Mercato
FB&Associati chiude il 2021 a +25% di fatturato, diventa società benefit e si rafforza nella web advocacy
FB & Associati è la prima società benefit in Italia in questo comparto, in forte crescita anticiclica e con nuovi trend nelle strategie di influenza e comunicazione tra imprese e politica.
La società guidata da Fabio Bistoncini, assume quindi anche in statuto l’impegno, particolarmente rilevante in un contesto come quello della relazione tra organizzazioni e politica, di operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente assumendo specifiche finalità di “beneficio comune” e di impatto sociale in 3 aree principali.
La prima è quella del supporto al Terzo settore, ad enti no profit ed associazioni di cittadini, con un focus inizialmente per quelle rappresentanti i pazienti, attive quindi nell’ambito salute, peraltro al centro della strategia di ripartenza del Paese e di un ampio processo di riforma delle policy. FB & Associati le supporterà attraverso attività di consulenza e formazione gratuite per rafforzarne la capacità di rappresentanza nel contesto politico-istituzionale, a livello nazionale ma soprattutto territoriale.
Una seconda finalità di beneficio comune riguarderà il sostegno alle misure di riduzione del divario di genere, in particolare per quanto attiene agli obiettivi di parità salariale, tutela della maternità, valorizzazione del talento e benessere delle risorse umane, tutti aspetti molto sensibili in un settore professionale tradizionalmente maschile ma in cui cresce la presenza delle donne e dove il capitale umano è il principale asset strategico. Un’ulteriore area di attenzione è stata individuata nello sviluppo di idee e progetti orientati alla sostenibilità e a vario titolo connessi ai processi di transizione ecologica.
FB & Associati si consolida tra le maggiori imprese italiane del settore registrando quest’anno la crescita più alta del comparto, con un + 25% di utile rispetto all’anno precedente e un + 10% in fatturato pari a 5.227.000 euro.
“Siamo molto soddisfatti di essere la prima società benefit del nostro settore – commenta l’Amministratore delegato di FB&Associati, Paola Perrotti – che ha ormai raggiunto livelli di sviluppo importanti confermando la sua caratteristica di mercato anticiclico, se raffrontato al più ampio mondo della consulenza tradizionale in comunicazione e relazioni pubbliche che invece segna una flessione piuttosto generalizzata. Anche per queste ragioni un comparto come questo non può esimersi dal porre in atto principi di responsabilità sociale e collettiva, oltre il core business”.
Secondo FB & Associati il 2022 potrebbe essere l’anno del decollo per la consulenza in relazioni istituzionali, con una domanda di sensibilizzazione del decisore pubblico da parte delle imprese in ulteriore crescita per via della spinta data dalla ripresa economica in atto e del ruolo sempre più forte che lo Stato intende assumere nel governo dell’economia.
“La rappresentanza degli interessi sta assumendo un ruolo sempre più strategico non solo per le imprese che operano nei settori ad alto impatto regolatorio ma riguarderà tutti i principali comparti industriali – spiega il Presidente e Fondatore di FB&Associati, Fabio Bistoncini (in foto) – Il nostro è un settore in forte dinamismo e a complessità crescente, basti pensare al peso determinante che il consenso e il dibattito sui social rivestono nel dettare l’agenda politica e le priorità dei singoli partiti. Per meglio presidiare queste dinamiche abbiamo ulteriormente rafforzato la nostra Divisione FB Bubbles, dedicata alla gestione di campagne di formazione delle opinioni attraverso competenze integrate di advocacy, reputation management e media affairs, e ampliato la presenza azionaria in aziende partner specializzate in web advocacy. Sono in atto cambiamenti radicali nelle strategie di influenza e comunicazione tra imprese e istituzioni che saranno particolarmente evidenti in fase di attuazione del PNRR, impossibile da mettere a terra senza un contributo fattivo dei gruppi di interesse e una rivalutazione del rapporto Pubblico-Privato, a patto però che le imprese siano pronte a giocare un ruolo in termini di generazione di valore. Da questo punto di vista – conclude Bistoncini - le aziende seriamente impegnate sui temi della responsabilità sociale saranno sicuramente avvantaggiate, e anzi sarebbe auspicabile l’inserimento di sistemi di premialità per le imprese più virtuose in sede di bandi e appalti pubblici e che a nostro avviso dovrebbero riguardare anche le società benefit”.