Mercato

NC. Tradelab, la boutique del programmatic

Specializzato in progetti display, video e mobile in programmatic, il pure player indipendente si aggiudica l’oro ai 'Programmatic Awards' per la campagna sviluppata per Ubisoft. Un vero successo per ‘Rainbow Six Siege Free Weekend’, che ha ottenuto risultati oltre le aspettative: 85% di viewability e 0,77% di traffico non umano. Pubblichiamo l'intervista a Gaetano Polignano, (in foto), country manager Tradelab, tratta dall'ultimo numero ottobre/novembre di NC - Nuova Comunicazione.

Consulenza, soluzioni su misura e performance. Ecco la formula vincente di Tradelab, che chiude un 2018 da record, con una crescita significativa, sia in termini di fatturato (70%) che di risorse. Un risultato ottenuto grazie alla conoscenza profonda del mercato e a un approccio tailor made che vede il team (220 professionisti distribuiti in cinque uffici internazionali) sempre a fianco del cliente. Specializzata in campagne display, video e mobile in programmatic, la società offre soluzioni tecnologiche  customizzabili e innovative, che le hanno consentito di ottenere 35 riconoscimenti a livello internazionale. Tra questi spicca anche il 1° premio 'Programmatic Awards' per il progetto ‘Rainbow Six Siege Free Weekend’ sviluppato per Ubisoft. Gaetano Polignano, (in foto), country manager, ci racconta i punti di forza della campagna e quali siano le nuove sfide del comparto.

 

La campagna vincitrice dell’oro ai 'Programmatic Awards’ è un esempio di come possano essere sfruttate al 100% le potenzialità del dato e della tecnologia programmatica. Ce ne parla?

I principali obiettivi della campagna realizzata per il Free Week end del gioco Rainbow Six Siege di Ubisoft sono stati quelli di massimizzare la viewability e di mantenere un tasso di traffico non umano inferiore al 1,7%, oltre che portare utenza qualificata sul sito. Per raggiungere l’obiettivo abbiamo integrato ai dati del Crm di Ubisoft i dati di Multiplayer.it, il sito di riferimento per i videogiocatori nonché nostro partner, e quelli di Google e YouTube, andando a creare dei segmenti di audience specifici sulla base delle diverse categorie di gioco (es: adventure games) e per videogioco affine (es: Titan Fall2). Grazie a una nostra tecnologia proprietaria, Tradelab Intent, abbiamo affinato ulteriormente la segmentazione andando a intercettare, attraverso l’analisi delle keyword presenti nelle pagine ricercate, gli utenti più intenzionati a provare il gioco. La creazione di white-list e dall’utilizzo di tecnologie anti-frode, integrate all’interno delle nostre piattaforme, hanno permesso di erogare la campagna su inventory di qualità riducendo al minimo il traffico non umano e garantendo una viewability elevata grazie anche ad una esposizione controllata dell’utente al messaggio pubblicitario. I risultati sono andati oltre agli obiettivi del cliente arrivando a raggiungere l’85% di viewability e lo 0,77% di traffico non umano. Un vero successo.

 

Quali sono secondo lei le nuove frontiere del Programmatic?

Il programmatic sta rivoluzionando il modo di fare pubblicità anche sui media tradizionali. Nei prossimi anni non si parlerà più di canali online e offline ma di pubblicità in un unico contesto. Dalla televisione, alla radio all’out of home, tutto sarà guidato dal programmatic. È solo questione di tempo. Per essere realmente innovativi in questo settore bisogna conoscere le tecnologie, capirne le dinamiche e sapersi ‘sporcare le mani’ per smontarle, modificarle e adattarle alle esigenze di ogni inserzionista. Un altro punto è quello legato alle creatività. La sinergia tra tecnologia, dati e formati può dare vita a esperienze e campagne pubblicitarie maggiormente efficaci. Penso ad esempio il Dco (Dynamic Creative Optimization), una tecnologia che permette di realizzare creatività personalizzate sulla base dei dati dell’utente, o ai formati rich mobile che permettono di raggiungere e coinvolgere un utente sempre più dinamico e cross-device.

 

Come chiuderete il 2018 dal punto di vista del fatturato. Quali sono le vostre previsioni 2019?

Chiudiamo un 2018 da record. In Italia stiamo continuando a crescere in termini di fatturato, con una crescita ad oggi del 70% rispetto allo scorso anno, e di risorse. Per l’anno prossimo ci aspettiamo un aumento degli investimenti pubblicitari in programmatic e di conseguenza un aumento anche del nostro fatturato. Il mercato sembra apprezzare molto la nostra formula: consulenza, soluzioni su misura e performance. Siamo fiduciosi per un 2019 ricco di soddisfazioni.

 

Quali novità hanno caratterizzato il 2018 della vostra agenzia?

Il 2018 è stato un anno di crescita per Tradelab grazie alla conoscenza profonda che abbiamo del mercato e al lavoro di consulenza e di supporto strategico tailor made che forniamo ai nostri clienti. Quest’anno ci siamo focalizzati sul dato sia in termini di allineamento ai nuovi processi di raccolta, storage e utilizzo previsti dalla nuova normativa Gdpr per dare ai nostri clienti tutte le garanzie necessarie, sia in termini di nuove soluzioni. Abbiamo, infatti, sviluppato una tecnologia che ci permette, attraverso l’analisi delle keyword presenti nelle pagine ricercate, di intercettare un bisogno o una curiosità nel momento esatto in cui si manifesta. Nell’era del web mobile non potevamo non pensare anche a una soluzione di moment marketing (Moment Marketing Optimization, ndr) che attraverso l’incrocio di aspetti conosciuti come il giorno, l’ora, il device, il tipo di connessione con i dati sul profilo dell’utente, permette di individuare I momenti della giornata più adatti al brand per comunicare con il suo consumatore.

 

Può fornirci qualche anticipazione su nuovi progetti che avete in cantiere o sui quali state lavorando?

Stiamo lavorando per offrire al mercato dati sempre più ‘raffinati’ e intenzionisti, cioè dati che ci dicono ciò che sta interessando e cosa sta cercando l’utente in questo momento. Trovare questo tipo di informazione è fondamentale sia in termini di performance sia di branding per massimizzare le campagne degli inserzionisti eliminando gli sprechi di budget. Nel dna di Tradelab c’è la verticalizzazione: in Italia stiamo già operando con grande successo in alcuni settori come quello del gaming, della moda e del travel e stiamo focalizzando la nostra offerta anche al settore del food, un settore con un potenziale enorme per il nostro paese. Il nostro obiettivo è quello di diventare sempre di più una boutique del programmatic capace di offrire una gamma completa di servizi ‘cuciti’ addosso alle esigenze dei nostri inserzionisti. Stiamo anche rafforzando la nostra collaborazione con Google per accompagnare gli inserzionisti più maturi lungo il loro processo di internalizzazione del programmatic.