Mercato

Lo studio Iacono&Partners annuncia un accordo con Shanghai Overseas

Lo studio Iacono&Partners, specializzato in marketing strategico/integrato e in venture management, affianca Shanghai Overseas che annuncia un nuovo accordo commerciale volto al posizionamento di aziende europee nel mercato cinese, attraverso lo strumento del product placement.

In particolare, lo studio Iacono&Partners si è unito alla società svizzera Shanghai Overseas, nata da un progetto comune tra la municipalità di Shanghai e alcuni imprenditori europei con l'obiettivo di sviluppare investimenti industriali e scambi commerciali tra la Cina ed i principali paesi occidentali, firmando un accordo di 'product placement agent' in esclusiva con la società Beijing Jinyingma Movie & TV Culture, casa di produzione specializzata nella realizzazione e distribuzione, in Cina e a livello internazionale, di film e serie TV in lingua cinese.

"Siamo orgogliosi di poter vantare una simile partnership che ci vedrà impegnati in un settore particolarmente fiorente, soprattutto in Cina - afferma Francesco Iacono, Senior Partner dello Studio Iacono&Partners -. Il product placement rappresenta una tecnica promozionale a forte impatto sul pubblico con risultati sorprendenti, bel oltre le tradizionali pubblicità. In un mercato in forte sviluppo come quello cinese, la pubblicità tradizionale sta perdendo terreno a favore di nuove forme di marketing communication più vicine alla popolazione e alla cultura tradizionale".

La Beijing Jinyingma Movie & TV Culture, infatti, ha affidato la gestione esclusiva degli accordi commerciali europei alla società svizzera con l'obiettivo di promuovere beni e servizi occidentali all'interno di film che trovano particolare successo nel mercato cinese, non solo perché in lingua, ma, soprattutto, perché in linea con la cultura locale. Il product placement, già noto e particolarmente proficuo per il mercato hollywoodiano, rappresenta una nuovo modo di promuovere i prodotti europei al mondo orientale con investimenti inferiori rispetto alle forme di pubblicità tradizionali e con notevole efficacia in termini di visibilità ed esposizione.

Una recente ricerca della società di analisi americana PQ Media rivela che la spesa totale relativa al mercato del product placement è cresciuta, in un solo anno (dal 2005 al 2006) del 37% e si prevede un ulteriore crescita del 30% per il 2007 guidato, soprattutto, dai Paesi emergenti come la Cina.

"La pubblicità tradizionale sta perdendo terreno – continua Francesco Iacono – e in Paesi in forte via di sviluppo, soprattutto dal punto di vista della comunicazione, come la Cina non è ammesso 'fare errori'. L'Oriente è fiorente e sempre più fertile, sotto ogni punto di vista, ma per trarne un reale profitto è assolutamente necessario conoscere i mercati, la cultura locale e le tradizioni. Bombardare i cinesi di pubblicità occidentale non ha alcun senso; anzi, è dispendioso e poco profittevole. Il miglior modo per 'convincere' i cinesi ad acquistare un prodotto occidentale, è 'far diventare tale prodotto cinese', ossia inserirlo nella loro cultura".

 "E' il prodotto che si deve adeguare al consumatore e non il contrario – conclude Francesco Iacono – E se questo vale in generale, ha ancor più fondamento in riferimento alla Cina e alla sua popolazione". In quest'ottica, lo strumento più efficace sembra essere proprio il product placement.