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Cannes Lions 2025. Havas: un modello di agenzia ibrido e sfidante, fondato sulla simbiosi fra intelligenza artificiale e ingegno umano. Y. Bolloré: “Non siamo i più grandi, ma siamo tra i più agili, e siamo pronti a cambiare le regole del gioco”

Nell’ormai tradizionale ‘press briefing’ organizzato durante il Festival di Cannes, il Chairman e Ceo di Havas, Yannick Bolloré, ha fatto il punto sulla svolta impressa dal nuovo sistema operativo Converged – oggi aggiornato a Converged.AI – nello spingere l’intero gruppo verso un futuro ambizioso, tecnologico, ma soprattutto umano.

(Cannes – dal nostro inviato Tommaso Ridolfi) Nella prima giornata del Festival Havas ha raccolto numeri importanti: un Grand Prix vinto dal team di Havas Paris per la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 in Outdoor, undici Leoni conquistati, e una sola casella ancora da spuntare – il primo Leone d’Oro per Havas India. Dietro questi numeri citati da Yannick Bolloré, Ceo e Chairman di Havas, in apertura del press briefing di questa mattina, c’è un messaggio più diretto: Havas non si accontenta di buoni risultati ma mira all’eccellenza, e per farlo è pronta a reinventarsi per l’ennesima volta.

Bolloré ha ricordato infatti la storia di Havas, nata nel 1835 come compagnia di piccioni viaggiatori fondata da Charles-Louis Havas, successivamente trasformata in un’agenzia stampa, poi in agenzia pubblicitaria e infine in un gruppo di comunicazione globale: “Non è la prima volta che affrontiamo un cambiamento radicale – ha affermato –: l’innovazione è nel nostro DNA e già lo scorso anno proprio qui a Cannes avevamo annunciato il nuovo sistema operativo Converged che si è ulteriormente evoluto per diventare Converged.AI”.

L’arrivo massiccio e trasversale dell’intelligenza artificiale sta portando a una trasformazione non solo creativa, ma tecnologica, strategica e strutturale. E è in questo contesto che, dopo la separazione da Vivendi, il gruppo è tornato a essere un’azienda autonoma e indipendente dopo la quotazione in Borsa dello scorso anno. “In un mercato segnato da fusioni tra giganti come Omnicom e IPG e da annunci di cambiamenti di leadership, Havas intende mantenere la sua forza con un posizionamento da ‘challenger’: non siamo i più grandi, ma siamo tra i più agili. E questo ci rende più pronti di altri a cambiare le regole del gioco”.

 

Converged.AI: una piattaforma per il futuro
Come anticipato, il cuore tecnologico di questa ennesima trasformazione si chiama Converged.AI: un cambio di nome che non è solo semantico, ma il segno tangibile di un impegno profondo. Da piattaforma integrata a ecosistema AI-driven, capace di unire dati, media, creatività e intelligenza artificiale in un’unica interfaccia, pensata per essere accessibile, trasparente e potente.
A illustrare più nel dettaglio questa evoluzione è stao Dan Hagen, Chief Data & Tech Officer del gruppo. “L’intelligenza artificiale sta cambiando tutto, ma la nostra priorità rimane la stessa: aiutare i clienti a crescere. Per farlo, non serve una scatola nera che
nessuno capisce, ma soluzioni flessibili che rendano le campagne più efficaci, e gli insight più precisi”.

 

Converged.AI si articola oggi in sei moduli:
Activate: attivazioni media privacy-first, già operative su Meta, Amazon, Google, conformi al GDPR e senza uso di dati personali identificabili;
Measure: suite di misurazione integrata con AI per attribuzioni in tempo reale e modelli predittivi;
Agentic Reporting: niente più dashboard statiche, ma conversazioni intelligenti in linguaggio naturale con agenti AI;
AI Designer: planning automatizzato basato su dati e suggerimenti strategici;
Content: creatività data-informed personalizzata con Adobe, fino al dettaglio del colore di un abito o dell’espressione sul volto;
Safe: gestione di dati di prima parte lungo l’intero funnel, con ROI medio superiore al 25%.
Vermeer: l’AI creativa, sicura e controllata

Se Converged.AI è il motore, Vermeer è l’anima visiva di questa rivoluzione e rappresenta un cambio di paradigma per la produzione video con la Gen AI. Uno strumento proprietario, sviluppato da Prose on Pixels (POP), sicuro per i brand e già operativo con clienti reali che affronta direttamente tre sfide in particolare:
1. Proprietà intellettuale e responsabilità legale degli asset generati;
2. Democratizzazione degli strumenti AI: renderli accessibili a tutti i 25.000 collaboratori nel mondo;
3. Controllo sulla qualità dell’output: oggi spesso approssimativo nei tool AI generici.

Il flusso di lavoro con Vermeer è chiaro e professionale: parte da un brief creativo strutturato, costruisce un setup 2D/3D guidato, procede con una generazione controllata di contenuti e lascia spazio al ritocco umano finale. Non si tratta di “prompt e speranza”, ma di un processo creativo ‘aumentato’, in cui AI e umani collaborano dall’inizio alla fine. Vermeer è già stato usato per campagne di Citroën, Godiva e L’Oréal, dimostrando tempi di produzione ridotti, costi ottimizzati e qualità superiore, anche in contesti visivi complessi come immagini fotorealistiche.

Il suo lancio è previsto a settembre 2025 in USA e UK, con rollout globale da ottobre.

AI, ma con il Cuore Umano
Nonostante l’entusiasmo per la tecnologia, Bolloré è stato comunque chiaro: “L’AI sarà sempre alimentata dall’ingegno umano. Non sostituiremo nessuno. Formeremo tutti, perché oggi non c’è nessuno che abbia dieci anni di esperienza in AI”.
Il risultato? Iniziative come quella di una strategist a New York, che ha creato da sola un’interfaccia AI conversazionale per medici, senza competenze di programmazione. Un esempio di come l’AI possa democratizzare l’innovazione e liberare la creatività su larga scala.

Sia Bolloré che Hagen hanno definito quello di Havas un modello di ‘agenzia ibrida’, in equilibrio tra automazione e intuizione, tra risposta automatica e ‘interruzione consapevole’, dove il tocco umano aggiunge valore nei momenti che contano.

Una visione che si riflette anche nel suo modello organizzativo: “Oggi, il 93% dei clienti lavora con almeno due linee di business del gruppo: creatività, media, salute, dati, tech – ha ricordato il Ceo –. Siamo l’unico gruppo le cui agenzie, anche a Cannes, qui all’Havas Café, come in tutte le città più importanti in cui abbiamo sede, condividono anche fisicamente lo stesso spazio per collaborare e confrontarsi”.