e soprattutto digitale sono in
crescita costante nel triennio preso in esame.
Le agenzie
pubblicitarie associate hanno realizzato complessivamente a fine 2005
ricavi netti pari a 539,1 milioni di euro contro i 510,5
dell'anno precedente. Nel 2003 i ricavi sono stati di 644,08 milioni di euro ma
le imprese aderenti erano 102.
Il settore delle promozioni
ha oscillato tra i 50,5 milioni di euro di ricavi del 2003, i 48,8 milioni del
2004 e i 52,4 milioni del 2005 che pure ha registrato il numero
più basso delle imprese iscritte nel triennio.
Il comparto
media è in salute, con numero degli associati saliti a quota
diciassette (+2), ricavi netti aumentati progressivamente da 144,4 milioni di
euro (2003) a 161,3 milioni (2004) per arrivare ai 171,1
milioni di euro del 2005. Media (soprattutto) e
digitale sono gli unici settori che hanno registrato un incremento degli
addetti.
Per il direct marketing stabili intorno ai 27
milioni di euro i ricavi nel biennio 2003-2004. Si sono poi incrementati di
oltre 5,3 milioni
al 31 dicembre 2005
(32,7 milioni di euro). Il buon momento di sviluppo
delle aziende del comparto digitale si coglie bene anche all'interno di AssoComunicazione con
il raddoppio dei ricavi dal 2003 al 2005 (da 9,30 milioni di euro
a 18,18 milioni) e la crescita degli addetti nonostante la diminuzione degli
iscritti all'associazione.
"Il mercato – conclude Marco Testa – si sta leggermente assestando, ma la crisi permane. Anche se i ricavi netti sono in crescita dobbiamo confrontarci con margini sempre più ridotti dovuti di fatto a remunerazioni sempre più basse che sviliscono la nostra professione."