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La FTC esamina più da vicino l'acquisizione di IPG da parte di Omnicom e chiede ulteriori informazioni e documenti. Il 18 marzo il voto degli azionisti
La Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti ha richiesto informazioni e documenti aggiuntivi prima che la proposta di acquisizione di Interpublic Group (IPG) da parte di Omnicom Group possa procedere.
In un post del blog aziendale, Omnicom ha affermato che “La richiesta costituisce una parte standard del processo normativo. Omnicom e Interpublic sono state coinvolte dalla FTC durante tutto questo processo e continueranno a rispondere alle sue richieste in futuro”.
La seconda richiesta di informazioni da parte della FTC potrebbe però essere un segnale che l'agenzia governativa sta verificando che la transazione non sia anticoncorrenziale ai sensi della legge statunitense. Se lo riterrà opportuno, l’ente di regolamentazione potrebbe ritardare l'accordo o, in ultima analisi, presentare una causa per bloccarlo.
Secondo i dati della stessa FTC, tre quarti delle fusioni proposte soggette a una seconda richiesta ai sensi del suo processo di revisione pre-fusione vengono abbandonate o ristrutturate volontariamente.
L'ottimismo di Omnicom
Lo scorso 20 febbraio, il CEO di Omnicom John Wren e il CEO di IPG Philippe Krakowsky hanno organizzato un incontro a porte chiuse a New York per presentare ai consulenti di ricerca delle agenzie come l'accordo fra le holding avrebbe beneficiato i clienti: alcuni dei partecipanti, riporta la stampa USA di settore, avrebbero espresso preoccupazioni sul fatto che l'acquisizione di IPG da parte di Omnicom non sarebbe avvenuta.
Sebbene nessuno dei due CEO di holdco potesse condividere nuove informazioni a causa di preoccupazioni normative, entrambi hanno proiettato fiducia che l'accordo sarebbe andato a buon fine come previsto.
Oltre che alle ulteriori approvazioni normative richieste, il completamento dell'acquisizione rimane soggetto alle approvazioni degli azionisti di Omnicom e Interpublic: dopo l’approvazione da parte dei board di entrambe le holding lo scorso dicembre, la prossima settimana, martedì 18 marzo, sono previsti meeting straordinari degli azionisti delle due società per votare l'accordo di fusione.
“Entrambe le parti – ribadisce in ogni caso il blog post sul sito di Omnicom – continuano ad aspettarsi che la transazione si concluda nella seconda metà del 2025”.