Mercato

Casta Diva Group approva il piano industriale 2021-2023 e punta a 49,8 mln di produzione e 4,7 mln di ebitda. Alla ricerca di possibili acquisizioni

Per il 2021 la company guidata da Andrea de Micheli (nella foto), prevede un valore della produzione di 30,7 milioni, riportandosi in assetto rispetto agli esercizi precedenti pre-Covid per poi crescere progressivamente fino a 49,8 milioni nel 2023. Creata la società turca “CDPT PRODUKSIYON ANONIM SIRKETI”. Il Piano stabilisce che il Gruppo si muova consolidando il proprio business e ampliando le proprie attività in segmenti del mercato della comunicazione che siano complementari agli attuali e con esso sinergici per poter proporre ai clienti soluzioni più ad ampio spettro. Nel 2020 valore della produzione in calo.

Il Consiglio di Amministrazione di Casta Diva Group, riunitosi in data 2 dicembre 2020 sotto la presidenza di Andrea de Micheli (nella foto), ha approvato il nuovo piano industriale 2021 – 2023 ed il Last Estimate 2020.


Il Piano 2021-2023 prevede un target di 49,8 milioni di valore della produzione e di  4,7 milioni di Ebitda a fine 2023.
La Società premette che l’emergenza Covid-19 è stata affrontata coordinando gli sforzi in due bdirezioni: da una parte in maniera “difensiva”, e cioè sfruttando in modo efficace e veloce i ristori proposti via via dai DPCM che si sono susseguiti: come l’utilizzo del Fondo Integrazione Salariale (FIS) e/o della Cassa Integrazione in Deroga (CIGD), la sospensione del versamento di alcuni tributi, l’ottenimento di erogazioni a fondo perduto o di finanziamenti agevolati, ecc. e dall’altra affrontando la crisi in maniera più “aggressiva” per sfruttare le opportunità che ogni crisi può presentare a chi le sappia cogliere, e, in particolare, il processo già in corso di consolidamento del settore della comunicazione in generale e della Live Com in particolare. In questo ambito, ad esempio, si colloca l’affitto del ramo d’azienda di Over Seas, divenuto efficace il 13 ottobre scorso (si veda comunicato stampa del 4 novembre 2020) così come altre potenziali operazioni di M&A che il CdA sta valutando e che hanno l’obiettivo di conquistare la leadership del mercato nel proprio ambito di competenza.

Venendo al Piano vero e proprio, esso è stato come sempre costruito partendo dal suo primo anno, in questo caso il 2021, la cui potenzialità è stata sviluppata sulla base delle indicazioni di ciascun capo azienda e tenendo conto delle commesse e degli Accordi Quadro già in essere con clienti multinazionali, grandi società e clienti istituzionali per un totale di contratti già assegnati, che ammontano a circa il 60% del totale previsto.

Pur nell’ambito dell’attuale situazione d’incertezza del mercato, è stato previsto che le restrizioni dovute all’opera di contenimento del Covid-19 siano progressivamente allentate e si possa giungere a una situazione di adattamento, che la Società definisce di “new normal”, intorno al Q3 del 2021.

La rimodulazione temporale di alcuni lavori ed eventi, che erano già stati confermati nei primi mesi dell’anno 2020, consentirà poi, seppur con gradualità, di ritornare probabilmente a pieno regime nella seconda parte dell’anno 2021. Va detto infine che nell’anno 2020 si è lavorato a pieno regime solo nei primi due mesi, e poi, in misura ridotta nel mese di settembre e per metà di quello di ottobre, e nonostante questo si prevede di produrre un valore della produzione di quasi  14 milioni.

L’anno 2021, secondo le previsioni, dovrebbe invece godere di almeno sei mesi di attività piena e/o perlomeno ibrida.

Il Piano prevede che il Gruppo si muova da un lato consolidando il proprio business dall’altro ampliando le proprie attività in segmenti del mercato della comunicazione che siano complementari agli attuali e con esso sinergici per poter proporre ai clienti soluzioni più ad ampio spettro. Le previsioni, tuttavia, non recepiscono l’effetto di alcuna operazione di M& A con terze neconomie, non solo possibili ma anche altamente probabili eppure allo stato attuale non qualificabili con requisiti di sufficiente certezza e definizione.

I punti salienti del Piano Industriale 2021-2023 sono i seguenti: si prevede un valore della produzione che nel 2021 raggiunge un valore di 30,7 milioni riportandosi in assetto rispetto agli esercizi precedenti pre-Covid per poi crescere progressivamente fino a  49,8 milioni nel 2023, portando l’EBITDA Adjusted da  1,4 milioni a  4,7 milioni e, in percentuale sui ricavi, da 7,0% nell’esercizio 2021 a 9,5% nell’esercizio 2023.

La posizione finanziaria netta, npari nel 2020 a 1,5 milioni, diventa positiva per  (0,5) milioni nel 2023.

L’emergenza Covid ha ovviamente impattato sui risultati previsti nel 2020 e il Piano dà conto delle differenze rispetto al piano precedentemente approvato, che si attestava su un valore della produzione 2020 di 35,6 milioni (vs. attuali Euro 13,8 milioni) e di un EBITDA adjusted 2020 di  2,5 milioni (vs. attuali Euro -2,9 milioni).

In relazione poi al confronto fra i dati previsionali 2020 e il dato actual del 2019, si evidenzia un decremento del valore della produzione passando da 35,1 milioni a 13,8 milioni con una conseguente diminuzione del dato di Ebitda adjusted che passa da0,8 milioni del 2019 a Euro (2,9) milioni del dato previsionale 2020.

Nell’ottica di sviluppare il network internazionale in un’area in cui il Gruppo è già presente ma in un segmento di mercato complementare a quello tradizionale, il Consiglio ha deliberato la  denominata “CDPT PRODUKSIYON ANONIM SIRKETI”, dando mandato ai procuratori in loco per procedere con le formalità legali. Il capitale sociale della nuova entità legale sarà pari a 50.000,00 TL, in parte sottoscritta dalla società per 25.500 TL,
corrispondente ad una guota di partecipazione corrispondente al 51%(cinquantunopercento)del
capitale sociale stesso.