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Il Sole 24 Ore: investimenti online in crescita con i nuovi formati

Fermo restando che il banner classico rimane il preferito e il più usato, bisogna rilevare che la pubblicità su internet sta cambiando grazie alla diffusione della banda larga e alla possibilità di far viaggiare in rete informazioni ricche di dati come le immagini televisiva.

Così sostiene Giancarlo Vergori responsabile del portale Alice di Telecom Italia che, intervistato dal Sole24Ore di oggi, 20 marzo, nell'articolo "Spot in onda anche sul web" di Paolo Pozzi, segnala come sia la grafica che il formato si stiano adattando all'utilizzo televisivo dello schermo del pc.

Il banner attualmente più impiegato è il formato 300x250 posto in alto e a destra del contenuto, ma si stanno facendo largo anche le inserzioni pubblicitarie a seguito delle photo gallery e gli spot con tecnologia Flash che permette l'impiego di animazioni.

Se negli anni passati il traditional il banner e lo skyscraper (rispettivamente 468x60 e 120x600) erano i formati più in voga, recentemente si è affermato il superbanner, il wildescraper, il rectangle (180x150) e il medium rectangle (300x250) che ottengono un maggior impatto e suggeriscono uno stimolo creativo più forte.

Invasivo, certo, ma anche molto efficace per raggiugere un'elevata percentuale del totale dei click sul totale delle impression, è l'intertitial, pagina corredata da musica e animazione che si apre a tutto schermo tra una pagina web e l'altra come avviene con le interruzioni pubblicitarie in televisione.

Hanno una funzione complementare al banner e sono ad esso associate, le cosiddette keyword advertising, le parole chiave che si possono acquistare su portali e motori di ricerca e che rappresentano una tipologia di pubblicità attestata sul 40% del mercato pubblicitario on line. Secondo i dati Nielsen, nel 2005 internet ha raccolto 137 milioni di euro di investimenti pubblicitari; tale tendenza positiva per il 2006 dovrebbe essere confermata dalla crescita del 30% degli investimenti sui banner classici e sui motori di ricerca e keyword, intorno al 50%. Tuttavia , come fanotare Layla Pavone, presidente di Iab Italia, se si isolano gli investimenti in keyword advertising rilevati da Nielsen in 18 milioni e se si somma ad essi la raccolta diretta degli operatori specializzati in questi ambiti, come Yahoo e Google, raccolta che non è intermediata dalle concessionarie di pubblicità on line, la stima totale degli investimenti tocca, in realtà, 200 milioni di euro.

Contenitore ideale per discutere di internet e di pubblicità tradizionale è la manifestazione, organizzata da Virgilio Advertising, Best Spot Awards che il 22 marzo premierà gli spot che hanno riscosso più successo dagli utenti online. L'evento si configura inoltre come un'occassione per creare un'interfaccia diretta tra gli utenti del portale e gli inserzioniasti pubblicitari.