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Forum WPP-Ambrosetti. L'Italia tra gap da colmare ed eccellenze da comunicare.18esima in UE per digitalizzazione delle imprese, chiamata al rilancio grazie a PNRR (48,1 mld), tech e innovazione. Dal digitale la spinta per un +1,2% del PIL entro il 2027

In un contesto che vede il Paese in ritardo nello sviluppo dell’ecosistema digitale, ma con primati nell'adozione del 5G e per ecosistemi di innovazione, la comunicazione assume un ruolo fondamentale per la promozione dei benefici delle nuove tecnologie, per contribuire alla trasformazione di alcune imprese e settori che si traduca in maggiore produttività e per valorizzare le eccellenze italiane nella ricerca, nell’innovazione e nella tecnologia anche nell’ottica di supportare la competitività del Paese.

All'11° Forum WPP - Ambrosetti tenutosi oggi, 17 novembre, alle Officine del Volo in via Mecenate a Milano,  fari accesi sul Sistema Italia e sui suoi punti di forza e debolezza in tema di digitalizzazione,  volano di rilancio e produttività per le imprese tricolore se il Paese saprà coglierne appieno le opportunità, anche grazie al ruolo centrale della comunicazione.

Come sottolineato nel suo intervento da Valerio De Molli (nella foto in alto), Managing Partner & Ceo L’Italia è solo al 18° posto nell'UE per digitalizzazione delle imprese, ma allo stesso tempo, ad esempio, è tra i primi paesi in Europa per tasso di adozione di servizi di cloud computing tra le aziende, per fatturazione elettronica e vanta numerose best practices in termini di ecosistemi tecnologici e digitali. Di alto livello anche la ricerca scientifica e la formazione universiaria.

Tali contraddizioni dimostrano quanto il tessuto economico del nostro Paese potrebbe beneficiare dei grandi vantaggi della tecnologia e dell’innovazione se venissero fatti maggiori investimenti in competenze.

Nell’ambito del PNRR, infatti, ben 48,1 miliardi di euro (25,1% delle risorse totali) saranno dedicati alla transizione digitale, un investimento che potrà portare entro il 2027 a una crescita dell’1,2% del nostro PIL con, quindi, una maggiore produttività delle imprese.

Ma il Paese deve cambiare passo e nell'attuale contesto di rivoluzione tecnologica è chiamato ad affrontare le sfide legate a connettività e criticità strutturali del Sistema Italia, come la mancanza di una cultura digitale  evidenziata da oltre la metà delle aziende, la ridotta attività di formazione Ict che caratterizza solo il 15% di esse in un tessuto industriale italiano costellato soprattutto da piccole - media imprese,  con il conseguente impatto diretto sulla scarsa dinamicità della produttività tricolore. 

Valerio De Molli, Simona Maggini, Massimo Beduschi
 Ecco allora l'invito dell'Italy country manager WPP Simona Maggini (al centro nella foto) e del Chairman  Massimo Beduschi (a destra nella foto con Valerio de Molli) all'Italia a far leva sulle proprie aree di eccellenza, come l' adozione del cloud computing (siamo quinti in UE), l'accesso alla rete 5G (siamo primi per numero di famiglie che l'hanno adottata e terzi per numero di Pos), la formazione universitaria e il primato in ecosistemi di innovazione come quello delle life sciences. 

In questo scenario carico di sfide e potenzialità da cogliere, la comunicazione assume un ruolo fondamentale per indirizzare la società e le imprese del Paese verso un cambiamento positivo, inclusivo e sostenibile.

In questa prospettiva, la comunicazione è essenziale nella promozione dei benefici delle nuove tecnologie in modo semplice ed efficace, contribuendo alla trasformazione di alcune imprese e settori. Anche la responsabilità sociale, quindi, deve essere al centro della comunicazione, in quanto cruciale per gli sviluppi di medio-lungo periodo della competitività dell’economia italiana e, di conseguenza, della qualità della vita delle prossime generazioni. Alla comunicazione e ai media, come sottolineato anche dal Sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio con delega all'informazione e l'editoria Alberto Barachini, anche la responsabilità di promuovere e valorizzare  le nostre eccellenze italiane nell’ambito della ricerca, dell’innovazione e della tecnologia anche nell’ottica di supportare la competitività del Paese.

Lo sviluppo dell’ecosistema digitale per le imprese italiane può, infatti, incidere in modo concreto sulla produttività e le prospettive delle imprese, ma per essere promosso necessita di interventi mirati volti ad affrontare alcune sfide del Paese, partendo da almeno quattro temi prioritari: l’adeguamento delle competenze e cultura digitale, l’adozione di nuovi modelli operativi, le strategie per la Cybersecurity e la necessità di condivisione dei dati.

Simona Maggini, Stephan Pretorius, Laurent Ezekiel
 Alcuni esempi di aziende che hanno sfruttato le tecnologie in comunicazione sono stati introdotte da Simona Maggini – Italy Country Manager, WPP che, in collegamento con Stephan Pretorius – Global Chief Technology Officer, WPP, e Laurent Ezekiel – Global Chief Marketing & Growth Officer, WPP, hanno approfondito le formule di 3 progettualità vincenti (I Will Always Be Me di Intel, Dove con Self-Esteem Project, e #NotJustACadburyAd), rappresentative di come la creatività e l'idea siano il cuore dell'efficacia del messaggio, e di come tecnologia e innovazione siano strumenti che supportano i creativi ampliando le possibilità immaginifiche delle progettualità, anche attraverso la creazione di nuovi spazi del possibile. Una chiara visione: gli strumenti tecnologici forniscono una nuova ideologia creativa.

L’evento WPP - Ambrosetti si è confermato assoluto punto di riferimento per le imprese, le istituzioni e tutti gli operatori del mondo dei servizi di marketing e comunicazione, con oltre 250 brand di diverse industry che hanno presenziato all’appuntamento. La scelta del tema, innovazione e tecnologia per comunicare l’Italia di domani – tiene conto del ruolo della comunicazione come caposaldo per generare valore e cambiamento culturale per la società di domani, di cui hanno discusso  maggiori esperti di comunicazione del mondo WPP e imprenditoriale con la moderazione di Mariangela Pira, giornalista di Skytg24.

Tavola Rotonda sulle tecnologie digitali

Rita Cucchiara (quarta da sinistra nella foto sopra), Professore Ordinario di “Sistemi di Elaborazione dell’Informazione” all’Università di Modena e Reggio Emilia, nella tavola rotonda “Le tecnologie digitali e l’innovazione al servizio della performance delle imprese” ha approfondito la recente evoluzione di alcune tecnologie d’avanguardia, in primis l’Intelligenza Artificiale, ma anche cloud e cyber, e le opportunità che possono abilitare concretamente per le aziende in termini di nuove modalità produttive e organizzative.   Protagonisti del panel anche Maximo Ibarra, CEO & General Manager di Engineering;  Elisa Pagliarani, General Manager di Glovo Italy e Fabrizio Gavelli, Presidente e Amministratore Delegato di Danone Company Italy and Greece. 

L'intervento di Alessandro Pittaluga – Presidente, Galbusera (quarto da sinistra nella foto sotto) ha mostrato il ruolo cardine della comunicazione e dell'adv per una marca, soprattuto nei periodi difficili. Il manager ha dato voce alla propria testimonianza raccontando di un settore in grande difficoltà. Dopo un ultimo decennio prima della pandemia di grande crescita, nel giro di pochi anni la filiera ha subito “Scossoni mai visti in 40 anni di lavoro. Le nostre spese sono aumentate di 33 milioni di euro per via di rincari energetici e delle materie prime. Dalla crisi Covid ad oggi abbiamo vissuto in una palestra di resilienza mai provata prima che ha messo a durissima prova molte aziende. Nonostante questo per noi del largo consumo è imperativo mantenere come Stella Polare la conservazione degli investimenti pubblicitari, che, assieme allo sviluppo e alla qualità del prodotto, ci permetteranno di rimanere leader del settore.”

Anche per Franco Villani, Presidente e Amministratore Delegato, Bticino gli italiani sono molto attivi con la tecnologia. Lo dimostrano i dati dei dispositivi smart-home dell'azienda connessi: 1 milione e cento mila con una crescita del settore del 30% nel 2022.

tavola galbusera

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cortilia, l'azienda guidata e fondata da Marco Porcaro è cesciuta molto durante la pandemia con un +175% rispetto all'anno precedente. “Il periodo attuale lo stiamo affrontando grazie agli investimenti avvenuti in tecnologia nei mesi scorsi. Supportiamo i nostri fornitori, che sono piccoli e medi produttori agricoli con poca possibilità di innovare, anche perché pesantemente colpiti dall'aumento dei costi, continuando a lavorare sul nostro purpose e a creare un business e una filiera sostenibili.”

Nel settore nautico e della mobilitazione portuale di terra, la visione di Luigi Merlo, Direttore dei Rapporti Istituzionali per l’Italia, Gruppo MSC, offre lo spaccato di “Un Paese che sta recuperando molto la sua funzione logistica, grazie anche alla digitalizzazione e all'esplosione dell'ecommerce. Ora i porti sono più veloci e anche gli interporti di Lombardia e Piemonte stanno subendo una crescita che si svilupperà nel futuro. Siamo all'avanguardia anche a livello industriale.” A dimostrazione il manager ricorda il varo di pochi giorni fa della più grande nava da crociera mai costruita, realizzata per l'80% da aziende e prodotti italiani e all'avanguardia nelle emissioni.”

The European House - Ambrosetti ha, inoltre, presentato il pamphlet “Why Italy is definitely alive & kicking” che, anche quest’anno, celebra dieci aziende operanti in Italia che si sono distinte per buoni risultati economici, capacità d’innovazione, comunicazione attenta e partecipata, attenzione ai territori in cui operano, investimenti e progetti ad alto impatto sociale: Atos, Bending Spoons, Bticino, Cortilia Galbusera, Glovo, Gruppo MSC, Mulan Group, MusixMatch, Pomellato.

Tavola Rotonda

Nella tavola rotonda “Il mondo che sarà”, il panel composto da Lucio Caracciolo, Direttore di Limes, Laura Cozzi, Chief Energy Modeler di IEA, Gregorio De Felice, Head of Research and Chief Economist di Intesa Sanpaolo e Giorgio Metta, Direttore dell’Istituto Italiano, ha commentato lo scenario geopolitico, energetico, finanziario e sanitario.

Caracciolo ha fatto il punto sul futuro della crisi Ucraina e non solo. Il direttore di Limes ha portato buone notizie in merito all'instaurazione, segretamente già da mesi, di trattative tra Stati Uniti e Russi sulle quali entrambi sono d'accordo, Cina inclusa: porre una fine alla guerra ed evitare che il dissidio tra USA e Taiwan sfoci in conflitto. I principali Paesi del mondo in questi messi hanno “toccato con mano” le conseguenze del disastro economico e umano generate dal conflitto. La Polonia e la Turchia emergono come protagoniste, con quest'ultima si prospetta come hub futuro dello smistamento di gas in Europa.

Laura Cozzi ha dato una visione specifica sulla questione energetica. Rispetto alla crisi degli anni '70 oggi tutte le energie sono aumentate, non solo il petrolio, penalizzando i Paesi occidentali ma soprattutto le economie emergenti. La guerra non sta frenando gli investimenti in energie pulite, chre cresceranno moltissimo fino al 2030. Per primi gli USA hanno da poco stanziato 400 miliari di dollari per sovvenzionarle, intervento che indirettamente aiuterà positivamente l'Europa, dove alcuni membri hanno allungato la vita del nucleare e del carbone ma unicamente per affrontare le difficoltà contingenti. Nei prossimi 5 anni il solare sovrasterà la produzione energetica del carbone.

Siamo di frotne ad un momento epocale per l'industria dell'energia e dell'industrializzazione mondiale. Sempre nei prossimi 5 anni andranno a picco le fonti fossili, mentre è in atto un grande interesse per l'idrogeno determinando nel prossimi anni un decremento dei costi di gas e petrolio.

Nel 2030 si stima che la Russia avrà la metà del mercato delle esportazioni di petrolio e gas (oggi è la prima al mondo), anche perché non disporrà, causa conflitto ed esclusione delle collaborazioni internazionali, la tecnologia per liquefare il gas essendosi interrotti le forniture con l'Europa. Sono aumentati enormemente gli stoccaggi europei e, se l'inverno non sarà eccessivamente freddo e lungo, non dovrebbero esserci problemi per famiglie ed indutrie.

Gregorio De Felice, parlando dello  scenario economico, ha affermato che il 2023 avrà un inizio anno con un rallentamento della crescita che si stima sarà un +0,8. Sia negli USA che in UE le politiche monetarie mettono in crisi le famiglie. Famiglie e imprese dovranno sopportare lo sforzo e le difficoltà fino alla metà del 2023 quando inizierà una ripresa che si stabilizzerà nel 2024.

Le linee tracciate da Giorgio Metta vedono come priorità per le aziende l'attenzione al  cambiamento climatico essendo la richiesta energetica in crescita, con un approccio  green. Un altro problema è quello del cambiamento demografico: ci sono troppi giovani che lavorano rispetto ai pensionati. L'aspettativa media di vita è in salita. Il digitale aiuta lo sviluppo delle altre tecnologie: materiali, applicazioni già funzionanti interfaccia uomo-macchina, genomica. Tecnologie che convergono e portano alla nascita di nuove soluzioni, come in medicina. Oggi l'AI è già in grado di creare migliaia di composti chimici (chimico robotizzato) in poco tempo, si possono, e si stanno già realizzando materiali per l'elettronica biodegradabili, plastiche originate da scarti alimentari, nuove molecole, e tramite le computazionali si possono fare simulazioni efficacissime, abbassamento il costo delle indagini e migliorando la precisione della medicina. Sono una realtà i nano materiali che possono legarsi ai neuroni e ripristinare le recettività perdute delle cellule. Insomma, la tecnologia aiuta l'umanità.

In chiusura Simona Maggini  ha voluto lanciare un messaggio, sempre presente nel sotto testo del forum, facendo sua una massima di Seneca: “Molte cose sono difficili non perché lo sono in sé, ma ma perché non osiamo farle.” Largo al coraggio di chi vuole fare.